Si è conclusa da poco la 1000 Miglia di Sebring, gara di apertura della stagione 2022 del FIA World Endurance Championship. Ne parlerà con dovizia di dettagli il nostro Luca Basso su queste pagine (al limite vi anticipiamo che la vittoria è andata ad Alpine, con i piloti Negrao-Lapierre-Vaxiviere a bordo della A480 – Gibson), ma intanto noi ci concentreremo su un protagonista in particolare che ha debuttato nel mondo endurance del WEC, ovvero Sébastien Ogier.
L’esordio di Ogier nel WEC con Richard Mille Racing
L’otto volte campione WRC quest’anno, lo abbiamo raccontato in ogni salsa e in più riprese, disputerà la sua prima stagione da part-time nel Mondiale Rally, sempre con Toyota Gazoo Racing, proprio per ritagliarsi del meritato tempo con la famiglia e per nuovi progetti nel motorsport, come appunto le piste e l’endurance (sullo sfondo l’ambizione di partecipare e fare del suo meglio alla 24 Ore di Le Mans). Dopo aver preso parte al Rallye di Monte Carlo a gennaio, ottenendo il secondo posto dietro a Sébastien Loeb sulla Toyota GR Yaris Rally1, Ogier dopo qualche settimana aveva ufficializzato finalmente il suo programma nel WEC, non con Toyota e la sua squadra ufficiale sulle Hypercar (i sedili erano già tutti occupati, e sicuramente sarebbe stato più saggio un debutto per gradi e non nella classe più alta), bensì con Richard Mille Racing, a bordo della Oreca 07 – Gibson LMP2 condivisa con i connazionali Lilou Wadoux e Charles Milesi.
La gara di Ogier alla 1000 Miglia di Sebring
L’esordio del campionissimo WRC si è concluso sulla pista statunitense con un 15esimo posto assoluto, 12esimo di classe. Gara condizionata da diverse interruzioni, tra incidenti e meteo, con Milesi che ha fatto valere tra i tre la propria esperienza, segnando un ottimo ottavo posto nelle prime fasi della gara. Nella seconda ora il volante è passato alla Wadoux, mentre il debutto di Ogier è avvenuto nella terza ora, anche se il suo esordio ha dovuto fare i conti con il primo imprevisto della Sebring 2022, ovvero l’incidente di Jose Maria López (Toyota) che ha fatto sventolare la prima bandiera rossa. Durante la competizione, nelle pause tra uno stint e l’altro, il rallista francese aveva comunque riconosciuto la difficoltà di questa nuova avventura, ammettendo di faticare un po’ con il ritmo della Oreca LMP2 e di avere qualche grattacapo a livello di freni e bilanciamento. «Non è stata la corsa pulita che avrei voluto, ma le cose stanno così e questa è una sorta di apprendimento», ha spiegato, come riporta DirtFish. Anche un successivo stint nell’ora finale, sempre con Ogier in pista, è stato interrotto da un’altra bandiera rossa, in questo caso per il guastarsi del meteo ed il rischio fulmini.
Ogier: “Faremo di meglio a Spa”
Il pilota ha poi tracciato un bilancio del suo esordio nel WEC: «Ci sono molte cose da ricordare di questa prima esperienza. Ho avuto modo di farmi una prima idea e sperimentare molte cose», sono le sue parole affidate ai propri profili social. «In gara ho fatto un secondo stint pulito e più costante del primo, che era stato difficile. Come mi aspettavo, mi manca la velocità e guidare pochissimo durante le prove libere purtroppo non ha aiutato. Abbiamo anche faticato con l’assetto, soprattutto con il caldo. Ma è stato un primo passo. Sono sicuro che possiamo fare di meglio e ci impegneremo a farlo a Spa!».
Ogier si riferisce al prossimo appuntamento del WEC 2022, ovvero la 6 Ore di Spa-Francorchamps in programma il 7 maggio. Non si conoscono invece gli altri impegni nel WRC, almeno per ora: si vocifera comunque di altri quattro eventi da disputare con la terza Toyota GR Yaris Rally1 condivisa con Esapekka Lappi, tra cui il Safari Rally di giugno.
Crediti Immagine di Copertina: Twitter Sébastien Ogier