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Tamara Molinaro, la stagione a rischio e il problema degli sponsor nei rally

Anni di esperienza anche a livello internazionale nonostante la giovane età, il titolo europeo rally nella categoria Femminile nell’ERC 2017, la partecipazione al Mondiale nel WRC2, il Titans RX Championship nel rallycross, il sesto posto nell’attuale stagione del Campionato Italiano Rally Terra ed infine l’approdo, recentissimo, nell’Extreme E nel prestigioso ruolo di pilota di riserva per tutti i team, contribuendo a dare i propri feedback alla serie e alla vettura e sostituendo così una certa Jutta Kleinschmidt, tra le altre cose l’unica donna ad aver vinto la Dakar (mica una parvenu qualsiasi, insomma).

Questo in estrema sintesi il curriculum di Tamara Molinaro, una delle punte di diamante del nostro rallismo. Curriculum che però non è abbastanza evidentemente, se una pilota come lei rischia di ritrovarsi appiedata a metà stagione del nostro CIRT, abbandonata dallo sponsor principale. 

Lo sfogo di Tamara Molinaro dopo l’addio dello sponsor

Questa settimana la già vincitrice dell’ERC Ladies’ Trophy ha scritto un post sul proprio profilo Facebook in cui metteva nero su bianco il rischio, molto concreto, che lei e il suo navigatore Piercarlo Capolongo (condividono assieme la Citroen C3 Rally2) concludano anticipatamente la propria stagione 2021 nel Tricolore Terra. Vi riportiamo le parole esatte della pilota di Moltrasio: «Ed eccoci qui a metà del Campionato Italiano Terra in sesta posizione assoluta e prima del femminile. Mancano altre 3 gare per finire la stagione ma purtroppo lo sponsor principale che si era offerto di pagare tutto si è rivelato una “sòla”. Ci abbiamo creduto? Si. Ci siamo rimasti male? Troppo. Quando ti sembra che si possa realizzare qualcosa di bello, ti butti a capofitto senza farti tante domande ma poi c’è il duro risveglio e passi da un sogno ad un incubo. Non esprimiamo il nostro pensiero a riguardo ma penso che potete immaginarlo tutti. A questo punto è tutto compromesso e se non dovessimo riuscire a trovare qualche aiuto, la nostra stagione potrebbe finire qui. Certa gente dovrebbe vergognarsi!».

La solidarietà degli altri piloti, e non solo

Tamara Molinaro non si arrende, ci mancherebbe, e chiede aiuto affinché un nuovo sponsor di buona volontà e dotato di una visione lungimirante possa supportare l’equipaggio, affinché non debbano tirare i remi in barca lasciando il campionato a metà. Tanti gli attestati di solidarietà, molti i colleghi come Rachele Somaschini («A volte succede di trovarsi in difficoltà proprio nel momento in cui si sta dando il meglio e si ottengono soddisfazioni. Cerca di non arrenderti perché inaspettatamente tutto può succedere per risolvere la situazione»), tra cui alcuni che come lei si sono ritrovati spalle al muro proprio per il forfait dello sponsor. Tra l’altro, nei commenti al post ci sono molti che lamentano lo stesso trattamento da parte del medesimo finanziatore: noi restiamo garantisti, perché non è nostro costume sbilanciarci su cose di cui non abbiamo un quadro completo, ma se rintracciate il post su Facebook della Molinaro, leggete i commenti e fate due più due, capirete chi è finito sul banco degli imputati.

L’annoso problema del budget (e di sponsor) per i piloti rally

Noi non istituiamo processi, non è il nostro compito ovviamente, ma altrettanto ovviamente non possiamo restare inerti davanti alla conclusione anticipata (speriamo non finisca così, comunque) della stagione di una rallista di talento. E potremmo anche tirare fuori la questione di genere, sulle difficoltà che una donna negli sport e soprattutto quelli generalmente definiti maschili (pregiudizio che a noi fa scendere il latte alle ginocchia, per non dire altro), affronta per mandare avanti la propria strada: ma eviteremo discorsi che ingigantirebbero sin troppo i confini di questa vicenda.

Tuttavia il problema del budget è universale in questa disciplina: senza scomodare i recenti esempi nel campionato europeo FIA ERC con Alexey Lukyanuk e prima ancora Chris Ingram, nelle nostre competizioni tanti piloti sono costretti a gettare la spugna perché non ci sono quattrini né chi possa essere disposto a sovvenzionarli. Spiace che a finire incastrata in un meccanismo che non fa sconti a nessuno ci sia finita una come Tamara Molinaro, e spiace che questa storia sia ammantata di accuse e sospetti (il diretto interessato pare abbia risposto per le rime al post della pilota comasca).

Non c’è una morale in questa vicenda, ma come sempre restiamo a disposizione per entrambi le parti in causa nell’eventualità vogliano aggiungere qualcosa a questa storia e a questa ricostruzione. Ma la cosa più importante, al di là degli stracci volanti, è che Tamara Molinaro possa proseguire e concludere la propria stagione 2021 nel CIRT. E andare avanti con la propria carriera, ovunque essa la condurrà.

Luca Santoro:
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