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WRC | M-Sport all’Acropolis Rally punta a massimizzare l’esperienza dei propri piloti

Con l’Acropolis Rally, che rappresenterà questo fine settimana il decimo appuntamento del WRC 2021, M-Sport correrà con una formazione piloti in cui Adrien Fourmaux è di fatto promosso con la Ford Fiesta WRC, accantonando così il suo impegno anche con la Fiesta Rally2 nel WRC2. L’altra punta resta sempre Gus Greensmith.

Un assetto creatosi dopo l’addio definitivo di Teemu Suninen, che ex abrupto ha deciso di mollare il team avendo capito di non essere nei loro piani per il 2022. Il finlandese comunque sarà al via del Rally degli Dei, ma in un altra veste competitiva, mentre ormai si sta facendo sempre più largo il giovane Fourmaux nei piani di M-Sport. Il francese è alla sua quinta gara quest’anno con la World Rally Car, sulla quale correrà poi al successivo Rally di Finlandia.

La preparazione di Fourmaux per l’Acropolis

Intanto affronterà un Acropolis che sarà qualcosa di totalmente nuovo per lui, su sterrati che in teoria dovrebbero essere lenti e ricchi di sassi ed insidie, ma che potrebbero essere anche più scorrevoli di quanto si possa immaginare visto che parliamo di strade che non si usano da circa un decennio (la gara greca non compare nel WRC da otto anni). «Come la maggior parte delle volte, anche in questo caso si tratta di rally per me inedito, ma ricordo di averlo giocato su PlayStation quando ero più giovane!», ha dichiarato candidamente Fourmaux (beata gioventù). «Alcuni piloti hanno una certa esperienza, ma sono passati otto anni e le vetture sono cambiate molto da allora. Sto cercando di prepararmi come faccio per gli altri appuntamenti, lavorando sui video e sul mio allenamento fisico e mentale. Abbiamo avuto un problema durante l’ultimo rally in Belgio [all’Ypres è stato protagonista di una spettacolare carambola con la Fiesta WRC, fortunatamente senza conseguenze fisiche, ndr], quindi vogliamo tornare alla nostra attitudine positiva dell’inizio della stagione e continuare a maturare esperienza. L’Acropolis sarà nel WRC anche il prossimo anno, quindi abbiamo bisogno di acquisire l’esperienza di tutte le PS. So che farà caldo, e che sarà davvero dura con grosse rocce in mezzo alla strada che magari non ti aspetti. Sarà una grande sfida e ti puoi aspettare forature, persino qualche danno meccanico».

Fourmaux cercherà di fare tesoro da quanto imparato anche in termini di assetto dal Rally di Turchia e dal recente Safari Rally in Kenya, dove ha ottenuto la sua prima vittoria in una prova speciale del WRC. «So che possono succedere molte cose in questo tipo di eventi, quindi farò il mio rally, farò del mio meglio e cercherò di fare dei buoni tempi nelle prove. Ma la cosa più importante è arrivare alla fine senza problemi ed ottenere un buon risultato. È stato un buon rally per M-Sport in passato e speriamo che sarà lo stesso nel 2021».

Greensmith: “Attendevo di poter correre all’Acropolis”

Anche Greensmith debutta all’Acropolis, che comunque può fare affidamento sul suo asso nella manica che gli ha fatto svoltare la stagione, ovvero l’esperienza del veterano navigatore Chris Patterson, quasi un maestro addestratore per lui e con ben dieci partecipazioni al Rally degli Dei sulle spalle. «L’Acropolis è nella mia lista di eventi che voglio fare prima di concludere la carriera, quindi è un rally che aspetto da molto tempo. Tendo a godermi le gare toste e ho fatto del mio meglio per prepararmi guardando vecchi filmati per avere un’idea di come sarà. Ho anche fatto nove giorni in una camera climatica in previsione delle temperature molto elevate, anche se ora la previsione è di 30 gradi centigradi anziché 40, che è ancora caldo ma nulla fuori della norma», ha rivelato il britannico.

«Se confrontiamo l’Acropolis con la Turchia, abbiamo visto che in entrambi si va a tutta», ha poi proseguito Greensmith, che vinse quest’ultima gara nel WRC2 nel 2019. «Significa che devi impegnarti nelle cose difficili ma anche mostrare un certo grado di tolleranza meccanica perché la roccia sarà dura per le sospensioni e le gomme. Di solito quando è difficile può succedere di tutto, quindi è una situazione esaltante in cui trovarsi. Ci sono molte tappe singole, il che significa che non sarà così difficile come negli anni precedenti perché non hai il secondo passaggio ed avremo una buona posizione su strada. Venerdì dovrebbe quindi essere una giornata molto buona per noi e ho intenzione di massimizzare le opportunità. Abbiamo una buona vettura per condizioni difficili e sento che possiamo fare un rally molto forte».

Gli obiettivi di M-Sport all’Acropolis

M-Sport ha ottenuto dei buoni risultati su terra quest’anno in particolare al Safari e al Rally di Portogallo, uscendo invece con le ossa un po’ rotte dal Rally Italia Sardegna. Per quanto riguarda invece l’Acropolis, in passato il team ha ottenuto nove successi considerando anche quello del 2015, quando la gara faceva parte dell’ERC e a vincere fu Kajetan Kajetanowicz su Ford Fiesta R5. Ma spiccano anche i trionfi di Colin McRae su Ford Focus RS WRC tra il 2000 ed il 2002.

Richard Millener, team principal, guarda all’edizione di quest’anno puntando anzitutto a far sì che i propri piloti possano ottenere il meglio in termini di esperienza: «È un altro rally totalmente nuovo per Gus e Adrien, ma ci sono alcuni vantaggi con le nuove prove e con poche ripetizioni, il che è diverso dalla maggior parte degli eventi WRC. Ci aspettiamo strade più veloci e condizioni più fluide rispetto a quelle a cui siamo stati abituati in passato, ma non avremo un’idea vera fino a dopo le ricognizioni e non ho dubbi che l’evento lancerà molte sfide. Iniziamo l’evento con il nostro solito gameplan, ovvero di fare il meglio che possiamo e sperando che Gus e Adrien possano massimizzare la loro esperienza raggiungendo il traguardo. Come in ogni rally, Gus punta a finire tra i primi cinque e questo è realistico. Adrien si concentrerà innanzitutto sul recupero della velocità dopo l’incidente di Ypres prima di puntare a un traguardo solido e macinare più chilometri. Come squadra, abbiamo goduto di molti successi all’Acropoli nel corso degli anni e non vediamo l’ora di tornare in Grecia per rivedere un evento molto importante per il WRC».

Luca Santoro:
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