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TCR Europe | SIM Racing Series, Nagy conquista una doppietta a Spa-Francorchamps

È scattata ieri la SIM Racing Series, il campionato virtuale organizzato dal TCR Europe in collaborazione con DrivingItalia.net. Nel primo appuntamento a Spa-Francorchamps, Dániel Nagy è stato un vero mattatore portandosi a casa entrambi i successi.

Il resoconto di Gara 1: Nagy dalla pole

L’ungherese è stato il più veloce già nelle qualifiche, stabilendo un tempo di 2”25”775 nel lungo e veloce tracciato belga, precedendo nettamente Gilles Magnus, Bence Boldizs, Jimmy Clairet e Mikel Azcona. Allo start di Gara 1, Nagy è scattato benissimo dalla pole position, prendendo subito il largo con la propria Hyundai e arrivando in solitaria sotto la bandiera a scacchi. Anche Boldizs non ha avuto grosse difficoltà, superando Magnus a Raidillon nel primo giro e mantenendo poi le distanze dagli inseguitori. Bella battaglia quella che ha coinvolto subito Mat’o Homola e Teddy Clairet, conclusasi con un leggero errore di quest’ultimo che ha perso diverse posizioni. Ancora più avvincente la sfida tra Magnus e Azcona: lo spagnolo ha cercato ogni varco possibile per superare il belga e sono entrati in contatto, lasciando il via libera a Támas Tenke. Azcona si è accontentato del 4° posto, mentre Magnus è scivolato fuori dalla top-10.

Il resoconto di Gara 2: doppietta di Nagy

Movimentata anche Gara 2, soprattutto grazie a una griglia invertita che ha concesso a Andreas Bäckman di partire davanti a tutti. Alla prima curva, lo svedese è stato costretto ad andare largo a causa di Magnus, con Andrej Studenić che ha preso la leadership provvisoria. Azcona, approfittando della partenza caotica, si è posizionato al 3° posto, superando poi Magnus e Studenić. Lo spagnolo sperava di poter lasciare indietro il gruppo, ma Nagy ha brillantemente raggiunto la seconda piazza per poi lanciarsi all’inseguimento. L’ungherese ha lanciato poi il colpo vincente all’Eau Rouge, completando un’ottima doppietta in Belgio. Azcona e Boldisz completano il podio, seguiti da Magnus, Studenić e Bäckman.

Luca Basso:
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