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WRC | M-Sport in caduta libera anche al Rally Finlandia: la crisi finirà ad Ypres?

Diciamocela tutta: la vittoria di M-Sport nel primo appuntamento del WRC 2022 al Rallye di Monte Carlo non significa molto. La provocazione sottintende il fatto che, oltre quell’exploit offerto dal pilota jolly Sébastien Loeb, che corre giusto qualche gara durante l’anno, negli altri sette appuntamenti del Mondiale Rally dell’attuale stagione il team britannico non ha dato corso alle ambiziose speranze della vigilia del WRC 2022, gravitando sempre nella seconda metà delle top ten finali (quando andava bene) con i propri equipaggi e con una Ford Puma Rally1 tanto bella esteticamente ed abbastanza veloce, quanto estremamente fallosa in termini di affidabilità.

Rally Finlandia, si salva solo Greensmith

Al Rally di Finlandia valido come ottavo round stagionale il copione si è ripetuto: miglior piazzamento il settimo posto di Gus Greensmith, praticamente l’unico dello schieramento a non aver avuto grossi problemi e ad essersi pure «divertito» (sic!), mentre gli altri sono caduti come mosche. Spicca il disastro di Craig Breen, capitano sulla carta vista la sua esperienza e grande acquisto di M-Sport per la campagna 2022, ma che a parte il terzo posto a Monte Carlo ed il secondo al Rally Italia Sardegna fatica a dar prova di continuità e di tirare fuori il meglio dalla Puma: in Finlandia, infatti, nella prima giornata sbaglia la traiettoria dopo un salto finendo su un terrapieno, distruggendo così la ruota e la sospensione posteriore destra. Si ritirerà momentaneamente per poi concludere il rally fuori dai primi trenta, con la parziale consolazione del terzo posto nella Power Stage, ma quei punti extra ormai non gli serviranno certo per alimentare una corsa al titolo compromessa già da parecchie gare. «Sono deluso dal risultato complessivo. Il nostro passo è stato buono, avremmo voluto rimanere in lizza per il podio ancora un po’, ma purtroppo è stato così», è il commento finale di Breen.

Male anche Adrien Fourmaux, ma questa volta non tanto per suoi errori quanto per un guasto al braccetto dello sterzo il venerdì, costringendolo ad una riparazione che gli ha fatto perdere quasi 17 minuti, per poi giocarsi pure il servosterzo; e male pure per il debuttante sulla Puma Rally1 Jari Huttunen, che stava difendendo un buon piazzamento in coda alla top ten poi vanificato per un problema di pressione al carburante. Ed infine anche Pierre-Louis Loubet ha dovuto gettare la spugna per motivi di affidabilità, in questo caso un malfunzionamento tecnico proprio nel tratto di trasferimento verso l’ultima prova speciale, dove avrebbe difeso l’ottavo posto assoluto.

Millener: “È stato un rally deludente per noi”

Insomma, un’altra Caporetto, con gli equipaggi che già non vedono l’ora di correre al prossimo appuntamento dell’Ypres Rally in Belgio (anche perché non si può far altro che guardare avanti). Il team principal di M-Sport Richard Millener ha ammesso che si è trattato di un fine settimana «deludente», spiegando: «Abbiamo dimostrato di avere il ritmo ed il potenziale per un podio, ma alla fine non si è concretizzato. L’unica cosa che possiamo ricavare dalla Finlandia è che abbiamo un’auto con grandi potenzialità, cosa che Craig ha evidenziato con le sue prestazioni nella Power Stage».

Parole diplomatiche di colui che confidava di recente nell’arrivo di un pilota di alta gamma per cercare di risollevare la china «ma al momento il team non se lo può permettere». Ma anche lo stesso Loeb, che dovremmo rivedere a settembre con M-Sport all’Acropolis Rally in Grecia, ha dimostrato che per quanto il pilota possa essere esperto e talentuoso, se la Puma non è affidabile non c’è santo che tenga. Insomma, anche questa sembra una stagione transitoria per il team britannico, in attesa di quelle magnifiche sorti e progressive da troppi anni rimandate a quello successivo. Millener confida nel frattempo nel round belga: «Sappiamo di avere un’auto da asfalto competitiva, quindi dobbiamo concentrarci ancora una volta e puntare a un risultato forte ad Ypres». Auguri.

 

Luca Santoro:
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