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WRC | Lappi e il suo rientro nel Mondiale: “Se resto a casa non otterrò nulla. Volevo tornare all’Arctic Rally”

L’Arctic Rally Finland di fine febbraio segnerà il ritorno in gara nel WRC di Esapekka Lappi, sebbene al momento non si hanno certezze sul resto della sua stagione (ma d’altronde parlare di cose certe, in un periodo come questo, suona come un vuoto esercizio di retorica).

Rimasto appiedato per questioni di budget alla fine della scorsa stagione, dopo una sola disputata con M-Sport, il già pilota Citroen e prima ancora Toyota ripartirà dal WRC2 con l’italiana Movisport, correndo nel secondo round del Mondiale Rally con la Volkswagen Polo GTI R5, assieme al confermato copilota Janne Ferm.

“Voglio tornare nel WRC, ma non prometto nulla”

Il finnico ha spiegato su DirtFish il perché di questo ritorno in occasione della prova di casa, sebbene al momento non ci siano altri impegni fissati successivamente come abbiamo accennato. «Non otterrò nulla se rimango a casa per tutto l’anno. Questa è l’idea alla base di questo rally», aggiungendo la volontà di poter disputare altri appuntamenti, sebbene la situazione mondiale renda difficile pianificare. «Voglio farlo accadere, ma non voglio fare una promessa che non posso mantenere». Do what you say you will do, recita una massima anglosassone molto usata nell’ambiente aziendale. «Non farò tutto il campionato nel WRC2. Per ora, sono molto felice di fare questo rally», ha poi specificato. L’obiettivo del pilota comunque è quello di ritagliarsi un posto al sole per far salire le sue quotazioni per un ipotetico rientro nel WRC, possibilmente dal prossimo anno con le nuove Rally1 (alcuni contratti sono in scadenza, e nel 2022 si potrebbero liberare dei sedili).

“L’Arctic Rally è un evento unico”

Come abbiamo spiegato in questi giorni, questa sarà la quarta volta in gara per Lappi all’Arctic Rally: una storia iniziata nel 2010, dove iniziò la collaborazione decennale tra lui e Ferm, e culminata nell’ultima partecipazione avvenuta nel 2012, quando l’equipaggio vinse la gara su una Ford Fiesta S2000. «Ho gareggiato lì tre volte. L’ultima è stata nove anni fa, quindi non ricordo assolutamente le strade», ha commentato il finnico, molto legato a questa gara non solo perché si svolge nel Paese che gli ha dato i natali. «È un evento così unico. […] Ricordo di aver detto a me stesso: “Mi piacerebbe tornare qui per disputarlo da professionista, almeno un’altra volta”. È un posto così bello e un rally così speciale, ed ora ho questa possibilità. È così lontano da tutto», ha spiegato poi Lappi in merito alle caratteristiche dell’Arctic che tanto lo hanno colpito. «È qualcosa che si svolge in un luogo così selvaggio. Sei proprio là fuori in mezzo alla natura, il telefono non funziona, non c’è nessuno in giro. Non ci sono case, sei solo tu e gli alberi. Se ti fermi lì, puoi stare da solo – ad eccezione dei lupi – per molto tempo. Il paesaggio non ha paragoni e poi corri tra questi enormi banchi di neve. È in qualche modo un’eccitazione estrema, specialmente nelle prove notturne. L’altra cosa della notte è la possibilità di vedere l’aurora boreale. Dove vivo io, più a sud vicino a Jyväskylä, in realtà non vediamo queste luci. Le ho già viste una volta, ma essere così vicini al circolo polare artico, nella zona di Rovaniemi, significa che abbiamo buone possibilità».

Un WRC2 sempre più ricco di grandi nomi

Anche se afferma di non voler disputare l’intero WRC2, Lappi con la sua presenza impreziosisce una categoria che sta diventando sempre più di ricca di grandi nomi, quasi ci fosse un travaso dalla serie maggiore del WRC verso quella cadetta. Sarà la crisi economica, il ritorno al WRC2 dopo l’esperimento non positivo del WRC2 Pro nel 2019: sia come sia, tra Lappi, Andreas Mikkelsen, Mads Ostberg e le nuove leve Adrien Fourmaux ed Oliver Solberg (anche se all’Arctic gareggerà per la prima volta con una Hyundai i20 Coupé WRC) sembra di essere davanti ad un Mondiale parallelo, di pari livello con quello dei team ufficiali. «Se vai come ex pilota WRC sicuro di vincere, probabilmente non ti andrà così. Adesso c’è da spingere molto in questa categoria. […] La qualità della competizione qui è diversa da com’era prima», ha poi aggiunto Lappi.

 

Luca Santoro:
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