Questo mese sarebbero dovuti partire i primi test delle nuove Rally1 ibride che i team schiereranno dal WRC 2022, ma lo scorso ottobre la FIA aveva disposto lo slittamento di queste sessioni di un mese, ovvero a febbraio. Pare però che i posticipi non siano finiti in merito alla tribolata nuova era tecnologica del Mondiale Rally: in questo caso si parla di uno spostamento di qualche mese per una omologazione finale.
Tre mesi in più per omologare i motori delle nuove Rally1
Parliamo in particolare dei motori delle nuove Rally1 ibride, che dovrebbero perciò essere omologati il prossimo luglio, con tre mesi in più a disposizione dei team per lavorare sulle power unit delle proprie vetture. Ricordiamo che successivamente alla data fissata le specifiche dei motori ibridi saranno bloccate sino al 2026, in modo da contenere i costi. In questo modo sino a luglio, e non più sino ad aprile, le squadre ufficiali potranno lavorare allo sviluppo dei loro motori delle vetture 2021 (evitando così di creare una power unit ex novo), con uno slittamento che – riporta DirtFish – pare abbia incontrato generalmente il favore dei costruttori.
Gli slittamenti delle novità tecniche del WRC 2022
Resterà quindi da lavorare sulle parti ibride, ma anche in questo caso è stata spostata l’ultima finalizzazione sulle componenti prodotte e messe a disposizione da Compact Dynamic che attualmente è prevista entro la prima settimana di febbraio, e non più ad inizio gennaio. In pratica tutto ciò che riguarda la nuova generazione delle World Rally Car, le future Rally1 in uso dal 2022, ha subito un ritardo nella tabella di marcia, dai motori all’hardware ibrido. Entro oggi dovrà essere presa una decisione da parte della FIA sullo slittamento dell’omologazione relativa ai motori.