Vice campione dell’International Series e vincitore di tre manche quest’anno Giovanni Berton è stato tra i maggiori protagonisti del 2013 della SWR al volante della M3 E92 della BMW Dinamic.
“E’ stata una stagione sorprendente e bellissima – le parole del veneto classe ’81 – Sono partito con grande fiducia nella squadra e nella vettura e malgrado gli avversari in cui mi sarei dovuto imbattere fossero agguerritissimi ed alcuni anche più esperti di me, vedi gli ex F1 come Liuzzi e Morbidelli, non mi sono fatto intimorire e ho tirato fuori la grinta necessaria che mi ha portato grandi soddisfazioni. Dopo Vallelunga 2012 ho capito che con questo team saremmo andati alla grande. Il clima con i compagni di squadra è sempre stato idilliaco e pure con gli ingegneri di pista ed i meccanici ho instaurato da subito un ottimo feeling, il che ci ha permesso di essere sempre competitivi anche su tracciati in cui non eravamo favoriti. Per quanto concerne l’auto lo sviluppo che è stato fatto negli anni ha raggiunto il top in termini di affidabilità e di performance in pista. Dà il massimo sui tracciati medio-veloci, anche se paga un po’ di cavalli in meno rispetto alla concorrenza compensati però in percorrenza di curva. Sono molto affezionato alla mia “numero 4”… la sera prima di lasciare l’autodromo le ho sempre dato la buona notte dopo averla coperta con il suo bel telo”.
Quindi sugli appuntamenti che più l’hanno fatto divertire il pilota ha proseguito: “Brno e Slovakia Ring sono stati fantastici, perché oltre alla vittoria ci siamo presi la soddisfazione di battere ogni pronostico. Peccato invece per Portimão, tracciato meraviglioso, dove abbiamo avuto alcuni problemi con la centralina che non ci hanno permesso di lottare per il successo”.
Infine il futuro. “Sto lavorando per rimanere qua, ad ogni modo adesso farò qualche rally e del sano karting – ha spiegato – Devo ammettere che ho un sogno che potrebbe realizzarsi: vincere il BMW Sports Trophy Award e fare un test con una vettura DTM. Per ora mi limito a tenere incrociate le dita!”