E’ iniziata ufficialmente venerdì a Varsavia la nuova carriera di Robert Kubica seppur solo a parole. Apparso molto determinato il polacco, che ha presentato anche la Citroën Ds3 RRC con cui correrà affiancato da Maciek Baran, ha liquidato subito quanti volevano fargli fare un paragone tra WRC e F1. “Niente comparazione – ha tagliato corto – sarebbe come voler trovare somiglianze tra la maratona e i 100 metri alle Olimpiadi”.
A livello pratico ha poi continuato, – “Ogni prova sarà nuova per me, quella più complessa sarà il Portogallo non avendo mai fatto test veri e propri su terra. Per la prima volta mi confronterò anche con speciali lunghissime, una supera addirittura i 50 chilometri. Sarà una scuola. L’obiettivo è di accumulare esperienza, essenziale in questo sport molto più che in pista. Lì ripeti un po’ di volte il tracciato e lo sai già a mamoria, qui devi fidarti al 100% delle note. Per quanto mi riguarda devo lavorarci ancora molto, migliorarle, perché credo siano la chiave per il successo”.
Infine alla domanda se affronterà questa avventura con meno trasporto rispetto alla sua disciplina di partenza ha risposto, – “Tutto quello che faccio lo faccio al massimo dell’impegno, il mio approccio quindi sarà lo stesso delle formule. Probabilmente quest’anno farò anche delle prove in cirucito, ma solo se il mio programma nei rally me lo permetterà. La cosa fondamentale è essere tornato ad alti livelli”.
L’ex pilota Renault sarà al via di quattro gare nell’ERC e di sette nel WRC2.