Siamo nel pieno del periodo dei test pre-evento per il Rally di Portogallo, quarto appuntamento del WRC 2022 e primo dell’anno su sterrato. Proprio sulle strade lusitane sono iniziate oggi le sessioni di Toyota Gazoo Racing, terzo team in ordine di tempo dopo Hyundai Motorsport (che ha già terminato i propri test) e M-Sport a svolgere le prove in vista della gara del 19-22 maggio.
Ogier torna nel WEC dopo i test con Toyota per il Rally Portogallo
Per la prima volta Sébastien Ogier ha testato la Toyota GR Yaris Rally1 su terra, visto che tornerà in gara nel Mondiale dopo il secondo posto ottenuto a gennaio al Rallye di Monte Carlo, e aver poi saltato le tappe della Svezia e della Croazia. Sappiamo che l’otto volte campione del mondo rally è protagonista di un programma a tempo non pieno nel WRC, dedicando il resto delle sue giornate alla famiglia e alla sua prima esperienza nel WEC, in questo caso con Richard Mille Racing e a bordo dell’Oreca 07 – Gibson LMP2 (il debutto è avvenuto lo scorso marzo alla alla 1000 Miglia di Sebring).
Proprio questo fine settimana Ogier disputerà il suo secondo appuntamento stagionale nel Mondiale Endurance, di scena il 7 maggio sul circuito di Spa-Francorchamps (motivo per cui ha aperto le sessioni di test con Toyota, per potersi successivamente recare in Belgio); seguirà poi a giugno la 24 Ore di La Mans, il grande sogno del pilota francese e che si sta per avverare.
“Nulla può avvicinarsi ai rally”
Ogier però ha ammesso di provare qualcosa nei rally che il mondo del WEC difficilmente può dargli: «Le sensazioni che offrono i rally sono difficili da trovare in altre parti», ha spiegato su DirtFish, «Ovviamente c’è questa nuova sfida ora nell’endurance e apprezzo molto guidare l’auto; è una bella esperienza nonché qualcosa di nuovo da imparare. Ma come immaginavo, non c’è nulla che si possa avvicinare al rally. Il rally è davvero ciò che mi regala le sensazioni più estreme al volante».
“In passato i test pre rally erano per me una seccatura”
A proposito di confessioni, Ogier ha anche rivelato che negli ultimi anni non avvertiva la giusta sensazione nell’affrontare i test pre-evento del WRC: «Forse nelle mie ultime due stagioni disputare i test stava diventando un po’ più non dico noioso, però seccante, sebbene fossi molto motivato. Anche se ho sempre lavorato sodo in quei giorni, sapevo che erano estremamente importanti per la prestazione, ma non ero sempre estremamente motivato. Ora invece posso dire di esserlo di più perché è passato molto tempo [tra il Rallye di Monte Carlo e il Portogallo, ndr] e ci sono molte cose nuove da imparare [con la Rally1]».
“Non cerco il record di vittorie al Rally Portogallo, altrimenti lotterei per il nono titolo nel WRC”
In passato Ogier ha vinto il Rally di Portogallo ben cinque volte, eguagliando il record di Markku Alén: «È il primo evento di quest’anno su terra, quindi in questo senso spero di non essere troppo indietro nello scoprire nuove cose con la Rally1», ha proseguito il francese. Poi, altre confessioni: «Ma di sicuro, hai sempre quel dubbio: sarò ancora capace ed incisivo come un tempo? Conquistare il record di vittorie sarebbe fantastico; tuttavia non è questa la mia principale motivazione in Portogallo. Sicuramente ho un’affinità speciale con questo rally, è dove ho vinto le mie prime gare. Ma quando ho deciso di tornare qui [in questa stagione part-time] è stato perché si adattava bene al calendario che sto affrontando quest’anno, e non perché voglio provare a battere questo record. Si è parlato molto di una ipotetica sesta vittoria in Portogallo, ma alla fine, non sono così attaccato ai numeri. Altrimenti penso che sarei ancora in gioco nel campionato cercando di puntare a nove titoli mondiali. Faccio del mio meglio in Portogallo per lottare per la vittoria. Questo è sicuramente il piano. Non mi nasconderò e non mi accontenterò di nulla di diverso da quello».