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WRC | M-Sport non esclude il ritiro dal campionato se ci saranno ulteriori slittamenti con il piano ibrido

Mentre l’attuale stagione del WRC è in pieno svolgimento, con il terzo round del Rally di Croazia che dopo lo shakedown di stamattina entrerà nel vivo della gara domani, nel parco assistenza tiene banco tra i team la questione ibrido, e i nuovi regolamenti tecnici in vigore nel campionato dal prossimo anno.

Il richiamo dei kit ibridi da parte di Compact Dynamics

In questo periodo sono arrivate le consegne dei kit ibridi forniti in via esclusiva dalla tedesca Compact Dynamics, con le squadre che hanno iniziato i primissimi e segretissimi test, in particolare Toyota Gazoo Racing e, soprattutto, M-Sport, la più lesta ad iniziare a lavorare con la nuova vettura Rally1 dotata delle specifiche a regime dal prossimo anno (oltre all’unità ibrida con un motore elettrico capace di sprigionare 100 kW, che si affianca a quello benzina turbo da 1,6 litri – il tutto omologato entro l’estate e bloccato sino al 2026 – anche il cambio che sarà ridotto a cinque marce, assenza di differenziale centrale, un’aerodinamica rivista).

Peccato che nella tabella di marcia verso questa rivoluzione ci sia stato un intoppo, con Compact Dynamics che nei giorni scorsi ha richiesto a tutti e tre i team, incluso Hyundai Motorsport, di rendere indietro le unità ibride appena consegnate, a quanto pare interessate da qualche problema sia a livello di hardware che alle parti periferiche (ma in realtà non è trapelato nulla di preciso ed ufficiale). La cosa potrebbe comportare l’ennesimo allungamento dei tempi nella transizione ibrida, con i test già slittati più volte anche a causa della pandemia (il piano iniziale prevedeva il via delle sessioni di prova con le nuove unità da gennaio di quest’anno).

“Rimandare l’ibrido di un anno? Direi di no”

Ma la corda, a furia di essere tirata, rischia di spezzarsi: M-Sport potrebbe considerare delle opzioni drastiche, come l’abbandono del WRC, se ci si saranno ulteriori ritardi o slittamenti nell’introduzione di questa nuova tecnologia. Questo è ciò che ha dichiarato il team principal Richard Millener dal parco assistenza del Rally di Croazia, come riportano testate quali AutoSport: «I nuovi regolamenti tecnici renderanno le cose migliori per gli spettatori, ma ho letto storie di persone che dicono che dovremmo rimandare di un anno: lo escludo totalmente», sono le sue parole.

“Senza ibrido M-Sport non ci sarà. Ford Performance fondamentale per questa tecnologia”

«Se così sarà – prosegue Millener -, uno non ne faremo più parte e due, alla fine i risultati migliori li ottieni quando tutti sono sotto pressione per costruire una buona vettura, quindi penso che sarà comunque un grande campionato il prossimo anno. Grazie a Ford, gareggeremo il prossimo anno solo se ci sarà l’ibrido. Una cosa che abbiamo visto è che senza Ford, e senza il loro aiuto e la loro conoscenza, avremmo davvero difficoltà perché sono specialisti in ciò che possono offrire in termini di tecnologia delle batterie. Quell’esperienza nella conoscenza tecnologica delle batterie è stata davvero utile, quindi la partnership che abbiamo con loro è fondamentale e, ad essere onesti, quest’anno è diventata più che mai importante».

“Ci aspettiamo altri intoppi con le unità ibride”

I nuovi regolamenti tecnici insomma collimano con l’esperienza e i piani di Ford Performance, braccio motorsportivo e di ricerca e sviluppo della casa automobilistica, ma se l’introduzione dell’ibrido dal 2022 slitterà di un anno, il marchio americano ed il suo team migreranno altrove, abbandonando il WRC. Millener però si aspetta, in maniera realistica, che ci potranno essere «altre battute d’arresto, non per colpa di qualcuno, ma penso che, man mano che queste nuove auto verranno testate e diventeranno realtà, ci saranno scenari in cui le cose non sono preventivabili.  Bisogna essere realisti: è difficile aspettarsi che Compact Dynamics fornisca un’unità senza problemi, nel loro primo tentativo nei rally».

“Puntiamo comunque a far parte del WRC 2022”

Il team principal poi conclude ammettendo le difficoltà: «Sì, ci sono stati alcuni problemi, ma non ha senso essere troppo stressati per questo; tutti sono sulla stessa barca, nessuno può farci niente: questa è la situazione che abbiamo, ciò che dobbiamo affrontare. C’è ancora molto lavoro da fare. Ogni fase iniziale di una vettura nel suo sviluppo serve a garantire che gli altri aspetti meccanici vadano bene, senza problemi, cosa che abbiamo raggiunto nelle ultime sessioni che abbiamo fatto nel Regno Unito [nella zona di Greystoke, non lontano dalla sede di M-Sport, ndr]. Abbiamo già avuto alcune unità ibride e siamo stati in grado di lavorare con esse e iniziare a capirle, quindi sì, c’è ancora molto da fare e c’è un’enorme quantità di lavoro in corso dietro le quinte. Sono gli stessi ritardi e contraccolpi per tutti e questo è ciò che per certi versi rende il tutto interessante».

«Sì, è stressante al momento, ma l’obiettivo è ancora quello di essere in gara a gennaio: tutti sono nella stessa posizione», sentenzia Millener. L’opzione nucleare – l’abbandono del WRC – resta appunto una ipotesi, ma ci stiamo avvicinando a metà stagione con la prossima che incombe, e l’incognita di possibili nuovi intoppi nell’implementazione dell’ibrido, la parte più importante della rivoluzione che interesserà il WRC per i prossimi tre anni. Sperando ovviamente non ce ne siano altri, come si augurano i team.

 

Luca Santoro:
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