Una corsa spettacolare ha premiato col secondo posto Daniel Ricciardo e il team ISR Racing, al terzo podio consecutivo dopo le vittorie di Monza e Montecarlo. Quarto in qualifica 1, Ricciardo nella prima gara del Nurburgring, quinta prova del campionato World Series Renault 3.5, si è subito portato in seconda posizione, alle spalle del poleman Robert Wickens. Da quel momento è nato un lunghissimo duello con il canadese.
I due rivali si sono scambiati un paio di volte la prima posizione in una gara fortemente condizionata dal meteo: per ben due volte infatti, sul circuito del Nurburgring è caduta una leggera pioggia che ha reso umida una parte del tracciato, il quale però si asciugava anche piuttosto in fretta. Era molto difficile guidare con le gomme slick, ma Ricciardo e Wickens hanno guadagnato sempre più terreno sugli altri avversari, facendo gara a se stante. Alla fine, l’australiano della ISR che veste i colori della Red Bull, ha concluso al secondo posto, praticamente in volata. Si stava comportando molto bene anche Nathanael Berthon. Il francese, settimo in qualifica, si è però girato nei primissimi giri in regime di safety-car quando era nella top ten. Grazie alla seconda posizione, ora Ricciardo nella classifica generale di campionato sale da sesto a terzo.
Il campionato: 1.Wickens 114; 2.Vergne 90; 3.Ricciardo 79; 4.Korjus 77; 5.Costa 74;
Igor Salaquarda – Team Principal ISR Racing
“Ricciardo ha fatto una gara meravigliosa e il secondo posto ci permette di scalare diverse posizioni nella classifica assoluta. Prima della partenza abbiamo deciso di adottare un set-up medio considerando che le condizioni meteorologiche erano difficili da interpretare. Eravamo rapidi con pista asciutta, però non quel tanto da permetterci di superare Wickens, ma non particolarmente performanti col bagnato. La macchina era complicata da guidare, ma Ricciardo ha dato il 110 per cento cogliendo un grande risultato. Siamo dispiaciuti per Berthon, che aveva fatto una ottima qualifica e viaggiava in zona punti. Purtroppo si è girato quando c’era la safety- car, ma in quel momento la pista era molto insidiosa con le slick e un errore è comprensibile”