Si è appena chiuso il Rally Estonia, ma tempo due settimane e sarà la volta del Rally di Finlandia in programma dal 4-7 agosto. Una gara praticamente attigua sia in termini temporali che spaziali, ed anche per quanto riguarda le caratteristiche, ovvero stessi sterrati veloci e scorrevoli.
Partono subito i test di Hyundai per il Rally di Finlandia
Hyundai Motorsport si è già messa al lavoro nella sua base di prova proprio in Finlandia (acquisita quest’anno) per iniziare immediatamente le sessioni di test. L’obiettivo è mettersi alle spalle le prestazioni opache ottenute in Estonia, perché al di là del terzo posto dell’idolo di casa Ott Tanak (da cui ci si aspettava di più) e il quarto di un Thierry Neuville che però come il compagno di squadra sembra ormai rassegnato a non lottare più di tanto, il team sta vivendo in generale un periodo di confusione.
Mancano punti fermi, sia dal punto di vista organizzativo dopo il congedo a fine 2021 di Andrea Adamo dal suo ruolo di team principal, che per quanto cocnerne l’auto, una i20 N Rally1 il cui sviluppo è partito tardi rispetto alla concorrenza e che sta perciò pagando deficit di affidabilità (seppur meno evidenti in Estonia) ed anche prestazionali: Toyota Gazoo Racing (che a quanto pare si preparerà direttamente per il successivo Ypres Rally, sugli asfalti belgi) sembra troppo superiore, con la GR Yaris Rally1 solida e veloce e un Kalle Rovanpera in stato di grazia e con le mani ormai sul titolo 2022, così come il suo team.
Moncet: “Dobbiamo rivedere alcuni elementi di base della Hyundai i20 N Rally1”
Come riporta Motorsport.com, il vicedirettore di Hyundai Motorsport Julien Moncet, messo un po’ in croce dai suoi piloti che lamentano di tutto (dall’affidabilità, allo sviluppo in ritardo, passando per i recenti problemi di bilanciamento e grip), ha assicurato che verrà intrapreso un processo di revisione per la i20 N Rally1. Il team infatti potrebbe usare dei jolly di omologazione, da sfruttare solo in alcune finestre della stagione competitiva, in particolare i cinque utilizzabili per il telaio e la trasmissione. Moncet, soddisfatto comunque del fatto che le i20 fossero arrivate sino alla fine del Rally Estonia, ha riconosciuto un eccesso di ottimismo su un risultato migliore, per poi spiegare: «Sono d’accordo sul fatto che ci sono alcuni elementi di base della vettura che dobbiamo rivedere: alcuni possono essere affrontati senza jolly, ma quelli più incisivi credo che ne avranno invece bisogno. Ci vorrà del tempo per fare tutto questo e dobbiamo capire in quale direzione dobbiamo andare. Questa è probabilmente la prima cosa che dobbiamo chiederci. I piloti si lamentavano della stabilità della vettura e ci sono state altre lamentele, ma non sono cose facili da cambiare. Abbiamo molto lavoro e sviluppo davanti a noi e speriamo di poterlo svolgere il prima possibile. Dovremo verificare cosa possiamo fare all’interno dei regolamenti relativi all’omologazione. Siamo sempre stati in ritardo e abbiamo avuto molti problemi di affidabilità, e adesso è chiaro che dobbiamo spingere di più sullo sviluppo».