Il Rally del Portogallo del prossimo 20-23 maggio sarà il primo della stagione su sterrato, e tornerà nel calendario del WRC dopo aver salto l’edizione 2020 a causa della pandemia. Dopo i primi tre appuntamenti di tipo invernale (Monte Carlo e Arctic in Finlandia) e su asfalto puro (la Croazia), Hyundai Motorsport è indietro di 27 punti nella classifica costruttori rispetto agli attuali leader Toyota Gazoo Racing, perciò il round lusitano dovrà giocoforza essere l’occasione per recuperare il gap dai battistrada del WRC.
Neuville già vincitore in Portogallo tre anni fa
«Non vogliamo solo essere in lizza per la vittoria, vogliamo dimostrare chiaramente le nostre intenzioni per il campionato: questo è un rally in cui abbiamo goduto di precedenti successi ma ciò non conta nulla; dobbiamo dimostrare la nostra forza, e sono fiducioso che il nostro team e gli equipaggi faranno proprio questo», ha dichiarato un mai domo e sempre pugnace Andrea Adamo, team principal della squadra. Da quando Hyundai Motorsport è entrata nel WRC con la i20, ovvero dal 2014, la squadra ha colto due podi in Portogallo (nel 2017 e nel 2019) e una vittoria, nel 2018, con Thierry Neuville, che in questo avvio di stagione ha colto una sfila di terzi posti assieme al suo nuovo navigatore Martijn Wydaeghe. «Il Rally del Portogallo è sempre stato un momento clou del calendario: sarà un rally impegnativo e lungo. C’è molto da fare e alla fine ci sarà un solo vincitore, quindi dobbiamo essere al top della forma per metterci in lizza per la vittoria», ha dichiarato il belga.
Tanak in cerca di riscatto
Fresco di rinnovo assieme al belga con Hyundai per i prossimi anni (con il team che ha spiazzato la concorrenza e gli addetti ai lavori, pur non rivelando i dettagli dei nuovi contratti – ma Adamo ha detto su DirtFish che «per alcuni anni», non dovrà preoccuparsi dei due piloti di punta, forse sino al 2024), Ott Tanak al momento è l’unico della squadra ad aver ottenuto una vittoria quest’anno, per la precisione sulle nevi della Finlandia. Meno positiva la sua uscita in Croazia, in cui non è riuscito a tirare fuori il meglio dalla i20 Coupé WRC su asfalto, bestia nera (per ora) dell’estone con la vettura. «Il nostro obiettivo è riprenderci dopo un fine settimana difficile e poco rappresentativo [del nostro valore] in Croazia. Il Portogallo ha generalmente strade morbide e sabbiose; può diventare piuttosto ruvido sul secondo giro poiché la terra diventa sempre più rovinata ad ogni passaggio delle auto».
Sordo debutta con il nuovo copilota Rozada
Sulla terza i20 WRC (sulla quale il prossimo forse potrebbe esserci un pilota a tempo pieno, ha lasciato intendere Adamo su DirtFish: forse Oliver Solberg?) salirà Dani Sordo, che torna in campionato quest’anno dopo la partecipazione al Monte Carlo, e che ritroveremo nei prossimi due appuntamenti su sterrato del Mondiale, Italia e Kenya. Per l’occasione in Portogallo debutterà il nuovo navigatore che sostituisce dopo anni di onorata collaborazione con lo spagnolo Carlos Del Barrio, ovvero Borja Rozada, anch’egli connazionale. «Il Portogallo è sempre speciale per me perché è così vicino alla Spagna. Negli anni precedenti ho sempre goduto di una spinta in più da parte dei tanti spettatori. È improbabile che sia lo stesso quest’anno [ma non è detto, ndr], ma sono contento che abbiamo la possibilità di gareggiare in ogni caso», ha commentato Sordo.
Nel WRC2 Hyundai schiera Veiby e Solberg
Per quanto riguarda invece lo schieramento nel WRC2 degli equipaggi Hyundai Motorsport N, torna Oliver Solberg sulla i20 R5 dopo l’esperienza con la World Rally Car in Finlandia (ma ci ritornerà al Rally Italia Sardegna) ed Ole Christian Veiby, che per la prima volta in questo 2021 saranno entrambi iscritti per i punteggi della squadra nel Mondiale di categoria. Per Solberg, in particolare, si tratterà del debutto con la i20 R5 su sterrato.
Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport