WRC | Citroen pronta al Tour de Corse con Meeke e Loeb
Si tratta della 61° edizione, percorso di solo asfalto
Sarà una sfida allettante quella del Citroën Total Abu Dhabi WRT il prossimo weekend, perché la C3 WRC guidata da Kris Meeke e da Sébastien Loeb non solo potrebbe mettersi in luce sulle varie prove speciali asfaltate, ma perché il Tour de Corse rappresenta la gara di casa.
Un percorso che è stato ripensato per il 64%, mentre rimangono confermate la speciale inagurale La Porta–Valle di Rostino (49,03 km), quella di Novella (17,39 km), e circa sette chilometri della Vero–Sarrola–Carcopino (55,17 km), la cosiddetta Power Stage domenicale. I nuovi settori cronometrati riguardano invece Capo Corso ed il Deserto delle Agriate, rispettivamente a nord e ad ovest di Bastia. Asfalto sì, ma non bisogna certamente dimenticare che su un’isola il meteo è parecchio imprevedibile e già l’anno scorso ha riservato sorprese. Parlando di sfortune, nel 2017 Meeke aveva portato a casa tre delle cinque speciali disputate prima del ritiro. A segnalare in seguito il potenziale della C3 WRC su asfalto era giunta la sua vittoria in Catalogna. Con una pausa invernale ormai alle spalle vedremo se vi sarà ulteriore margine di crescita per questa WRC+, la cui potenza è di circa 380 cavalli. D’altro canto il Cannibale – alias Sébastien Loeb – non starà certo a guardare i giovani darsi battaglia. Il francese farà qui al Tour de Corse la sua seconda apparizione su tre programmate e dopo il rally del Messico ha già rassicurato tutti: la fame di vittorie non gli manca. La Corsica sarà per lui una novità , in quanto l’ultima sua ruotata l’ha data nel 2008, dove ha vinto per la 4° volta consecutiva (dal 2005 al 2008). Per Citroën i titoli complessivi sono 6.
Mentre i giorni che precedono il Tour de Corse sono sempre meno, ecco le parole dei piloti Citroën seguite dal ds della casa francese:
Kris Meeke
«Il Tour de Corse è davvero una grossa sfida, con numerose difficoltà , ma mi è sempre piaciuto disputare questa corsa. Se l’anno scorso qui eravamo particolarmente competitivi, dall’inizio della stagione abbiamo visto che tutti hanno compiuto progressi, e spero dunque che potremo essere nei primi posti. I nostri test preparatori, effettuati su una grande varietà di strade, si sono rivelati fruttuosi. Ho la sensazione che abbiamo migliorato ancora nelle parti sporche e nei tratti sconnessi. In ogni caso alla fine dei test ero molto soddisfatto del lavoro effettuato e adesso non vedo l’ora di prendere il via!».
Sébastien Loeb
«Dopo avere guidato di recente la C3 WRC su terra, ho ritrovato in fretta i miei punti di riferimento durante i nostri test in Corsica, anche se la superficie era diversa. Sono partito avendo come base le regolazioni di Kris e ho individuato velocemente un assetto molto simile, che si adattava a me. Ho delle sensazioni abbastanza positive alla fine delle giornate di guida di test. Rimane da sapere dove siamo rispetto agli avversari. Dopo la nostra performance in Messico, spero di essere lì a lottare, soprattutto perché mi sono sempre trovato a mio agio sull’asfalto e in particolare sull’Isola della Bellezza. In ogni caso, è una prova che ho sempre apprezzato, anche se è ben lungi dall’essere facile. Sembra che le strade siano più veloci che alla mia epoca, benché ci siano ancora delle prove speciali strette, tecniche e piene di gibbosità , ma dovrò riscoprire l’integralità del percorso e non sarà facile prendere tutte le note del tracciato».
Pierre Budar, Direttore di Citroën Racing
«Dopo due podi consecutivi in Svezia e in Messico, faremo tutto il possibile in Corsica per conquistare la prima vittoria dell’anno. In ogni caso, abbiamo fatto il possibile per assicurarci il successo, con una sessione di prove di quattro giorni in Corsica che si è rivelata fruttuosa. A questo punto c’è la corsa, che per di più è una delle più difficili nel calendario del campionato, con la sua quota di incertezze, soprattutto meteorologiche, in questo periodo dell’anno. Ma Kris e Paul hanno dimostrato l’anno scorso di avere la capacità di imporsi, e dopo la dimostrazione messicana, non vedo perché Sébastien e Daniel non debbano essere della partita, tanto più in un percorso in cui, in passato, si sono sempre dimostrati temibili».
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