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WRC | “Merito, prestazioni, perseveranza e duro lavoro”: Hyundai campione anche nel 2020

Le lacrime di Andrea Adamo, team principal di Hyundai Motorsport, sono state lo spiazzante epilogo di un’altrettanto spiazzante stagione del WRC 2020. Concluso il durissimo weekend dell’ACI Rally Monza l’ingegnere piemontese non ha retto, e ha scaricato emotivamente mesi di difficoltà, incertezze, sacrifici, battaglia sulle strade e fuori (ricordiamoci che, al di là della pandemia, i team erano impegnati anche nella negoziazioni per aderire alla svolta tecnica e tecnologica ibrida del WRC 2022). Alla fine, dopo sette appuntamenti regolarmente disputati quest’anno, Hyundai ce l’ha fatta e ha ottenuto il titolo Costruttori, l’obiettivo che anche in questa stagione era quello principale e fondante.

Per il secondo anno di fila, per la seconda volta nella sua storia nel WRC e nel secondo anno della gestione Adamo la casa coreana capitalizza i successi della sua divisione motorsportiva con base ad Alzenau, in Germania. Ma certamente non è stato tutto rose e fiori, ci sono stati dei momenti complicati e delle delusioni, e in questo caso parliamo di te, Thierry Neuville, mannaggia alla miseria.

Neuville ritenta, sarai più fortunato

Il belga era arrivato all’ultimo round di Monza con chance non altissime per il titolo, è vero (se si fosse corso anche all’Ypres Rally, penultimo appuntamento poi giustamente cancellato causa pandemia, forse oggi avremmo visto un finale diverso, chissà), ma comunque poteva giocarsi le sue carte forte del suo terzo posto in classifica a 24 punti dal leader Elfyn Evans: per dire, se tutto si fosse incastrato alla perfezione, Neuville avrebbe finalmente coronato il suo sogno di campione del mondo rally dopo cinque secondi posti finali nel WRC ottenuti in carriera. E invece un errore nella PS4 durante la giornata in Autodromo, con tanto di impatto contro un new jersey in cemento e la Hyundai i20 Coupé WRC che si ferma poco dopo per dell’acqua di una pozzanghera entrata nel motore, filtrata dal danno alla sospensione anteriore destra, chiude definitivamente ogni speranza di gloria. Anche per questa stagione. Il belga ha ancora un anno di contratto con Hyundai, e il 2021 dovrà essere necessariamente l’anno della riscossa delle sue ambizioni personali: se è vero che oggi in Hyundai sono “todos caballeros”, cioè tutti vincitori, è anche vero che la nomea di eterno secondo, come un Toto Cutugno dei rally, è troppo stretta per lui, che spesso ha mostrato lampi di vero talento, alternati a momenti in cui perdeva la bussola. Neuville deve augurarsi una cosa per il prossimo anno: la continuità, la benedetta consistency, quel tassello che gli manca per consacrare definitivamente la sua statura di campione – per ora, non del tutto espresso.

Buona la prima (stagione) per Ott Tanak

C’è da dire che il belga non ha sofferto la concorrenza interna di Ott Tanak, approdato quest’anno in Hyundai secondo i desiderata di Adamo, tutt’altro: la collaborazione tra i due è stata proficua, non ci sono stati problemi nella convivenza che ha invece portato frutti importanti nella squadra, come ha riconosciuto lo stesso team principal. Il titolo nei Costruttori testimonia ciò, con l’estone che ha passato un anno di adattamento tra alti – i podi in Svezia e in Messico, la vittoria in Estonia – e bassi, come le difficoltà tecniche avute in Turchia e in Sardegna. Ma sicuramente se la vettura ha fatto un salto di qualità durante l’estate dei test e delle gare estemporanee è anche grazie a Tanak, che di recente ha provato delle novità aerodinamiche alla i20 WRC che forse vedremo nell’auto 2021.

