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Superstars International Series – Rientro positivo per Schiattarella

Domenico Schiattarella, ex F1, Champ Car e campionati Gt vari, dopo una pausa di tre anni, è tornato ad essere della partita tra le Superstars in occasione del weekend di Zolder, al volante di una Chevrolet Lumina del team Solaris Motorsport.

Il milanese, che come ovvio ha dovuto togliersi un po’ di ruggine di dosso, ha comunque ben figurato nella seconda manche della corsa belga. “E’ stato bellissimo – ha detto a superstarsworld.com – Il team ha lavorato davvero bene e ci tengo a ringraziare la famiglia Sini per avermi dato questa importante opportunità. Di loro mi ha colpito la serietà e la preparazione ed è stato facile entrare subito in sintonia; purtroppo alcune difficoltà tecniche riscontrate sia in prova, sia nelle qualifiche non mi hanno permesso di prendere dimestichezza con l’auto quanto avrei voluto, in pratica posso dire di avere iniziato a guidare la Lumina solamente in Gara 1, poi però grazie ad alcune modifiche al set-up apportate durante la pausa pranzo le cose sono nettamente migliorate. Prima di Portimão abbiamo pianificato un test in modo da farci trovare al massimo della condizione, e perché no, di lottare con i protagonisti. Vorremmo proseguire insieme per il resto della stagione e faremo il possibile per realizzare questo progetto, che in futuro, potrebbe vedere ben due Camaro schierate dal team. Zolder mi ha stupito molto per il pubblico e per l’organizzazione, davvero perfetti entrambi. Correre al fianco di avversari, che reputo amici come Giovanardi, Larini, Liuzzi, Morbidelli, Biagi e tanti altri è sempre stimolate e divertente. Tra di noi c’è grande rispetto in pista e penso che sia proprio questo il tassello determinante che ha reso questa serie una delle più interessanti e seguite a livello europeo”.

“Siamo molto contenti della professionalità di Mimmo, è un ottimo pilota e soprattutto una gran brava persona. Siamo andati subito d’accordo – le parole di Sini, pilota e co-titolare della squadra abruzzese – Sfortunatamente non c’è stato il tempoadeguato per permettergli di conoscere bene la macchina, per cui ha dovuto farlo in corsa cercando poi di adattarsi in fretta al maggior peso rispetto alle vetture Gt che normalmente è abituato a guidare, nonché all’assenza di elettronica sia sul cambio che in trazione. In Gara 2 però si era subito inserito tra i primi sei! Peccato che poi abbia pagato un piccolo errore che lo ha relegato decimo, ma sono sicuro che dalla prossima sarà già al top”.

Chiara Rainis:
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