Questo avvio di stagione nel WRC per Pierre-Louis Loubet non sta dando sino ad ora i riscontri sperati, e neppure un risultato di rilievo. Il 2021 per il giovane francese rappresenta un banco di prova importante per il suo futuro, visto che può godere di un programma completo nel Mondiale Rally a bordo della Hyundai i20 Coupé WRC del team 2C-Competition: insomma, per citare De André, “è un privilegio raro”. Peccato però che, vuoi la pressione, vuoi la sfortuna, vuoi altre variabili, il già campioncino WRC2 2019 sino ad ora stia girando un po’ a vuoto.
Il deludente avvio di stagione di Loubet
Sedicesimo assoluto ed ottavo di classe al debutto stagionale al Rallye di Monte Carlo, con un risultato piegato anche da qualche errore e sbavatura; trentanovesimo assoluto ed undicesimo di classe all’Arctic Rally Finland, con tanto di ritiro nella seconda giornata per problemi tecnici alla i20; ventinovesimo e nono in Croazia, ed anche qui altro ritiro momentaneo nel mezzo della gara per via di un’uscita di strada ed infine manco finito nella classifica finale del Rally di Portogallo a causa di un altro fuori strada, questa volta già nella PS2, che è costato a Loubet il ritiro definitivo dalla gara senza possibilità di rientrarci, vanificando pure gli aggiornamenti in termini di trazione della vettura. Questo è il bilancio del suo avvio di stagione, condizionato dalla sfortuna, ma soprattutto da errori (peccati di gioventù che il francese aveva scontato già lo scorso anno, nella sua stagione parziale nel WRC con la vettura Hyundai) che rappresentano la zavorra che potrebbe incrinare la sua attuale carriera. E a nulla è valso l’inserimento di un nuovo copilota, Florian Haut-Labourdette, al posto di un Vincent Landais al fianco di Loubet nelle ultime stagioni, e che ha debuttato in Portogallo assieme al proprio pilota.
“È un periodo delicato”
Attualmente il giovane francese è a quota zero punti, non riuscendo mai ad incidere nelle gare del WRC a cui partecipa: solitamente parte abbastanza bene, per poi crollare con il proseguimento del rally. «È un periodo delicato, e stiamo lottando per spezzare questa spirale negativa», ha commentato Loubet, come riporta RallyeSport. «Restano otto gare. Faremo di tutto per ottenere qualcosa di positivo e in modo che io possa esprimere il mio potenziale».
Nicolas Bernardi, tecnico della nazionale francese in seno alla Fédération Française du Sport Automobile, conosce e segue da tempo il pilota, prodotto del vivaio transalpino, ed anch’egli fa notare come il ragazzo parta bene per poi perdersi per strada: «Peccato perché non riesce a concretizzarsi e perde chilometri di guida utili per la sua esperienza. Non è facile per lui in questo momento perché gli manca la fiducia e la cosa non lo aiuta a sentirsi a suo agio al volante. È frustrante. Dobbiamo ora analizzare per trovare soluzioni e una buona strategia per riuscire a mostrare le sue potenzialità che conosciamo. Nelle categorie inferiori, ha duellato con piloti WRC come Greensmith e Katsuta e spesso se la giocava alla pari. Quindi sappiamo di cosa è capace». Al Rally Italia Sardegna della prossima settimana, che chiuse lo scorso anno settimo (oro colato rispetto ai risultati recenti), Loubet dovrà raddrizzare la barra della propria stagione: sarà già un buon traguardo non commettere errori e fare una gara pulita.
Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport