Diciamoci la verità, il WRC 2022 non poteva partire meglio. Ci voleva una colonna della disciplina come Sébastien Loeb a lanciare la nuova era ibrida e fornirle il miglior spot possibile, con questa tecnologia che si è giovata della luce riflessa del nove volte campione mondiale che ha conquistato la vittoria al Rallye di Monte Carlo, appunto primo round della stagione.
Ed è stato uno spottone eccezionale per M-Sport, la squadra che ha avuto la felice intuizione di fare tutto ciò in suo potere per far approdare nei loro lidi Loeb almeno per la gara inaugurale del 2022, poi si vedrà. Quale miglior testimonal per la nuovissima Ford Puma Rally1, partita già con il piede giusto nella presentazione di una settimana fa grazie alla sua stratosferica livrea: ma non è solo estetica, visto che il team britannico ha lavorato ben prima della concorrenza per produrre e sviluppare l’erede della Fiesta WRC Plus, al costo di sacrificare qualcosa della precedente stagione.
Breen parte subito con un podio
Ed infatti oltre alla vittoria di Loeb dopo un duello all’arma bianca contro Sébastien Ogier, M-Sport si è presa il podio con il nuovo acquisto Craig Breen, finalmente inserito in un programma completo nel WRC ed estremamente entusiasta della Puma sin dai test, nonostante uno sfortunato incidente. Il terzo posto dell’irlandese è un ottimo punto di partenza, considerando anche la posizione guadagnata in classifica (quarto dietro a Kalle Rovanpera, che lo ha sopravanzato grazie ai punti bonus ottenuti nella Power Stage, e i due part-time Loeb ed Ogier, che appunto sono fuori da giochi per il titolo). Nella conferenza stampa finale Breen ha commentato: «È stato un buon fine settimana. È un po’ surreale stare seduti qui a condividere un podio con questi ragazzi [Loeb ed Ogier, ndr], spero che non succeda di nuovo perché se non ci fossero stati, avrei potuto vincere il rally! È davvero incredibile, condividiamo 17 titoli mondiali tra di noi. È un podio di altissimo livello. Sapevo che sarebbe stato difficile per me prima dell’inizio. Non corro al Monte Carlo da quattro o cinque anni e questa è solo la mia quarta volta qui. Sono davvero felice di concludere questo rally con un podio nell’evento più difficile dell’anno. Questo grazie principalmente al team, che ha fatto un lavoro incredibile e ci ha dato tutti gli strumenti per fare del nostro meglio».
La posizione arretrata sulla strada ha dato una mano a Breen, ma al Rally di Svezia del prossimo mese sarà invece tra i primi ad inaugurare le prove innevate il primo giorno (Loeb non dovrebbe esserci, perciò il pilota di M-Sport dovrebbe scattare dopo Ogier e Rovanpera): «Quello in Svezia sarà un rally diverso dal solito. […]. Kalle ha vinto la Power Stage che ha chiuso il Monte Carlo, il che significa che non sarò in testa, ma sarò comunque vicino ad essa. Non vedo l’ora di affrontare questo evento e vedere cosa possiamo fare per difendere il più possibile le nostre possibilità in questo rally. Per la prima volta nella mia vita faccio un campionato completo e tutti questi punti ora sono preziosi».
Greensmith e la prima prova speciale vinta in carriera
Gioia e giubilo anche per Gus Greensmith, anch’egli molto felice della Puma Rally1, la quale lo ha condotto nel fine settimana del Monte Carlo verso la prima vittoria in una prova speciale nella sua carriera. Purtroppo per lui ci sono stati anche degli imprevisti, come una foratura ed un problema meccanico nella giornata di sabato, ma alla fine chiuderà con un incoraggiante quinto posto finale. «Sono davvero contento del weekend – ha commentato il britannico -, un terzo e quinto posto per il team, quindi praticamente l’inizio dell’anno perfetto. Avevamo sicuramente il potenziale per lottare per il podio questo fine settimana, perciò possiamo partire da qui come grande incoraggiamento per il resto dell’anno. Ovviamente il momento clou è stato ottenere la prima vittoria di PS in carriera, l’auto è grandiosa ed è stata brillante. Sono davvero felice per tutti gli uomini e le donne e per tutto il duro lavoro che ci hanno messo dentro. Abbiamo questo risultato, quindi andiamo avanti».
L’unico neo è stato lo sfortunato incidente di Adrien Fourmaux nelle prime fasi della gara, frutto di un errore che è il terzo di fila se consideriamo le ultime due gare corse dal francese alla fine della stagione precedente, ovvero il Rally di Spagna e l’ACI Rally Monza. Ma a parte questo inciampo, buona la prima per M-Sport come ha commentato il team principal Richard Millener: «Ovviamente sono davvero felice. Dopo tanto lavoro e tanti sforzi, riuscire a mettere tutto in piedi e al posto giusto per un rally incredibilmente difficile e fare così bene, è qualcosa di fantastico per il team e tutti i piloti. È un risultato da sogno che richiederà un po’ di tempo per essere assimilato, e ce lo godremo finché possiamo. Voglio ringraziare tutti, compresi tutti i nostri amici della Ford, il team M-Sport, i piloti e gli sponsor che hanno reso possibile tutto questo. Senza di loro, nulla sarebbe stato possibile».
“Abbiamo lavorato duramente anche durante il lockdown per arrivare a questo punto”
E Chris Williams, fresco direttore tecnico di M-Sport, ha commentato a caldo su DirtFish, non tradendo un po’ di emozione nel ricordare il lungo ed accidentato cammino che li ha portati a questo punto: «Non so cosa dire. Due anni di tremendo [l’aggettivo è più triviale, a dire il vero, ndr], duro lavoro. I ragazzi sono stati fantastici. La squadra ha lavorato sodo. A un certo punto, avevamo letteralmente ricevuto gli ordini di acquisto per iniziare il lavoro quando il Covid ha iniziato a colpire. Letteralmente due settimane prima. E sarebbe potuto andare tutto storto. Abbiamo semplicemente mantenuto il team di progettazione a lavorare a pieno regime durante il lockdown. Non abbiamo mai rinunciato allo sviluppo. È stato un fantastico lavoro di squadra che ci ha portato dove siamo. Sogni sempre che diventi realtà. Replicare ciò che abbiamo fatto nel 2017 [la nascita della Fiesta WRC Plus, ultima vettura vincente di M-Sport, ndr], non pensavamo che avremmo potuto farlo di nuovo. […] Siamo una squadra più piccola rispetto ai rivali. Non abbiamo tutto quello che hanno gli altri, ma abbiamo avuto così tanto supporto da Ford. I ragazzi di Ford Performance hanno lavorato molto duramente con noi, e molto da vicino».