X

Sainz ed Al Attiyah, volano stracci dopo il Rally Andalusia

Che tra Nasser Al-Attiyah e Carlos Sainz non corresse buon sangue è cosa risaputa: parliamo di due galli – absit iniura verbis – che lottano per la supremazia nei pollai dei più grandi rally raid al mondo, dalla Dakar in poi. Spesso i due si punzecchiano, sia in gara che fuori dalle corse, sapendo di essere uno la nemesi dell’altro, sebbene nel frattempo altri pesi massimi della disciplina finiscono poi per spuntarla sui due litiganti, tipo il compagno di team di Sainz Stéphane Peterhansel.

La polemica innescata dai fatti del Rally Andalusia

Lo spagnolo e il qatariota sono due tipi tosti, dai caratteri molto forti, due miscele esplosive pronte a detonare ogni volta che vengono direttamente a contatto, come è successo nel recente Rally Andalusia. Il casus belli è esploso dopo l’ultima delle quattro tappe (più una superspeciale di apertura) del rally raid disputato lo scorso 12-16 maggio e vinto da Al-Attiyah con un vantaggio inizialmente di due minuti e 43 secondi su Sainz, poi depurato dei due minuti per via di una irregolarità commessa dal pilota su Toyota Hilux a 600 metri dalla conclusione della tappa finale. 

Sainz contro Al-Attiyah

Il reale qatariota infatti ha tagliato il percorso, prendendo una scorciatoia tra i campi e risparmiandosi un tornante con alcuni metri cronometrati. Apriti cielo: Sainz è giunto in possesso del video che incastra il rivale, e che passa pure accanto al pubblico presente a bordo strada, scatenando una filippica sui social. «È un peccato vedere queste immagini dell’ultima speciale di ieri [domenica 16 maggio, ndr]. Un pilota del livello di Nasser non ha bisogno di tagliare una strada per lottare per la vittoria», ha commentato velenoso Sainz. «L’anno scorso abbiamo già vissuto con lui un episodio simile e quest’anno l’organizzazione [ASO, la stessa, tra le altre cose, dietro la Dakar, ndr] è stata estremamente energica nel fornire le indicazioni ai piloti, sottolineando che il mancato rispetto del road book e del percorso definito dalle strade avrebbe comportato una pena esemplare». Lo spagnolo in forze al team X-Raid Mini ha quindi puntato il dito contro la penalità di «soli» due minuti inflitta dai commissari FIA ad Al-Attiyah, definendola «incongruente con tutto ciò di cui abbiamo discusso negli incontri con l’organizzatore ed insufficiente per penalizzare davvero il trasgressore». Stoccata finale: «Il Rally Andalusia attraversa terreni agricoli, terreni privati ​​e aree protette: saltare il percorso non è solo antisportivo, ma mette a rischio anche le future edizioni di questo meraviglioso rally e, peggio, anche il pubblico e altri concorrenti. Azioni di questo genere non sono un buon esempio per il nostro sport. Mi auguro non avvengano più».

 

Al-Attiyah al contrattacco (e tira fuori un episodio imbarazzante per Sainz)

Il diretto interessato non si è scomposto più di tanto. Dopo aver chiarito assieme al suo navigatore Mathieu Baumel il fatto con i commissari, che hanno accertato l’effettivo taglio del percorso ma hanno creduto alla buona fede dell’equipaggio che si è giustificato parlando di un errore che non avrebbe dato chissà quale vantaggio in classifica (e provare a barare avrebbe comportato una penalità ben più ampia degli eventuali secondi guadagnati), ha incassato le critiche di Sainz controbattendo in maniera sprezzante. «Hahahaha. Non essere deluso», è stato il laconico commento del qatariota sul suo Twitter.

Poi, il plot twist: ravanando tra il materiale d’archivio, Al-Attiyah ha trovato un episodio risalente al Baja Spain del 2017, in cui l’iberico già campione WRC tagliò la strada durante una tappa, con una dinamica simile – finendo tra i campi – a quella del pilota sul Toyota Hilux. «Ricordi il taglio che hai fatto all’interno del campo al Baja Spain 2017?». Al prossimo match.

Luca Santoro:
Articoli Correlati