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WRC | Neuville e l’esperienza di Tanak con le vetture rally: “La Hyundai i20 ha un potenziale inespresso”

Il rapporto tra i due capitani del team Hyundai Motorsport, il veterano della squadra Thierry Neuville da una parte e l’errabondo nuovo arrivato Ott Tanak, fresco di titolo mondiale, dall’altra, aveva destato una certa curiosità da parte degli addetti ai lavori prima che partisse la stagione. Per ora non solo non abbiamo assistito a screzi tra i due, anzi: lo stesso Neuville ammette che la presenza dell’estone è utile per capire dove si possa progredire con la Hyundai i20 Coupé WRC.

Le difficoltà della Hyundai i20 Coupé WRC al Rally del messico

Le prestazioni della vettura hanno un po’ perso terreno rispetto alla diretta rivale Toyota Yaris WRC nel recente Rally del Messico, dove la i20 ha mostrato qualche tara di affidabilità nonostante il podio ottenuto da Tanak, il secondo consecutivo dopo la Svezia e dopo la vittoria di Neuville al Rallye di Monte Carlo. Il team principal Andrea Adamo si era addossato la responsabilità di un Messico piuttosto deludente, convocando la scorsa settimana una riunione (quasi un tavolo di crisi, quasi) per fare il punto della situazione ora che c’è tutto il tempo (il WRC dovrebbe ripartire a fine maggio dal Rally del Portogallo, sempre che la pandemia del coronavirus possa allentare la sua presa sul pianeta) per cercare di raddrizzare la barra.

Neuville: “Abbiamo la velocità, ci manca un po’ di affidabilità”

Intanto, ai microfoni del sempre informatissimo DirtFish, Neuville ammette come la presenza di Tanak aiuti lui e tutta la squadra nel capire come si possa ulteriormente migliorare la vettura. Mentre infatti il belga è al servizio di Hyundai ininterrottamente dal 2014, il campione del mondo WRC 2019 invece ha corso nello stesso lasso di tempo per diversi team, da M-Sport a Toyota Gazoo Racing, accumulando una certa esperienza comparativa in fatto di vetture World Rally Car.

Neuville perciò ha spiegato come il confronto con Tanak abbia messo in luce degli spazi di miglioramento per la i20. «L’auto è ok, la velocità c’è: tuttavia quando parlo con Ott, che ovviamente ha avuto dei buoni riferimenti [con le vetture guidate in passato, ndr], scopro che a quanto pare potrebbe esserci molto più potenziale. Come dico sempre, è da molto tempo che non corro con nessun’altra auto, quindi è davvero difficile per me fare un confronto. Ma ovviamente Ott provenie dalla Toyota, quindi ha un buon feedback. Abbiamo avuto alcuni confronti interessanti, quindi speriamo di poter spingere la squadra in questa direzione. Ovviamente l’auto è abbastanza difficile da guidare rispetto a quella con cui correva prima – ha proseguito Neuville parlando delle esperienze pregresse del compagno di team – è meno progressiva, quindi dobbiamo lavorarci su. Poi lui ci dirà. Sulla velocità, possiamo essere veloci, ma in alcune condizioni ci manca solo un po’ di affidabilità perché l’auto non è così stabile come vorremmo, e quindi ha un deficit di prestazioni». Il bilanciamento sembra infatti il punto debole della Hyundai i20 Coupé WRC già dalle precedenti stagioni, come a volte si è lamentato in gara lo stesso Neuville.

Luca Santoro:
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