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WRC | Il coronavirus preoccupa anche il Mondiale Rally. La FIA monitora, Messico confermato

Il coronavirus sta mettendo in difficoltà l’Italia, con tutte le conseguenze sia dal punto di vista sanitario, che in subordine quelle di tipo economico (anche il motorsport nostrano sta soffrendo gli effetti di quella che potrebbe avere le potenzialità per diventare una epidemia); ma anche il resto del mondo sta facendo i conti con il COVID-19 che non arresta la sua espansione, sebbene l’OMS escluda al momento la pandemia.

Le restrizioni all’accesso in Messico (ma il Rally non subirà cancellazioni)

Mentre i grandi eventi sportivi registrano una raffica di cancellazioni (le ultime notizie danno per prossimo all’annullamento anche il GP di F1 in Vietnam, visto che il Paese sta negando l’ingresso agli italiani senza visto), pure il campionato WRC inizia a fare i conti con il coronavirus. Per ora siamo alla fase delle preoccupazioni più che delle decisioni, che investono innanzitutto il prossimo appuntamento in programma del Rally del Messico.

Il problema non è tanto il Paese centroamericano, al momento risparmiato dall’espansione del virus, quanto gli ingressi dalle zone colpite come l’Italia: non ha caso il Governo messicano ha deciso di imporre dei controlli in entrata per chi arriva dal nostro Paese, ma ricordiamo che il COVID-19 sta prendendo piede anche in Francia e nel resto d’Europa.

Tuttavia le stesse autorità sanitarie scacciano ogni dubbio sul fatto che il Rally del Messico si faccia o meno. Il ministro della Salute dello Stato del Guanajuato – dove si terrà l’evento – Daniel Alberto Díaz Martínez ha confermato lo svolgimento della gara senza cambi di programma, pur non abdicando comunque ai controlli in entrata di cui vi abbiamo accennato. Bisognerà in ogni caso seguire le disposizioni per evitare rischi di contagio: le autorità chiedono infatti agli spettatori e a tutti coloro che si recheranno per l’evento di badare alla pulizia e alla igienizzazione delle mani ed evitare ogni tipo di contatto fisico; inoltre si raccomanda di «evitare di indossare cravatte [sic] e che i peli del viso siano perfettamente puliti [sic!]».

La FIA valuta il calendario dei prossimi appuntamenti del WRC

La FIA intanto non resta a guardare e prova a rassicurare con un comunicato ufficiale: «A seguito dell’epidemia di coronavirus scoppiata all’inizio dell’anno e che ad oggi ha colpito principalmente la Cina, la FIA sta monitorando attentamente la situazione in evoluzione con le autorità competenti e i suoi club membri, sotto la direzione del presidente della FIA Medical Commission, il professor Gérard Saillant. La FIA valuterà il calendario delle sue prossime gare e, se necessario, intraprenderà le azioni necessarie per aiutare a proteggere la comunità automobilistica globale e il grande pubblico».

Dopo il Messico si scende nel Sudamerica con l’Argentina (avrebbe dovuto esserci il Cile, poi saltato per il delicato momento politico che sta vivendo il Paese), dopodiché si torna in Europa con il Portogallo e l’Italia. In quest’ultimo caso arriveremo a giugno, dove si spera che il coronavirus possa allentare la sua presa (e ricordiamo che si correrà nel nord Sardegna, dove non ci sono stati casi al momento, ma ovviamente la preoccupazione è per chi entra nell’isola). Il resto del calendario prevede l’Africa con il Rally Safari in Kenya, che però ha di suo ben altri problemi al momento, e così via quando ormai saremo in estate e il virus dovrebbe aver ormai perso vigore secondo le previsioni dei virologi.

Il sito DirtFish ha raccolto intanto le impressioni da un team in gara nel WRC, M-Sport, per bocca del suo team principal Richard Millener: «Ovviamente manterremo uno stretto contatto con gli organizzatori e la FIA per assicurarci di essere in linea con il nostro approccio e assicurarci di seguire tutte le raccomandazioni. In questo momento ci stiamo tutti preparando per il Rally del Messico con il nostro volo in partenza domani [cioè oggi, ndr] e la squadra che inizierà a partire nel fine settimana. L’economia globale e la situazione al momento sono sotto pressione, ma fino a quando non sarà pericoloso farlo, dovremmo continuare con i nostri piani; speriamo di poter vedere una grande gara la prossima settimana».

Dal fronte sportivo: Ken Block anche in Nuova Zelanda

Lasciando un momento le preoccupazioni globali legate al coronavirus, parliamo dell’aspetto sportivo del Rally del Messico e del WRC in generale. Pochi giorni fa vi avevamo parlato del ritorno estemporaneo di Ken Block nel campionato, in occasione proprio della gara centroamericana dopo la sua ultima apparizione nel 2018. Lo statunitense, a bordo grazie ad una speciale deroga della Ford Escort RS Cosworth accanto al fidato Alex Gelsomino, ha confermato che il Messico non sarà il suo unico impegno nel Mondiale, visto che sarà al via a settembre del Rally della Nuova Zelanda, evento in cui ha già corso nel 2007, 2008 e 2012 (anno in cui colse come miglior risultato un nono posto assoluto).

Luca Santoro:
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