Un 3° posto importante per Signatech Alpine Matmut alla 6 Ore di Spa-Francorchamps, svoltasi lo scorso weekend. Nel penultimo appuntamento stagione del FIA World Endurance Championship, la squadra francese è riuscita a tornare in vetta alla classifica riservata alle LMP2.
La cronaca della corsa di Alpine
Fin da giovedì, tutti i team sono stati accolti a Spa-Francorchamps da un tempo estremamente difficile e imprevedibile, ma è stato il sabato a cambiare le carte in tavola: la neve e la pioggia sono stati i padroni della corsa, soprattutto il crollo delle temperature che hanno raggiunto una media di 1°C. André Negrão è scattato dal 5° posto di classe, ma è subito rientrato per montare gomme da pioggia, seguito poi da un rifornimento lampo alla prima Safety Car. Gli avversari sono passati nuovamente alle slick approfittando di una schiarita e della seconda neutralizzazione, ma il brasiliano si è imposto in testa, passando poi il testimone a Pierre Thiriet all’inizio della terza ora. Su pista asciutta, il francese ha realizzato un doppio stint solido, coniugando prestazioni e regolarità a metà gara, ma Ho-Pin Tung è riuscito a sorprenderlo subito prima del ritorno del maltempo. Nicolas Lapierre gli è subentrato per mettere sotto pressione il cinese. Con l’arrivo della grandine a Spa-Francorchamps, la SC è di nuovo tornata in pista, con Pastor Maldonado passato al comando prima della bandiera rossa, che ha sancito la fine della gara e il 3° posto di Alpine – in realtà secondi dato che G-Drive Racing, essendo wild-car, non può prendere i punti iridati.
Le dichiarazioni di Philippe Sinault
Philippe Sinault, Team Principal Signatech Alpine Matmut: «In ventinove anni di esperienza, non avevo mai vissuto una gara sotto la neve! In queste condizioni pazzesche, era difficile controllare l’utilizzo e la corretta gestione dei pneumatici, soprattutto perché stiamo ancora scoprendo i Michelin. Ce la siamo cavata bene perché la nostra strategia di undercut ci ha permesso di riconquistare il comando in LMP2 – e anche in classifica generale – dopo alcune qualifiche non molto brillanti. Abbiamo condotto la gara per più della metà del tempo, i piloti non hanno commesso errori e la scuderia è stata fantastica, di gran lunga la più veloce ai box. Ciò nonostante, sono un po’ amareggiato, perché la vittoria era praticamente in tasca senza gli ultimi due interventi della safety car… Oltre al raggruppamento, una scuderia ha evitato di fermarsi e un’altra non ha raggiunto il tempo di guida del suo pilota Silver, ma non lo sconterà grazie alla bandiera rossa. Il nostro team meritava un risultato migliore, ma la cosa più importante è aver raggiunto il nostro obiettivo principale: arriveremo a Le Mans in testa a entrambi i campionati. Tutto si giocherà alla 24 Ore, come abbiamo sempre detto, e siamo impazienti di arrivarci!».
Le dichiarazioni dei piloti
Nicolas Lapierre: «Ci siamo assicurati l’essenziale, perché volevamo restare in testa alla classifica piloti e riprendere nello stesso tempo il comando di quella dei team. Abbiamo anche imparato molto sui pneumatici Michelin, in qualunque condizione. Questo non impedisce però una punta di delusione, perché le due auto che ci precedevano non avrebbero potuto terminare la corsa senza ripassare dai box. La scuderia ha fatto un ottimo lavoro sulla strategia e non ha commesso nessun errore. Avremmo trionfato in questa gara senza la bandiera rossa, ma ci stiamo già focalizzando su Le Mans, dove arriveremo più sereni e in posizione di forza».
André Negrão: «La gara è stata molto difficile con questa alternanza di neve, pioggia e sole, dalla partenza fino al traguardo. Ci sono stati molti alti e bassi, ma non abbiamo commesso nessun errore. Abbiamo lavorato tutti molto bene e ci batteremo per il titolo fino alla fine. Sono molto soddisfatto delle nostre prestazioni e del risultato, anche se avrebbe potuto essere migliore senza la bandiera rossa. Il Motorsport a volte è così ed è il momento di passare in modalità Le Mans!».
Pierre Thiriet: «Sono molto felice perché mi sono divertito molto nel mio doppio stint. Ero fiducioso e la macchina andava bene. Abbiamo anche realizzato un formidabile lavoro di squadra, soprattutto sulla strategia e ai box. Abbiamo rischiato e le scelte sono state vincenti, i miei due compagni di squadra sono riusciti a sfruttare appieno tutto il potenziale dell’auto in condizioni estremamente difficili. Meritavamo di essere ricompensati meglio, ma la bandiera rossa ha cambiato tutto. Tuttavia, ci sono molti insegnamenti positivi da trarre da questa gara e solo una delle scuderie davanti a noi è ammissibile ai punti. Tutto si giocherà a Le Mans e ci arriveremo nelle migliori condizioni».