Una tragedia si è abbattuta al Rally dell’Appenino Reggiano, penultima prova stagionale dell’International Rally Cup.
La dinamica dell’incidente
Da quanto sta trapelando tramite agenzie di stampa e testimonianze dal luogo dell’accaduto, durante la PS2 di Matilde di Canossa 1 (nella località Riverzana, nella provincia di Reggio Emilia tra San Polo d’Enza e Canossa) la vettura numero 42, una Peugeot 208 R2 con a bordo Claudio Gubertini ed Alberto Ialungo, è uscita di strada in un tratto in rettilineo, proiettata da un terrapieno che ha fatto piombare l’auto su una collinetta dove era presente un gruppo di spettatori.
Illeso l’equipaggio, rimasto sotto shock da quanto risulta, ma purtroppo il mezzo ha colpito mortalmente due persone (da ulteriori ricostruzioni pare fossero i soli lì presenti, ma attendiamo conferme o smentite), due giovani di 21 e 32 anni, provenienti dal reggiano e dalla provincia di Modena, che hanno perso la vita nell’impatto. Inutili i soccorsi che si sono recati sul posto tramite un elicottero inviato dal vicino Ospedale Maggiore di Parma. La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio dei carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza, perciò aspettiamo anche noi dettagli più precisi.
Sospeso il Rally Appenino
Purtroppo, di certo c’è che due spettatori hanno perso la vita, in un tratto che non era di per sé rischioso (tutto quindi suggerisce il fatto che si sia trattato di una terribile fatalità); la gara, che presentava in totale sette prove speciali per 95,10 km cronometrati, ovviamente è stata sospesa. La redazione di Motorionline si stringe al cordoglio per la scomparsa dei due spettatori, offrendo le proprie condoglianze alle famiglie e rivolgendo un pensiero anche a chi è stato indirettamente colpito da questa tragedia.
AGGIORNAMENTO: Il sindaco di San Polo d’Enza Franco Palù ha fornito alcuni dettagli all’ANSA riguardo questo incidente da lui definito «particolare»: il fatto è avvenuto in una zona definita non estremamente pericolosa, come già accennato, «al termine di un breve rettilineo in cui l’auto avrebbe dovuto girare a sinistra ma, non so per quale motivo – ha illustrato il primo cittadino -, forse per una perdita di controllo dello sterzo, è finita sulla destra andando sul montarotto dove c’erano i due ragazzi deceduti. Che io sappia lì c’erano solo i due ragazzi e non altre persone».
AGGIORNAMENTO 2: Le vittime sono Cristian Poggioli, 32enne originario di Lama Mocogno, e Davide Rabotti, di Reggio Emilia, 21 anni. Confermato il fatto che sulla collinetta si trovavano solo loro due, in un punto che obiettivamente non sembra estremamente pericoloso. Spetterà quindi alle indagini dei carabinieri capire come sia potuta avvenire una tragica fatalità come quella a cui abbiamo assistito oggi. Poggioli, a quanto pare, era anche amico di uno dei due componenti dell’equipaggio sulla Peugeot 208 R2, e si trovava lì per tifare, come è naturale che fosse. L’ennesima tragica fatalità di questa giornata, dove purtroppo stiamo assistendo in alcuni tg nazionali all’evitabilissima demonizzazione dei rally. Non è certo il momento di fare sensazionalismo o, peggio, sciacallaggio.