Per la prima volta dopo ben due anni, Signatech Alpine Elf non sale sul podio delle LMP2 nel FIA World Endurance Championship. La squadra francese ha concluso solamente al 7° posto la 6 Ore del Fuji, dopo un contatto nelle prime ore.
L’andamento del weekend di Signatech Alpine Elf al Fuji
Presente sul podio di Fuji ininterrottamente dal 2015, il team transalpino è sbarcato in Giappone con l’ambizione di proseguire la serie di vittorie e stappare lo champagne per il quinto anno consecutivo. Pierre Ragues è scattato dalla sesta piazza e ha iniziato la gara sotto un cielo che minacciava pioggia. Il pilota della categoria Silver ha effettuatoo gara brillante, portandosi rapidamente tra i primi cinque, ma poi un contatto con una GT nel secondo cambio pilota lo ha obbligato a ripassare ai box. Dopo sei minuti di stop per sostituire la bielletta di sospensione posteriore rotta nell’incidente, l’equipaggio è ripartito in ultima posizione, determinato a giocarsi il tutto per tutto per tentare di ridurre il ritardo di cinque giri rispetto agli avversari.
Thomas Laurent e André Negrão, particolarmente agguerriti, hanno riguadagnato terreno malgrado le prime gocce di pioggia a metà gara e diversi full course yellow che scandivano i cambi pilota. A meno di due ore dall’arrivo, Thomas Laurent ha ripreso il volante con il 7° posto a portata di mano. Grazie a una strategia astuta della scuderia, il francese ha mantenuto un ritmo elevato risparmiando benzina a trenta minuti dal traguardo. Dopo l’arrivo, l’equipaggio riusciva a guadagnare un gradino in più in classifica con la squalifica di Jota Sport.
Sinault: “Weekend difficile al Fuji”
Philippe Sinault, Team Principal di Signatech Alpine Elf, ha detto: «Eravamo consapevoli che la nostra sfilza di prime posizioni prima o poi si sarebbe interrotta e purtroppo è successo oggi. È stato un week-end difficile, come testimonia il risultato. Non siamo mai veramente riusciti a trovare il giusto equilibrio che di solito è il nostro punto forte. Le qualifiche hanno confermato che eravamo meno a nostro agio nel secondo settore, quindi per la gara siamo ripartiti su basi un po’ più conosciute. Tutto procedeva bene dopo la buona partenza di Pierre, ma il contatto con la GT ha annullato tutte le nostre chance. È sempre difficile dire di chi è la colpa in questo genere di situazioni. Per la prima volta dopo molto tempo, la vettura è rientrata ai box durante la gara, ma il team è stato estremamente reattivo cambiando la bielletta di sospensione rotta in appena sei minuti. Siamo rientrati in gara in ultima posizione, lontani, ma sempre motivati per guadagnarci il settimo posto. André ha fatto un bel lavoro per recuperare tempo su una pista umida e infida e abbiamo corso un po’ più di rischi chiedendo a Thomas di risparmiare molta benzina ma di mantenere un ritmo elevato a fine gara per passare la Cetilar. Questo ci ha permesso di recuperare una posizione e, anche se può sembrare poca cosa, sono comunque due punti che potrebbero venire utili al momento di tirare le somme».