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Skoda Motorsport celebra un 2019 di successo nei rally, ma chiude il programma ufficiale nel WRC2

In un Campionato del Mondo Rally che registra più partenze che arrivi, anche Skoda Motorsport ha deciso di virare verso altre destinazioni, almeno con il team ufficiale impegnato nel WRC2.

“L’anno più di successo nel motorsport nella storia di Skoda”

Per cinque anni consecutivi la Skoda Fabia R5 ha dominato nella competizioni iridate un gradino sotto quella del WRC, coronando l’ennesimo successo tra i costruttori anche con il titolo piloti nel WRC2 Pro (il format che quest’anno è stato riservato ai soli team ufficiali) grazie all’equipaggio formato da Kalle Rovanpera e Jonne Halttunen. L’apporto dell’altro duo ufficiale Skoda, ovvero Jan Kopecký e Jan Hloušek, ha contribuito al successo del costruttore ceco contro una concorrenza non ampia ma molto agguerrita, in cui spiccavano Citroen e Ford.

Nell’anno del debutto della versione 2019 della Fabia R5 sono arrivati altri trionfi in quella che è stata definita da Skoda “la stagione più di successo in ben 118 anni” della sua storia: non possiamo non dimenticare ad esempio la vittoria nel WRC2 dei privati dell’equipaggio composto da Pierre-Louis Loubet e Vincent Landais, o il sudatissimo trionfo di Chris Ingram e Ross Whittock nel Campionato Europeo Rally, con il britannico che riporta in patria il titolo ERC dopo cinquant’anni. Sempre nella competizione continentale, il duo ceco composto da Filip Mareš e Jan Hloušek si è portato a casa il titolo Under 28 del FIA ERC1 Junior Championship, in lotta gomito a gomito proprio contro Ingram e Whittock; spostandoci di continenti, nel FIA African Rally Championship svetta un’altra Fabia R5, quello con a bordo Manvir Singh Baryan e Drew Sturrock, nel FIA North American and Central American Rally Championship primeggia invece l’equipaggio composto da Ricardo Triviño e Marc Martí (sempre Skoda, ovviamente), mentre nel resto del mondo la casa ceca con i suoi team clienti ha conquistato 23 campionati nazionali rally, incluso il nostro (al netto delle polemiche) con il duo Giandomenico Basso e Lorenzo Granai.

Skoda ritira il team ufficiale da WRC2

Insomma, è andata bene, considerato il fatto che la Fabia R5 anche nel suo aggiornamento dimostra di essere una vettura competitiva in varie condizioni, e con tanto di soddisfazione per la casa ceca per aver cresciuto un talento come Rovanpera, bramato dai team del WRC e alla fine approdato in Toyota Gazoo Racing. Nella consueta conferenza stampa di fine stagione, svoltasi a Praga, il direttore di Skoda Motorsport Michal Hrabánek ha congedato l’equipaggio vincitore del WRC2 Pro con queste parole: «Con Kalle e Jonne abbiamo vissuto due stagioni di successo; è stato un piacere averli nel nostro team. Auguriamo loro il meglio per il futuro. Ora siamo totalmente concentrati per preparare al meglio la prossima stagione rally».

Appunto, cosa prospetta l’avvenire a breve termine per Skoda nel mondo rallistico? Proseguirà certamente il programma con i team clienti, che tanta soddisfazione ha dato (sono state vendute più di 320 Fabia R5, con Hrabánek che ha commentato: «Questo numero impressionante di vendite rappresenta una grande responsabilità verso i nostri clienti»), ma terminerà l’impegno ufficiale nel Mondiale WRC, come ha confermato il team manager Pavel Hortek.

Con Rovanpera verso altri lidi ed il solo Jan Kopecký a vestire i colori ufficiali, Skoda ha compreso come il gioco non valesse la candela e perciò si è deciso di dirottare impegno ed investimenti supportando solamente i team privati e lanciando magari nuovi giovani talenti. Intanto, il WRC2 è in procinto di tornare al format originario che abbracciava sia team ufficiali che quelli privati, mentre il capo dello Sviluppo Tecnico Skoda Auto conferma la strada che la casa ceca intraprenderà nei rally dal prossimo anno: «Ci concentreremo di più e maggiormente sui nostri clienti, supportando giovani piloti come abbiamo fatto con successo in passato. Con la nostra Skoda Fabia R5, veloce ed affidabile, avremo l’auto giusto per competere ad alti livelli sulle strade dei rally di tutto il mondo, e rendere il nostro 119esimo anno nella nostra storia motorsportiva ancora di successo».

Luca Santoro:
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