Al Rally di Nuova Zelanda si è scritta una pagina di storia del motorsport, con Kalle Rovanpera che ha vinto la gara e conquistato con due appuntamenti d’anticipo il titolo WRC 2022. Il rappresentante di Toyota Gazoo Racing è il più giovane campione del mondo di rally della storia con i suoi 22 anni compiuti proprio questo fine settimana: titolo ovviamente condiviso con il navigatore Jonne Halttunen.
Il record di Kalle Rovanpera
Sino ad oggi il record apparteneva a Colin McRae, che si laureò trionfatore del Mondiale edizione 1995 a 27 anni e 109 giorni: Rovanpera ha fatto fare un bel salto all’albo d’oro, dando una ventata di freschezza ad un campionato che necessita di attenzione mediatica e di personaggi che lo traino, come ha affermato mesi fa il presidente della FIA ed ex rallista Mohammed Ben Sulayem. Certo, il giovane finlandese non buca più di tanto lo schermo, e spesso ha dato l’impressione di essere freddo, come il sangue che scorre nelle sue vene quando affronta le gare del WRC (dimostrando, soprattutto nella prima parte della stagione, di poter gestire anche situazioni complesse come l’aprire le strade nelle prove su terra, o sopportare la pressione meglio rispetto allo scorso biennio dove debuttò con Toyota Gazoo Racing). Ma al tempo stesso, con il tempo, ha lasciato trasparire un po’ della sua umanità, dando prova di essere un ragazzo simpatico, alla mano e con la testa sulle spalle: come non dimenticare quando fu l’unico a ricordare la tragedia ucraina durante il Rally di Svezia dello scorso febbraio che si svolse in contemporanea con l’inizio dell’invasione russa, mentre i suoi colleghi non dissero una sola parola al riguardo?
Latvala: “Rovanpera è un supereroe, il nostro sport sta cambiando”
Onore quindi a Rovanpera, che ha resistito agli ultimi assalti dell’unico rivale rimasto per il titolo, il già campione WRC 2019 (e con Toyota all’epoca) Ott Tanak, rinato nella seconda metà della stagione ed autore di una serie di vittorie, avvicinandosi pericolosamente al leader finlandese che è rimasto comunque tale, mentre il rivale estone lo inseguiva sempre più da vicino impegnandosi al tempo stesso a cannoneggiare la sua stessa squadra, Hyundai Motorsport, creando un clima nervoso ed irrespirabile nel team. Tutt’altra storia in Toyota, grazie anche alla guida accorta ed illuminata di Jari-Matti Latvala, che a differenza di altri team principal ha dimostrato doti di assoluta empatia e disponibilità con i propri equipaggi, il proprio staff ed anche i media.
Raggiante per il successo del suo connazionale (l’ultima volta di un finlandese nel WRC risale al 2002, con Marcus Grönholm che si prese il titolo guarda caso proprio al Rally di Nuova Zelanda), ha commentato: «Le emozioni sono contrastanti, in un certo senso mi piacerebbe piangere, ma non posso farlo qui. È davvero importante quello che ha fatto Kalle. Anzitutto, è fantastico per un 22enne battere tutti i record e conquistare il titolo. Allo stesso tempo, è così importante per la Finlandia perché sono passati 20 anni ed è un tempo molto lungo. Io e Mikko Hirvonen siamo andati molto vicini a conquistare il titolo ma non è stato possibile, c’erano i due Sebastien [Loeb e Ogier] e Tanak, quindi sono così grato del fatto che Kalle ci sia riuscito. È fantastico. Non ho parole: è un supereroe. […] Penso che in Finlandia stiamo assistendo a un fenomeno Kalle, perché non ho mai visto una situazione del genere nelle prove in cui avevi tifosi come in uno stadio di calcio. Di tanto in tanto hai bisogno di questi campioni per mantenere alto l’interesse e questo aiuta anche ad avvicinare i più giovani allo sport e a tutti i livelli». Infine, Latvala ha sottolineato un dato: «Penso che lo sport stia cambiando. I piloti sono sempre più giovani e penso che si ritireranno anche prima perché quando arrivi ai vertici dello sport alla sua età non penso che tu voglia proseguire sino a 50 anni come Sebastien Loeb».
Gli onori tributati da Ogier
Rovanpera è stato celebrato anche da Sébastien Ogier, con cui c’è stato un ideale passaggio di testimone dal precedente (e per otto volte) campione del WRC a quello attuale: «Oggi siamo stati testimoni di una pagina di storia. È fantastico per Kalle, Jonne e per tutta la squadra. È stata una stagione incredibile da parte sua ed era solo questione di tempo. Lo ha fatto con stile questo fine settimana e penso che sia il segno di un grande campione». Ogier, per la cronaca, ha conquistato il secondo posto in Nuova Zelanda, suo primo podio stagionale dal Rallye di Monte Carlo dello scorso gennaio: «Posso ricavare molte soddisfazioni da questo fine settimana. È stata una bella rimonta dopo tre mesi di assenza, in un rally impegnativo con strade più veloci di quelle che ho guidato in questa stagione e con condizioni davvero difficili. Kalle è stato impeccabile in queste condizioni difficili come lo è stato molte volte in questa stagione. Mi sono reso conto che non era il momento di correre rischi folli perché sono qui per aiutare la squadra e ci stiamo anche avvicinando molto al titolo tra i costruttori».
Rovanpera: “Provo un grande sollievo”
Ma arriviamo alle prime dichiarazioni del neocampione del mondo, che aggiunge alla sua bacheca un altro trofeo internazionale dopo il WRC2 Pro 2019: «Provo un grande sollievo. Abbiamo avuto una stagione davvero buona, poi alcuni rally difficili e ora finalmente ce l’abbiamo fatta. Voglio dire un grande grazie al team che ha realizzato un’auto così veloce e affidabile per questa stagione, il che ci ha permesso di goderci la guida. Inoltre, nei momenti più difficili hanno creduto sempre in noi e ci hanno sostenuto. Non penso troppo all’età, ma è comunque speciale sapere che abbiamo tagliato questo traguardo. Significa molto, diventare campioni è l’unico obiettivo che abbiamo mai avuto in questo sport. In realtà ero un po’ più nervoso venerdì di quanto non lo fossi oggi: dovevamo spingere al massimo per rimanere in lotta, ma oggi abbiamo potuto semplicemente godercela».
Chiudiamo con il consueto commento di Akio Toyoda, presidente di Toyota che non ha esattamente il dono della sintesi, ma cerchiamo di riportare quasi per intero le sue ispirate e liriche parole: «Vorrei congratularmi con Kalle Rovanpera per tre cose. Innanzitutto, per il 22esimo compleanno. In secondo luogo, per la vittoria al Rally New Zealand. E in terzo luogo, per essere diventato campione del mondo rally 2022! Con due appuntamenti ancora rimasti, è qualcosa di travolgente vincere il WRC con sei vittorie su undici eventi finora disputati. […] Apprezzo molto anche Jonne, che ha combattuto insieme a Kalle. Congratulazioni per essere diventato il campione nei copiloti! […] I piloti hanno saputo spingere e hanno dato tutto perché tutta la squadra si è mossa nella stessa direzione dopo la delusione del precedente evento in Grecia. I membri della Toyota New Zealand ci hanno anche dato un forte sostegno nell’evento che tornava nel WRC per la prima volta in dieci anni. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno contribuito così tanto a questa vittoria e a questo fantastico weekend. Penso che l’intero team, insieme a Jari-Matti, continuerà a lavorare sodo in modo che le nostre quattro vetture e i quattro equipaggi possano guidare comodamente su qualsiasi strada».