WRC | Il colpo di scena della separazione tra Hyundai e Solberg: i perché di questa scelta
Si chiude il contratto di Solberg con Hyundai
Probabilmente siamo di fronte al colpo di scena della stagione 2022 del WRC, perché era difficile preventivare un esito così ex abrupto e spiazzante. Hyundai Motorsport ha deciso di non confermare in squadra Oliver Solberg per il 2023: e questo significa non solo che non rivedremo il giovane pilota sulla i20 N Rally1 nel team ufficiale dove è entrato quest’anno, ma neppure nei programmi WRC2 della casa coreana.
Perché Solberg non è stato riconfermato
Ergo, il contratto giungerà alla naturale scadenza alla fine dell’attuale stagione. Motivo? Il comunicato ufficiale di Hyundai spiega che per il prossimo campionato che scatterà a gennaio 2023 c’è la volontà «di schierare un trio esperto di equipaggi», che verrà deciso ed ufficializzato «a tempo debito», mentre Solberg ha praticamente chiuso la propria stagione con la partecipazione al recente Rally di Nuova Zelanda, terzultimo appuntamento del WRC 2022 dove il 21enne si è classificato quinto. Nei successivi round in Spagna ed in Giappone la squadra di Alzenau schiererà sulla terza i20 N Rally1, che ha condiviso alternandosi con il giovane svedese, Dani Sordo.
Un colpo di scena spiazzante, dicevamo, perché Solberg sembrava il futuro di Hyundai Motorsport. Dopo aver impressionato nell’ERC (vittoria dell’ERC1 Junior nel 2020) e nelle categorie di supporto del WRC, nel 2019 l’allora team principal Andrea Adamo scommise sul figlio di Petter Solberg (nonché portatore sano di sponsor, è bene ricordarlo, come Monster Energy) ingaggiandolo nel 2021 a partire dal WRC2. Ma sempre Adamo diede subito al ragazzo l’opportunità di misurarsi con l’allora i20 versione World Rally Car, dimostrando che il team stava coltivando il pilota del suo avvenire.
L’altalenante carriera di Solberg in Hyundai Motorsport
Grandi speranze, grandi aspettative, ma forse un po’ troppe, così come sono state troppe le pressioni: nella sua prima stagione con Hyundai Solberg Jr. ha chiuso 18esimo nel WRC2, ottenendo con la i20 Coupé WRC dei buoni piazzamenti (settimo all’Arctic Rally Finland, al debutto con la vettura, settimo in Spagna e quinto all’ACI Rally Monza), ma con entrambe le vetture – ivi inclusa la i20 R5, perciò – anche una serie di cinque ritiri consecutivi nel Mondiale. Nel 2022 la promozione nel team ufficiale sulla terza i20 N Rally1 da usare a rotazione con Sordo, e al fianco dei capitani fissi Thierry Neuville ed Ott Tanak; nel frattempo però Adamo ha lasciato il suo incarico (anche questa una mossa a sorpresa), è subentrato ad interim Julien Moncet, e Solberg a parte il quarto posto all’Ypres Rally in Belgio come miglior risultato stagionale ha raccolto poco altro, tra errori, incidenti, imprevisti e prestazioni discrete ma non travolgenti.
Hyundai preferisce puntare sulla concretezza
E mentre un suo coetaneo come Kalle Rovanpera stupiva il mondo e batteva ogni record diventando il campione più giovane nella storia del WRC con Toyota Gazoo Racing, lo svedese di Hyundai sembrava finito un po’ in disparte. Ma nulla sembrava preludere ad un annuncio di mancata riconferma, tanto è vero che lo stesso Neuville in questi giorni si era detto convinto che il suo giovane collega meritasse la riconferma, magari su una quarta i20 N Rally1 schierata, ed avere così il tempo per crescere e maturare ulteriormente. Nulla di tutto ciò: Hyundai non solo ha deciso di troncare il percorso di Solberg, ma il prossimo anno non aggiungerà una vettura ulteriore rispetto alle tre in gara (sono anche tempi difficili dal punto di vista economico vista la disgraziata congiuntura che stiamo vivendo, va detto).
«Oliver è stato una grande risorsa per la nostra squadra in questa stagione, dimostrando di essere resiliente e desideroso di imparare», ha spiegato il vicedirettore di Hyundai Motorsport Moncet. «Tuttavia, abbiamo visto i vantaggi di avere un equipaggio esperto e costante al volante della nostra vettura. Questo sarà il nostro obiettivo per il nostro schieramento del 2023. Oliver rimarrà con noi fino alla fine dell’anno, partecipando alle ricognizioni pre-evento in Giappone, così come ad altre attività . Gli auguriamo il meglio per il futuro. Nel Campionato del mondo di rally non si sa mai quando le strade potrebbero incrociarsi di nuovo. Concludiamo questa particolare fase della relazione in buoni rapporti e sappiamo che Oliver troverà la strada giusta per il proseguimento della sua carriera».
È la rivincita del “vecchio” Sordo, insomma, contro il giovane rampante con le spalle coperte dal proprio cognome e dal munifico sponsor. Ed è anche il trionfo del pragmatismo sull’idealismo, se vogliamo.
Il commento di Solberg: “Sono deluso”
L’appiedato Solberg ha così commentato: «Ovviamente sono deluso per la situazione, ma devo rispettare la decisione del team ed il nuovo piano di andare avanti con tre vetture e solo piloti esperti. Sono stati molto gentili nell’essere stati aperti e franchi con me durante questo processo. So che non è stato facile per loro da quando il piano è cambiato. Resto grato per questa prima opportunità che mi hanno offerto nel WRC. Sapevamo che questa stagione sarebbe stata una stagione di apprendimento, in cui abbiamo fatto molto, e sarà senza dubbio un’esperienza preziosa per me nella prossima fase della mia carriera. Rimarrò impegnato nei miei doveri nei confronti della squadra per il resto dell’anno, e ringrazio tutti ad Alzenau per il loro supporto. Concluderemo questo capitolo in buoni rapporti e augurerò loro sempre ogni bene».
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