Verso la fine di questa settimana si riunisce il Consiglio Mondiale del Motorsport che, tra le altre cose, deciderà anche il calendario 2022 del WRC, al suo primo anno nell’era ibrida. Al momento circolava qualche indiscrezione, ma sembra che ormai ci sia l’ufficialità per nove appuntamenti del prossimo Mondiale, più qualche data.
Monte Carlo e Svezia 2022, le date
Anzitutto, non può mancare la tradizionale apertura del Rallye di Monte Carlo, fissato a quanto pare nel weekend del 20-23 gennaio 2022; seguirà poi dal 24 al 27 febbraio il Rally di Svezia, cosa che ci fa capire che nella prossima stagione l’evento invernale tornerà ad essere quello svedese, nel frattempo spostatosi più a nord per garantire la neve, e non l’Arctic Rally Finland che lo ha rimpiazzato con successo (causa pandemia) quest’anno.
Le altre gare annunciate del WRC 2022
Questi sono gli unici due eventi del WRC 2022 di cui si conoscono le date: gli altri sette ancora devono trovare una collocazione nel calendario, ma a quanto pare saranno Portogallo, Rally Italia Sardegna (presumibilmente a giugno, sicuramente con la base di nuovo ad Alghero), il confermatissimo Safari Rally in Kenya, Estonia, Grecia (di ritorno nel Mondiale in questa stagione con il leggendario Acropolis), Spagna e Giappone, altro evento che riappare nel WRC a partire da quest’anno.
Il Rally Australia lavora per tornare nel 2023
Questi i primi round annunciati, stando ai primi lanci di stampa a cominciare da quanto pubblicato sul sempre beninformato DirtFish, mentre si attende di conoscere gli altri rally, che a quanto pare saranno quattro, per un totale quindi di 13 appuntamenti per il 2022 (uno in più rispetto al 2021). Non ci dovrebbe essere in questa lista l’Australia, assente dal 2019 (edizione cancellata a causa degli estesi roghi che hanno flagellato anche la zona della gara, Coffs Harbour per la precisione): secondo quanto riporta AutoSport, le autorità nazionali tramite Motorsport Australia, Federazione motorsportiva del Paese, stanno lavorando per riportare il WRC nell’emisfero australe a partire dal 2023, presumibilmente in una nuova base (da tempo si parla di Bathurst). Allo studio anche un ulteriore allargamento dei confini del Mondiale Rally, puntando come obiettivo nazioni, o meglio mercati, come la Cina o gli Stati Uniti, forse anch’essi nel 2023.