La sua stagione è cominciata in ritardo rispetto alla concorrenza, eppure il gap colmato è stato molto, anche se non sufficiente per ottenere i risultati sperati. Ma Stefano Comini è l’araba fenice del Motorsport, e nel 2019 si presenterà al fianco di Race Republic con l’obiettivo di tornare a vincere. Ed i piani non riguardano esclusivamente la pista.
Comini si racconta
Il due volte Campione del TCR racconta sia ciò che c’è stato di positivo che di negativo in questa stagione appena conclusa. «Penso che il weekend che possa rappresentare di più il nostro 2018 sia quello dell’Ungheria, dove sostanzialmente i soliti problemi tecnici in qualifica ci hanno rallentato e ci hanno costretto a partire dalla penultima fila, per poi recuperare ogni volta fino all’undicesima posizione in un circuito ostico come l’Hungaroring» – ha esordito lo svizzero ai microfoni di Race Republic – «È un po’ la sintesi di tutto il 2018: in Q2 ci siamo andati poche volte. Noi dovremmo essere davanti sempre e non è stato così quest’anno. Tante cose sono andate storte, ma ci rifaremo l’anno prossimo più carichi e cattivi».
Comini ha poi spiegato anche il repentino cambiamento di vettura, inizialmente con la Subaru Impreza e poi con la Honda Civic Type R, che aveva lasciato perplessi: «Si è trattato di un cambiamento abbastanza ovvio, in quanto abbiamo iniziato la prima gara del PoliCar con solamente circa 10 giorni di preparazione in quanto, in teoria, non dovevo iniziare il campionato Europeo con Subaru ma con un altro marchio, ovvero Renault. Purtroppo la macchina non era pronta e ci siamo visti costretti a fare un progetto in extremis per riuscire ad essere al via dell’Europeo e non perdere punti. Sono un animale da campionato e da gara, lo confesso, e in quelle condizioni posso dare il meglio. Siamo passati a Honda e questo è stato un buon cambiamento che abbiamo cercato (me per primo) da diversi anni e che finalmente si è concretizzato. Quindi, se vogliamo dirla tutta, in questo anno non proprio positivo qualcosa di buono è accaduto. Sono contento di aver iniziato questo rapporto con Honda e spero possa essere duraturo».
Sulla stagione proprio con Honda, coadiuvata da JAS e Autodis Racing by THX Stefano Comini ha detto: «Iniziare dalla seconda gara del campionato con un’auto nuova per il pilota e per il team sicuramente non ha aiutato, malgrado JAS e Honda ci abbiano dato tutto il supporto possibile per riuscire a gestire al meglio la nostra Honda. Si poteva fare di più, ne sono convinto, ma per il futuro non ci preoccupiamo: tanto le cose si sistemano e lo faranno nel modo giusto. Voglio e devo tornare al vertice, e sarà così l’anno prossimo, con i mezzi giusti a disposizione».
Il passato ed il futuro del pilota RR
Con tanta esperienza, corse e traguardi orgogliosamente raggiunti, è stato chiesto a Comini se vi fossero ancora stimoli per correre. «Per un pilota, o almeno, per me ogni anno – vuoi o non vuoi, titoli e non titoli, vent’anni o non vent’anni – hai il dovere di dimostrare ciò di cui sei capace con i risultati. Significa mettersi in gioco stagione dopo stagione» la risposta del pilota, che ha poi continuato: «L’esperienza serve a tutti, e credo che siamo anche noi piloti più esperti a dover aiutare e indirizzare nel migliore dei modi i giovani. Traguardi e stimoli ne avrai sempre, anno dopo anno, perché ti confronti con dei campionati nuovi, con nuovi volti, con degli underdog che non ti aspettavi potessero invece essere così avanti. Tutto questo è un bene. Se tu decidi di rimanere nel mondo del Motorsport devi ogni volta metterti alla prova e metterti in discussione; io quest’anno l’ho fatto una miriade di volte. Devo dire che io sono anche avvantaggiato rispetto agli altri piloti, perché ho dietro un gruppo di persone che credono in me, vale a dire Race Republic, ma non solo. Penso ad esempio a tutti i fan che ho in giro e che mi danno la forza di continuare».
Obiettivo 2020 per Stefano Comini: ETCR
Continuando nel suo pensiero, il pilota del Team Race Republic ha anche anticipato dove vorrà essere nel 2020: «L’obiettivo reale è l’ETCR, perché è quello il futuro, ciò a cui ambisco. Ambisco ad essere un pioniere: già il prossimo anno mi metterò in gioco per studiare le strategie e sul simulatore le diverse configurazioni; lavorare, insomma, su me stesso per essere pronto per il 2020, perché lo voglio fare».
Race Republic: conosciamola meglio
Roberta Bellusci, Direttrice per l’Italia e la Svizzera di Race Republic, ha invece voluto spiegare da quale spirito nascesse la “RRsquad” (o RR) e quali sono i piani per il futuro: «Ad aprile 2018 il team nasce, regolarmente iscritto al campionato. Nei mesi precedenti è stato creato il progetto dalla sottoscritta e da Stefano con il supporto e l’aiuto di alcuni amici; velocemente si è sparsa la voce e abbiamo potuto contare per il resto della stagione – con vari cambiamenti ed imprevisti – su un numero ampio di talenti che sono diventati parte, gara per gara, dello staff Race Republic. Grazie a tutte le persone che hanno creduto nella filosofia del motorsport secondo Stefano siamo diventati una realtà solida, ed oggi possiamo dire di avere tante novità per il 2019».
Bellusci ha poi proseguito: «Per quanto riguarda gli altri nostri progetti, in primo piano c’è la Race Academy, situata nella sede di Race Republic a Grancia, nella Svizzera Italiana, che fungerà da accademia per le corse. A capo di tutto ci sarà Stefano Comini, che si occuperà di preparare i piloti attraverso simulazioni e giornate in pista che verranno dedicate anche ad altri clienti di RR. Desideriamo far vivere delle esperienze uniche, per questo stiamo puntando sull’innovazione: soprattutto inseriremo una novità assoluta legata alle giornate di gara, dove la preparazione fisica verrà associata a quella psicologica con l’intervento dell’esperienza di Stefano».
«Continueremo sempre con i nostri eventi per coinvolgere chiunque lo desideri, creando la RR Events reduce dal successo tenuto a Monza durante la “gara di casa”, continuando a comunicare la nostra passione con tutti i mezzi possibili» ha concluso la Direttrice di Race Republic.