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WRC | La quarantena di Dani Sordo: le faccende di casa e la scarsa passione per le corse virtuali

Eccoci con un nuovo appuntamento targato Hyundai Motorsport, che come ogni giovedì propone la sua rubrica social Home Shakedown. Nelle scorse puntate abbiamo visto il dietro le quinte in questo periodo di quarantena di Daniel Elena e di Carlos Del Barrio; ora è il turno del pilota di quest’ultimo, ovvero Dani Sordo.

Sordo: “Faccio il possibile per stare in forma ed impegnato”

Lo spagnolo ha parlato della sua vita in lockdown in quel dell’Andorra, dove vive. «La situazione qui, per fortuna, non è stata così grave come in altre aree, ma è stato importante considerare le cose seriamente e rispettare le normative. Sono rimasto al sicuro e ho anche fatto il possibile per rimanere in forma e impegnato. C’è un po’ di luce in fondo al tunnel ma per il momento dobbiamo essere pazienti». L’Europa si sta incamminando verso una delicatissima Fase 2 dedicata all’allentamento del lockdown, ma per lo sport la strada resta in salita. Questo riguarda anche il WRC, che proprio oggi ha dovuto rinunciare al primo appuntamento caduto per colpa delle conseguenze del coronavirus, ovvero il Rally di Portogallo.

«Siamo tristi per il fatto di non poter correre in Portogallo e in Italia, perché sono alcuni dei miei rally preferiti», spiega Sordo, ricordando anche l’evento che lo scorso anno lo incoronò a sorpresa, ovvero il Rally Italia Sardegna. «Siamo tristi per le manifestazioni perse, ma più tristi per questa situazione. Tutti ultimamente se la sono vista brutta. Non solo i team, ma le persone in tutto il mondo. Speriamo di tornare presto tutti quanti ad una forma di vita normale. Penso che dovremmo avere sensazioni positive in questo momento storico». Rivolgendosi al pubblico dei rally, Sordo prosegue: «In tutta franchezza, il messaggio che voglio dare ai fan è che ci dispiace per queste circostanze al momento, ma la cosa migliore per tutti è restare a casa. La cosa più importante ora è superare questo momento, affinché tutti stiano bene, e ritorneremo con i rally come al solito. A tutti coloro i quali sono a casa, voglio ringraziarli per essere rimasti lì a lungo, e spero che tutto torni normale il prima possibile».

Nel frattempo, Sordo prova a tenersi occupato ed in forma con una routine da lockdown, come esercizi fisici una volta al giorno e lavori in casa («Per esempio, pulire i vetri, tagliare il prato, fare giardinaggio e tanti lavoretti di bricolage»). Il tempo inoltre passa con le interviste a distanza, un po’ di cucina e la ginnastica sebbene la sua palestra in casa sia completa a metà. «Non è la vita che solitamente conduco, e mentre mi manca il poter uscire il tempo è pure buono».

“Non sono un fan dei simulatori”

Un’altra alternativa per passare questo periodo di quarantena, almeno per i piloti, è fare pratica con i simulatori, anche se Sordo, come abbiamo già visto, non è esattamente un cultore del genere. «Ad essere sincero, non sono proprio un loro grande fan [dei giochi online, ndr]. Preferisco fare sport normale. Come ho detto, mi sono divertito a fare le pulizie e cucinare, e ho anche i miei cani con cui posso giocare. Mi sono procurato un simulatore. Non è qualcosa con cui ho davvero giocato prima. Non gioco molto ai videogiochi, ma penso che possano essere una buona cosa per la tua mente e forse per la tua velocità. Fino ad ora ho giocato in realtà solo con i miei amici»

“Sarebbe bello fare una videochat con tutti i piloti”

A proposito di amici e conoscenti, Dani Sordo ha anche rivelato di stare in contatto con il suo copilota Del Barrio, «anche se non parliamo molto quando non ci sono le gare». Lo spagnolo sente anche il team principal Andrea Adamo ed il team manager Alain Penasse, «ma penso che sarebbe bello anche per tutti i piloti fare una videochat insieme – sarebbe divertente!». La cosa offre infine uno spunto di riflessione, che Sordo esplica così: «Forse dopo tutto questo useremo il nostro tempo per avere più conversazioni con i nostri amici al telefono. Ci sono così tante possibilità ora con la tecnologia di comunicare o incontrare persone in modo che tu possa vedere il loro volto. Quindi, a volte dobbiamo fermarci un po’ e vedere cose che non hai visto prima perché sei sempre impegnato, ma ora ci rendiamo conto che la vita presa un po’ più lentamente è anche bella». E se lo dice uno che della velocità ha fatto il proprio mestiere…

Luca Santoro:
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