Il Rally del Portogallo del prossimo 19-22 maggio non sarà soltanto il quarto appuntamento del WRC 2022, ma fungerà da cornice per celebrare i cinquant’anni del Mondiale FIA nato nel 1973 (e che annoverava la gara lusitana tra le sue tappe di quel primo calendario).
Le vetture storiche presenti in Portogallo
Perciò, oltre alla attuale competizione che al momento vede in testa alla classifica la nuova stella dei rally internazionali – nonché il futuro di questa disciplina – Kalle Rovanpera, in Portogallo si celebreranno i grandi protagonisti di mezzo secolo di WRC. In quel di Matosinhos si svolgeranno cinque giorni di festeggiamenti con in programma l’esposizione delle vetture che hanno segnato cinquant’anni di Mondiale, presso il parco assistenza della gara, e alcune di esse saranno proprio in azione nelle prove speciali, ovviamente a fini dimostrativi. In tutto circa una trentina di auto storiche, a partire dalla Alpine A110 che vinse con a bordo Jean-Claude Andruet il primo appuntamento in assoluto del WRC, il Rallye di Monte Carlo del 1973. Non mancheranno poi le iconiche vetture dell’epopea delle Gruppo B, come le Audi Quattro S1, A1 e A2 ed anche la Lancia Delta S4; inoltre saranno della partita la Lancia Stratos, la Ford Escort RS1800, l’Opel Ascona 400, la Toyota Corolla e la Hyundai i20 (immaginiamo ci possa essere anche la Subaru Impreza).
I grandi nomi del WRC, da Loeb a Mouton
Tanti poi i campioni presenti, a partire dai più titolati in assoluto Sébastien Loeb e Sébastien Ogier, rispettivamente in gara con la Ford Puma Rally1 di M-Sport e con la GR Yaris Rally1 di Toyota Gazoo Racing; ma ci saranno anche altri iridati, dal più recente Ott Tanak in competizione con Hyundai Motorsport, passando per piloti non più in attività nel WRC come Petter Solberg, Marcus Grönholm, Carlos Sainz, Ari Vatanen, Walter Röhrl, ed il nostro Miki Biasion, due volte trionfatore del mondo alla fine degli anni Ottanta. Come loro copiloti speciali saliranno a bordo delle vetture storiche il vicepresidente FIA con delega allo sport Robert Reid, e poi Luis Moya, Christian Geistdörfer, Tiziano Siviero, Timo Rautiainen, Derek Ringer, David Richards e Martin Järveoja. Spazio poi anche alle donne che hanno fatto la storia delle gare mondiali, come l’equipaggio leggendario formato da Michèle Mouton e Fabrizia Pons, le uniche ad aver vinto assieme un appuntamento del WRC, e poi Louise-Aitken-Walker, Isolde Holderied e le navigatrici Tina Thörner e Christine Driano.
Il programma delle celebrazioni
Ovviamente non mancherà lo stato maggiore della FIA, con in testa il presidente ed ex rallista Mohammed Ben Sulayem, e del WRC Promoter, ovvero l’amministratore delegato Jona Siebel. Il programma delle celebrazioni partirà mercoledì 18 maggio con una cena di gala, alla presenza di più di 200 personalità e protagonisti legati al WRC. Giovedì 19 si terrà l’esposizione delle vetture nel pomeriggio a Coimbra, sede di partenza del rally; seguiranno le esibizioni dimostrative nella prova speciale serale. Venerdì 20 altre esibizioni a Lousada, in serata, e sabato 21 nella PS di Porto-Foz che chiuderà la giornata. Domenica 22 nell’iconica prova di Fafe, presente nel programma portoghese dal 1973, l’ultima dimostrazione per il pubblico con Röhrl alla guida di una serie di vetture in azione su quella PS.
Jona Siebel ha commentato: «Ognuno conserva i propri ricordi delle emozioni provate nel WRC e questa è una meravigliosa opportunità unica per coloro che hanno contribuito a rendere il campionato così speciale. L’elenco dei grandi del WRC che verranno in Portogallo, sia piloti ma anche vetture, fa venire l’acquolina in bocca e ci ricorda quanto è meraviglioso il nostro sport. Ma questo vale anche per i tifosi. Le immagini e i suoni delle grandi auto del passato guidate attraverso le prove evocheranno ricordi da brivido in coloro che assisteranno».
Mohammed Ben Sulayem ha aggiunto: «Dalla sua stagione inaugurale nel 1973, il Campionato del mondo di rally FIA ha offerto tanto spettacolo per il pubblico globale. Sono state protagoniste le auto più iconiche, luoghi storici e piloti e copiloti leggendari che si sono assicurati un posto speciale negli annali del motorsport. La FIA ha guidato continuamente l’evoluzione in senso sportivo e tecnico: quest’anno non fa eccezione poiché il WRC ha aperto alla tecnologia ibrida, al carburante sostenibile e a misure di sicurezza avanzate. Mentre il campionato entra nel suo 50° anno, è tempo di riflettere su questi straordinari risultati, celebrare i campioni del passato e del presente e guardare avanti verso un brillante futuro. Attendo con impazienza i prossimi festeggiamenti al Rally di Portogallo, dove le leggende si riuniranno».