WRC | Andrea Adamo: “Il Rally Italia in Sardegna è attualmente la scelta migliore”
Il team principal di Hyundai Motorsport sulle polemiche con Sanremo
Da quando il Rally Italia si è trasferito nel 2004 in Sardegna, ogni tot spunta la protesta da parte di alcuni appassionati che vorrebbero rivedere l’appuntamento del WRC ritornare sulle indimenticabili ed iconiche strade di Sanremo e della confinante Toscana. Eppure è da quasi un ventennio che il round mondiale rimane saldo nell’isola, e ci rimarrà anche per i prossimi due anni.
Il Rally Italia Sardegna 2020 torna in autunno
Le critiche ogni tanto rispuntano, e ultimamente ci si è messa pure una vocetta impertinente (che suona più come una bufala) dell’annullamento del Rally Italia Sardegna di quest’anno, sostituito da un bis del Roma Capitale in entrata nel calendario WRC e da un finale di campionato nel circuito di Monza. La realtà dei fatti che abbiamo in mano, al momento, è rappresentata invece dalla conferma da parte delle istituzioni regionali all’evento, conditio sine qua non per la sua disputa, seppur posticipato in autunno rispetto alla data originaria del primo weekend di giugno. Manca solo la vidimatura finale da parte della FIA, che in accordo con il WRC Promoter deve ancora ufficializzare la seconda parte del calendario 2020 del Mondiale, che tarda ancora ad arrivare (sono in corso le ultime rifiniture delle trattative per i nuovi round che entrerebbero nel campionato di quest’anno: sempre più in pole c’è l’Estonia). Pare comunque che i team si stiano già preparando alla trasferta in terra sarda per i prossimi mesi.
Il ritorno a Sanremo e le case dei privati: il parere di Andrea Adamo
A dare inaspettatamente e a modo suo man forte alla Sardegna ci ha pensato il team principal di Hyundai Motorsport, Andrea Adamo, che pure è cresciuto nel mito del Rallye di Sanremo. Con la sua indefessa schiettezza, l’ingegnere piemontese ha sentenziato ai microfoni di DirtFish, testata sempre molto attenta alle sue dichiarazioni: «Sanremo è morto a causa del successo della manifestazione. […] Le persone sarebbero troppe, avrebbero bloccato le prove speciali. Onestamente, non so come organizzare un evento WRC in quelle PS. Senza dimenticare soprattutto che le vecchie case lì intorno sono state ricostruite e ci sono più persone facoltose che vanno lì nei fine settimana, e non vorrebbero che queste vetture veloci passassero vicino alla loro magione o casa per le vacanze».
Insomma, c’è il rischio che si possano aprire delle dispute con i privati. «Un’altra cosa su Sanremo – ma anche sulla Toscana – è che la maggior parte delle prove su sterrato sono state pavimentate. Dove la ghiaia è ancora lì, ci sono ancora queste vecchie case che sono diventate un resort, ville di proprietà di ricchi. Non puoi più pensare di bloccare tutto per un rally in quei posti». Stabilito questo punto di vista Adamo è certo: «La Sardegna è il meglio che l’Italia possa offrire», riferendosi a quale potrebbe essere la migliore scommessa per un appuntamento del WRC in terra nazionale.
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