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WRC | Fourmaux già in bilico? In forse la partecipazione al Portogallo con la Puma Rally1

Dagli altari alla polvere, la carriera di Adrien Fourmaux negli ultimi mesi non ha avuto mezze misure. Sensazione di casa M-Sport nel 2021, grazie agli ottimi risultati ottenuti ogni volta che la squadra gli affidava la Ford Fiesta WRC, e salito nel gradimento del team in maniera costante, sino ad avere l’onore di essere il primo (al di là del test driver Matthew Wilson) di provare la nuova Puma Rally1 ibrida e di ottenere un contratto a tempo pieno nella formazione ufficiale per il WRC 2022. E con buona pace di Teemu Suninen, messo sempre più in disparte nel progetto di M-Sport sino ad abbandonare la squadra a metà dello scorso anno.

Troppi incidente per Adrien Fourmaux

Ma questa stagione sta riservando a Fourmaux una beffarda legge del contrappasso: escludendo il secondo posto al Rally of Nations Guanajuato in Messico, a bordo della Fiesta Rally2 e comunque evento fuori dagli impegni nel Mondiale, il francese ha collezionato su tre uscite nel WRC tre ritiri, due di essi causati da sviste ed errori umani (i suoi). Il feeling con la Puma in gara non è sbocciato completamente, mentre il nuovo arrivato Craig Breen si è proiettato nel frattempo al terzo posto della classifica del campionato dopo il Rally di Croazia. Gara che è stata un autentico disastro invece per Fourmaux, uscito di strada nella PS3 (ironia della sorte, anche al Rallye di Monte Carlo non è andato oltre tre prove speciali), tradito dall’acquaplaning e da note non proprio precise. E cara grazia se i proprietari del cortile in cui è piombato con l’auto non l’abbiano accolto con i forconi, ma anzi dandogli riparo e ospitalità.

M-Sport valuta se schierare Fourmaux al Rally Portogallo

Subito dopo il Monte Carlo il francese pagò dazio ed espiò le sue colpe dando una mano a tecnici e meccanici a Dovenby Hall, sede del team, per rimettere a sesto la sua vettura. E dopo la Croazia, quale sarà la sorte/punizione per Fourmaux? Stando a quando riporta DirtFish, lo stato maggiore di M-Sport, con il proprietario Malcom Wilson ed il team principal Richard Millener, deciderà questa settimana se schierare il pilota al prossimo appuntamento del Rally di Portogallo, previsto dal 19 al 22 maggio.

Già il fatto di discutere una cosa del genere ha del clamoroso, perché Fourmaux ha un contratto per correre in tutte gli appuntamenti del WRC 2022, così come i compagni Breen e Gus Greensmith. Saltare anche una sola tappa suonerebbe come una deminutio, un ridimensionamento che potrebbe – ipotizziamo – aprire la strada al connazionale Pierre-Louis Loubet, che invece gode di un programma part-time. Certo, in Portogallo M-Sport schiererà la cifra record di ben cinque Puma Rally1, con il ritorno di Sébastien Loeb dopo la vittoria di Monte Carlo, quindi nell’economia della squadra l’eventuale depennamento di un equipaggio non dovrebbe essere una catastrofe. Al limite Fourmaux potrebbe essere dirottato sulla Fiesta Rally2.

“Troppi incidenti, dobbiamo prendere delle decisioni”

Intanto, Millener ha spiegato a DirtFish: «Abbiamo alcune discussioni da fare e alcune decisioni da prendere. Ci sono stati troppi incidenti causati da Adrien su asfalto sino ad oggi. Troppi. Rivedremo le cose questa settimana. Abbiamo iscritto Adrien per il Portogallo e, senza dubbio, una delle opzioni è che lui soddisfi questa eventualità. Ma abbiamo una gamma di opzioni a nostra disposizione. Possiamo andare avanti come se niente fosse, portarlo in Portogallo e continuare così, così come non schierarlo su una Rally1». E sull’incidente croato, Millener ha aggiunto: «Si sa che in una storia ci sono due punti di vista: sappiamo che Adrien ha fatto un test completamente asciutto e che non era l’ideale per un rally bagnato come la Croazia, ma tuttavia molti altri piloti hanno provato in condizioni di asfalto asciutto. Questo è frustrante per tutti noi. Un pilota sa cosa ci vuole per costruire un’auto, lo sforzo che c’è dentro; Adrien era in officina dopo il suo incidente a Monte Carlo a lavorare con i nostri meccanici, ma non è che si trovi sempre in quella situazione di grande pressione, cercando di far andare la vettura e poi ripararla».

“Fourmaux non può continuare a chiedere scusa e riparare la Puma”

Il team principal lancia così la stoccata finale: «Non puoi continuare a presentarti in officina e chiedere scusa, ma questo è un team che si basa sugli junior e facendo crescere giovani piloti ci ritroviamo con queste difficoltà da affrontare. È un ambiente ad alta pressione. È uno dei piloti di punta della squadra e non importa quanto cerchiamo di togliere la pressione, è lì e lui sa che c’è e che deve affrontarla senza sbagliare».

Luca Santoro:
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