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WRC | Andrea Adamo e l’ingresso di Tanak in Hyundai: “Siamo simili, ha la mia stessa voglia di vincere”

Con la consueta schiettezza, Andrea Adamo si è raccontato questa settimana in lungo podcast (un’ora e ventidue minuti!) concesso a David Evans di DirtFish. Tra i tanti argomenti trattati, sia personali che sui massimi sistemi del WRC, i media estoni hanno dato ampio risalto alla vicenda relativa all’ingaggio in Hyundai Motorsport di Ott Tanak.

Adamo sull’ingaggio di Tanak: “I discorsi sui jet privati e sulle cifre folli non sono veritieri”

Il team principal della scuderia di Alzenau ha raccontato a suo modo gli sviluppi di questa collaborazione, nata a quanto pare a fine estate 2019 come si diceva nelle indiscrezioni di qualche tempo fa e concretizzatesi – pare – già nel periodo del Rally di Turchia. Adamo ricostruisce utilizzando una metafora – forse un po’ scontata – per far capire come le cose non siano state forse automatiche, ma in ogni caso l’estone era incline a cambiare casacca dopo l’annata vincente con Toyota Gazoo Racing: «Lasciamelo dire, se non sei Brad Pitt, è molto difficile invitare Angelina Jolie a cena. Non credo sia stato difficile portare Ott Tanak in squadra, ma ovviamente c’erano alcuni aspetti economici che dovevano essere chiariti». Però, aggiunge, «i discorsi sui jet privati ​​e sulle cifre folli mi ha hanno fatto solo ridere. La cosa più importante dell’ingaggio di Ott è stata probabilmente la sua voglia di vincere tanto quanto me».

Il rapporto tra Tanak e Neuville

Per Andrea Adamo questa attitudine viene condivisa anche da Thierry Neuville, ed assicura di capirsi perfettamente con Tanak «perché siamo simili. Non è molto aperto con il pubblico e non è molto comunicativo, ma andiamo d’accordo l’uno con l’altro». Inoltre, tutti i suoi piloti «si comportano in maniera professionale» e hanno l’indole della vittoria, ma tra gli addetti ai lavori molti si sono chiesti, quando fu ufficializzato l’ingaggio del campione del WRC 2019, come sarebbe stato il rapporto con Neuville, insidiato nei suoi gradi di capitano. Il team principal Hyundai Motorsport fuga ancora una volta ogni dubbio: «La loro collaborazione funziona molto bene. Ott ha guidato diverse vetture in carriera e portato esperienza nella squadra. Thierry ha ammesso che sarà di grande aiuto. Se i due piloti di punta saranno intelligenti, tutto funzionerà».

“Abbiamo bisogno di personaggi nello sport”

Altra cosa che sottolinea Andrea Adamo è la tendenza ad essere schietti nel team («La verità rende liberi») e non prova alcun fastidio al riguardo del carattere un po’ chiuso di Tanak, soprattutto durante le interviste (e vi possiamo assicurare, per esperienza personale, che in effetti il ragazzo è un po’ introverso quando gli si pongono le domande) e sulle sue risposte a volte taglienti: «Mi piace leggere le dichiarazioni di Ott, non mi disturbano in alcun modo. Mi ci rivedo: in situazioni di tensione non mi comporto sempre nel modo più amichevole. Va ricordato che i piloti di rally corrono a 200 km/h tra le foreste, nel fango o in qualsiasi altra condizione. A volte la vittoria significa più della vita». E poi sentenzia: «Abbiamo bisogno di personaggi nello sport. Se tutti dicessero solo cose carine, la competizione diverrebbe molto noiosa. Penso che faccia parte del nostro sport. […] Ogni volta che Ott avverte che non trova ottimale la vettura, ma comunque si rivela vincente ed è veloce, a me va bene così».

 

Luca Santoro:
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