Andreas Mikkelsen ha completato recentemente la prima tornata di test per Pirelli, fornitore unico dei pneumatici per le vetture Rally1 del Mondiale dal prossimo anno, a bordo della Citroen C3 WRC sulle strade della Sardegna. Al di là degli sterrati dell’appuntamento del campionato del mondo, in programma eccezionalmente per questa stagione in autunno, il norvegese ha potuto mettere alla prove le gomme dell’azienda italiana anche su asfalto, cosa che gli ha ridato delle sensazioni a suo dire perdute su questo tipo di fondo.
Il futuro di Mikkelsen
Mikkelsen sino all’anno scorso era all’interno di Hyundai Motorsport, nel ruolo di terzo pilota: poi la mancata riconferma per il 2020, sebbene il team principal Andrea Adamo abbia vagheggiato (anche ai nostri microfoni) possibilità di un ritorno nelle loro fila – ma ripetiamo, siamo nel territorio della vaghezza. D’altronde lo stesso pilota ha riconosciuto che nella sua vecchia squadra sono «abbastanza al completo», Toyota Gazoo Racing pure e M-Sport in questo momento non se la sta passando benissimo, costretta com’è stata a dover licenziare 63 dipendenti causa crisi innescata dal Covid; perciò Mikkelsen ha ammesso che tanto vale aspettare al 2022 quando, con i nuovi regolamenti, potrebbero magari esserci nuovi ingressi di costruttori.
Le difficoltà di Mikkelsen con la Hyundai i20 WRC su asfalto
Il norvegese però è conscio dei propri mezzi e del fatto che, a suo dire, merita un’altra opportunità: intanto, si gode il momento con Pirelli e, come dicevamo, un ritrovato feeling con l’asfalto come non lo provava da tempo. Nel periodo in cui ha militato proprio con Hyundai, ovvero dal 2017 al 2019, il pilota di Oslo ha rivelato ai microfoni di DirtFish che con la i20 Coupé WRC faticava non poco su cemento. «Negli ultimi due anni ho faticato su asfalto con la Hyundai e ho dovuto acclimatarmi su quel fondo con quella vettura; ora con la Citroen, dove sono andato molto bene in Germania nel 2017 [conquistò il secondo posto sulla C3 WRC, ndr], sono riuscito a provare la stessa sensazione passata che mi mancava da molti, molti anni, quindi è stato davvero bello. Ho lottato con un po’ più di sottosterzo adesso rispetto al 2017, ma per me la C3 WRC è stata comunque più facile da guidare rispetto alla Hyundai, visto il mio stile di guida. Penso che sia abbastanza chiaro che nel 2017 stavo correndo al Rally di Germania, siamo arrivati secondi con Citroen e tre, quattro mesi dopo stavo gareggiando nuovamente su asfalto in Spagna dove finii invece per ultimo [diciottesimo, per la precisione, ndr]. Questo dimostra che forse la Hyundai non è fatta per me e il mio stile di guida, semplicemente non ha funzionato. Non rifletteva davvero il tipo di pilota che ero mentre correvo con Hyundai». Insomma, forse è difficile rivedere Mikkelsen nel suo vecchio team, sempre che la i20, con i vari aggiornamenti, non diventi invece confacente al suo stile di guida su asfalto.