WRC | Evans vincitore del Rally Svezia, il record di Rovanpera: Toyota ha i suoi assi per il campionato 2020?
Non solo Ogier: Toyota celebra Evans e Rovanpera
Il Rally di Svezia 2020 sarà ricordato nella storia del campionato WRC per la sua brevità e per il fatto che si sia corso più in un altro Paese (Norvegia) che in quello ufficialmente ospitante, ma per Toyota Gazoo Racing i motivi per fissare nella memoria il secondo appuntamento del Mondiale sono soprattutto altri: ovvero la vittoria di Elfyn Evans ed il record personale di Kalle Rovanpera. Con buona pace dell’uomo di punta in squadra, Sébastien Ogier (che forse si è trovato una concorrenza in casa di livello come mai prima d’ora).
Evans: “La Toyota Yaris WRC mi ha dato la giusta fiducia per attaccare”
Partendo dal gallese, quest’ultimo ha impressionato dominando in lungo ed in largo la gara per tutto il weekend (sebbene alla fine si siano corse solo nove prove speciali su diciannove inizialmente previste). «È stato un ottimo fine settimana», ha esordito nella conferenza stampa finale di ieri Evans. «Abbiamo trovato un buon feeling sin dallo shakedown, anche se non avevamo idea di come sarebbero state le condizioni. Quindi, correndo nelle prove vere e proprie, l’auto ha funzionato molto bene. Mi ha dato fiducia nell’attaccare come alla fine ho fatto. In fin dei conti, il risultato è davvero buono. Sono felice di questo». Per il gallese si tratta del secondo successo in carriera nel WRC dopo il precedente al Rally del Galles 2017: nel mezzo, una carriera da mediano più che da protagonista, sino alla sua grande occasione quest’anno in Toyota, nonostante sulla carta debba ricoprire il ruolo di uomo squadra tra il potenziale capitano Ogier e la promessa Rovanpera.
Compresa l’antifona del suo imminente primo successo in Toyota, Evans ha preferito non forzare troppo i ritmi nella giornata di domenica, dove era in programma solo una prova speciale, la Power Stage di Likenäs. «Ero combattuto tra il desiderio di trovare un buon ritmo, ma anche di ottenere dei punti per la Power Stage, ma ho poi immediatamente rinunciato all’idea. Prendere punti avrebbe significato correre rischi. All’inizio c’era una parte molto sconnessa, era piuttosto complicata per le gomme e il rischio di forature era piuttosto alto. Ho sentito di dover guidare semplicemente come avrei potuto fare per ottenere la vittoria», ha spiegato il pilota, che ha chiuso sesto nella Power Stage ma che ora si trova in testa al campionato con 42 punti, parimerito con Thierry Neuville.
Ora Evans, che spera di poter replicare le buone sensazioni con la Toyota Yaris WRC nei prossimi appuntamenti su sterrato che andranno sino alla fine dell’eestate, sarà chiamato ad aprire la strada nel successivo Rally del Messico, in programma a marzo.
Rovanpera più giovane pilota a podio in un evento WRC
Se Ogier ha concluso alla fine quarto, senza infamia e senza lode, l’altro Toyota Rovanpera invece si è preso il podio con un ottimo terzo posto, proprio sottratto all’ultimo all’esperto compagno di squadra. Partito alla grande con un signor tempo nello shakedown, il giovane finnico supera difficoltà tra condizioni impervie e prestazioni non all’altezza delle sue aspettative durante il weekend e riesce comunque a dar prova di costanza, culminando la sua gara con il miglior tempo nella Power Stage. Gli sono bastati due appuntamenti del WRC per salire sul suo primo podio da quando è pilota ufficiale a bordo di una World Rally Car Plus.
Quello di Rovanpera è un record, perché all’età di 19 anni, 4 mesi e 16 giorni, come riporta Rallye Sport, spodesta Evgeny Novikov nella classifica dei piloti più giovani a conquistare un podio nel WRC (il russo già M-Sport ci riuscì nel 2012 al Rally di Portogallo, terminando secondo all’età di 21 anni). Resta ancora titolare del record di precocità Toni Gardemeister, terzo al Rally della Nuova Zelanda 1999 nel suo debutto assoluto nel WRC (allora a bordo della Seat Cordoba), ma Rovanpera al momento si posiziona come il più giovane in assoluto a classificarsi tra i primi tre in un evento del Mondiale Rally e a piazzarsi al primo posto in una Power Stage.
«È stato abbastanza piacevole [correre] con la vettura. Non ho mai avuto l’impressione di essere davvero al limite. Ci sono stati alcuni errori di regolazione con l’auto, ma queste sono solo cose che devo imparare dalla nuova vettura», ha spiegato il giovane finlandese.
Makinen incorona Evans e Rovanpera
«Questo weekend ha superato le nostre aspettative», ha invece commentato un raggiante Tommi Mäkinen, team principal di Toyota Gazoo Racing che festeggia anche la conquista della vetta nella classifica costruttori del WRC, staccando di dieci punti i diretti rivali di Hyundai Motorsport. «Siamo tutti molto felici, tutti molto orgogliosi – ha proseguito -, abbiamo un nuovo equipaggio con Elfyn e Scott [Martin, il copilota al suo primo successo nel WRC, ndr] che ha il potenziale per vincere il titolo e abbiamo Kalle e Jonne [Halttunen, suo navigatore, ndr] subito dietro. Possiamo solo essere felici, diamo loro il massimo supporto per continuare. Ci sono molte grandi idee per sostenerli e far sì che possano fare ancora meglio».
Mäkinen ha poi aggiunto riferendosi alla gara precedente: «Sapevo che a Monte Carlo le prestazioni erano già abbastanza sorprendenti, oltre a vedere con quale rapidità Elfyn è riuscito ad imparare a gestire l’auto per andare così veloce. Penso che sia stata una sorpresa per tutti. A Monte Carlo, con le condizioni, sapevamo che era molto buono. Qui in Svezia è stata una sorpresa ancora più grande, penso che la sua confidenza [con la vettura] sia ad un livello abbastanza alto».
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