Zitto zitto, caduti Neuville ed Evans, l’estone aveva avuto soprattutto nell’ultima giornata la chance di portarsi a casa anche il titolo piloti, il secondo consecutivo, se solo Ogier avesse fatto un passo falso, tipo un ritiro. Così non è stato ma alla fine il pilota Hyundai sale sul podio dell’ACI Rally Monza, al secondo posto, finendo terzo nella classifica finale del WRC. «È stato un rally davvero difficile dall’inizio; abbiamo dovuto sopportare alcune condizioni complicate, ma abbiamo raggiunto il nostro obiettivo per la squadra», ha commentato Tanak, che rappresenta un solido punto di ripartenza per il team nella prossima stagione che si aprirà tra circa sei settimane.

Il contributo alla causa di Dani Sordo

Sul podio di Monza sale anche Dani Sordo, chiamato a lottare per i punti dei Costruttori dopo la seconda vittoria di fila al Rally Italia Sardegna, terzo successo nella sua carriera nel WRC. Lo spagnolo lotta e si rimpalla la leadership con Ogier in alcuni frangenti del weekend, e alla fine ottiene uno splendido terzo posto. «Per me, non era importante finire secondo o terzo – si smarca però il pilota -: dovevamo solo ottenere il risultato combinato per la squadra, cosa che abbiamo fatto. Questo è stato un risultato molto combattuto». Anche lui potrebbe essere una solida certezza per Hyundai nel 2021, in questo caso sulla terza i20, magari alternandosi con Craig Breen, che quest’anno ha ottenuto una ulteriore promozione nella squadra ufficiale timbrando il cartellino in una serie di appuntamenti selezionati. È da vedere, visti i chiari di luna e il periodo economico non floridissimo per tutti, se Hyundai Motorsport confermerà anche nel 2021 una quarta i20, fino a quest’anno occupata da Sébastien Loeb.

Le parole di Adamo e di Scott Noh, a capo di Hyundai

Sì vedrà: intanto il team chiude un 2020 sempre a podio in tutti e sette gli appuntamenti disputati, tra cui due 1-2 conquistati e tre vittorie equamente distribuite tra Neuville (Monte Carlo), Tanak (Estonia) e Sordo (Italia). Non dimentichiamo infine che il giovane nell’orbita Hyundai, Jari Huttunen, ha vinto a bordo della i20 R5 il titolo WRC3 2020, così per gradire. Passata l’emozione, Adamo ha commentato: «Venire a Monza e conquistare il nostro secondo titolo è semplicemente meraviglioso e un momento da ricordare. Questo è un risultato che condivideremo con l’intera Hyundai e le loro famiglie, oltre che con tutti i nostri equipaggi. Ogni singolo membro del team ha spinto al massimo per ottenere il massimo dalla situazione e migliorare le nostre prestazioni. Abbiamo iniziato alla grande a Monte Carlo – un momento davvero speciale per tutti noi – e da quando siamo tornati alle gare dopo l’estate, siamo stati molto competitivi. Sapevamo di dover ottenere il massimo da eventi limitati e siamo tornati al vertice del campionato per merito, prestazioni, perseveranza e duro lavoro. Sono orgoglioso di guidare una squadra così incredibile e di sventolare la bandiera Hyundai nel motorsport. I miei ringraziamenti vanno alla FIA e al WRC Promoter per i loro sforzi profusi quest’anno in circostanze difficili».

A Monza c’era anche il presidente Hyundai, Scott Noh. «È un onore chiudere l’anno in cima alla classifica dei costruttori e conquistare il nostro secondo titolo WRC consecutivo. Questo risultato è un altro momento importante per Hyundai Motor Company, e particolarmente sentito considerando ciò che abbiamo affrontato tutti quest’anno. Abbiamo messo tutta la nostra energia in questa stagione e ringrazio ogni singolo membro di Hyundai Motorsport e la comunità globale di Hyundai per il loro supporto. Attendiamo con impazienza giorni più luminosi e più successo nel 2021». Se lo augura l’intero pianeta, in effetti.

Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport

Luca Santoro:
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