Robert Kubica in pista a Sarno!
Da lunedì fino a pochi minuti fa(ieri sera, ndr) ha alternato le sue giornate tra lunghe sessioni di guida in pista e lavoro da officina ai box. E’ parso instancabile, tra lo stress atletico di un mezzo in grado di raggiungere i 160 km/h a 3 cm dall’asfalto e con sollecitazioni in curva a volte superiori anche ad una Formula 1 ed il lavoro certosino nella messa a punto di telaio e motore. Il tutto insieme ai meccanici. Come uno di loro. Robert Kubica non si è risparmiato in questa tre giorni di Sarno (SA), nel Circuito Internazionale Napoli, la pista che quest’anno raggiunge i 10 anni di eventi internazionali Karting e che lo ha visto protagonista in gara dal 1996 al 1999 quando era solo un bambino.
Classe 1984, da Krakovia, pilota della BMW-Sauber F1, Kubica ha voluto trascorrere alcune delle sue giornate libere dalla Formula 1 al volante di uno dei kart della sua neonata linea, la RK. Non una sgroppata tanto per tenersi in forma, come fece Michael Shcumacher e sempre a Sarno nel dicembre 2003. No, Kubica guarda con grande interesse allo straordinario evento che sarà di scena sempre nella pista campana dal 3 al 6 settembre prossimo, la Coppa del Mondo CIK-FIA accreditato come l’appuntamento più prestigioso del calendario internazionale Karting.
“Per il momento sono iscritto anch’io – ha spiegato Kubica – ma deciderò solo all’ultimo momento se partecipare o meno. Proprio come Schumacher in vista del suo rientro in F.1, sono anch’io impegnato a perdere peso e sul Kart incide anche di più rispetto alla Formula 1”.
Già la Formula 1 che recentemente ha visto l’annuncio del ritiro nel 2010 proprio della sua squadra, la BMW.
“Certo è un momento delicato – ha commentato – ma devo dire che il problema tocca relativamente i piloti. Sia io che il mio compagno Heidfeld non credo che avremo difficoltà a trovare un volante. Sarà invece molto più difficile trovare nuovi sbocchi per le centinaia di persone impegnate professionalmente nella struttura. Una squadra di Formula 1 è un’azienda e quando va in crisi sono gli addetti a pagarne le conseguenze”.
A Sarno, però, non si è parlato di Formula 1, ma di mescole, miscele, pressioni e tempi sul giro sul kart. Oggi, ad esempio, Francesco Laudato, il pluri-iridato pilota della vicina Cava de’ Tirreni (SA) ha dettato il ritmo con il tempo di 1’04.6, un riscontro al quale Kubica non è riuscito ad avvicinarsi per meno di mezzo secondo.
“Per me sono innanzitutto momenti di relax – ha spiegato Kubica – Laudato è uno dei top driver della categoria e per il momento non posso avvicinarmi coi tempi. Poi io sono alto 185 cm ed ancora non ho trovato la posizione più corretta per il sedile”.
“Devo dire poi – ha continuato – che la pista è completamente diversa da quando ci correvo io. Erano gli anni in cui qui battevo il mio amico Hamilton o Rosberg. Ora è quasi un autodromo, 1.699 metri sono tanti. E’ poi difficilissima per il set-up, perché c’è tutto dal veloce, alle curve in appoggio, dai tratti misti, ai più lenti. Devo dare atto al titolare, Giuseppe Sorrentino, di aver fatto una lavoro fantastico”.
Dopo aver apprezzato la cucina del ristorante del Circuito oltre ad aver trascorso anche una serata in Costiera Amalfitana in compagnia di Laudato e con rispettive fidanzata e moglie al seguito, Kubica ha lasciato la pista così come ci è arrivato lunedì pomeriggio. Alla guida di un furgone carico di attrezzi, ricambi e kart completo ed in compagnia della fidanzata Edyta, sua immancabile e paziente accompagnatrice.
LA SCHEDA
Robert Kubica
Nato a Cracovia (P) il 7 dicembre 1984.
Inizia a guidare il kart a 4 anni. Dal 1995 è sei volte Campione polacco. Nel 1996 arriva in Italia e disputa la prima gara a Sarno. Nel 1998 vince il Campionato Italiano Junior, la Monaco Kart Cup ed è secondo nell’Europeo cadetti. Nel 1999 vince ancora una volta il Campionato italiano ICA Junior, quello tedesco e la Monaco Kart Cup, e si aggiudica anche il prestigioso Trofeo Elf Masters a Parigi-Bercy. Nel 2000 è quarto sia nel Campionato europeo e nel Campionato Mondiale FA. Formule. Nel 2001 a soli 16 anni partecipa al Campionato Italiano Formula Renault 2.0 e nel 2002 è vice-campione. Nel 2003 passa alla F3 Euro Series, ma prima di iniziare la stagione è vittima da passeggero di un grave incidente stradale in Polonia. Rischia l’amputazione di un braccio poi scongiurata grazie ad equipe mediche italiane. Una volta rimessosi al volante torna ancora una volta competitivo e vincendo addirittura la gara del debutto in F.3 Euro Series dove trova alcune importanti vittorie anche nella stagione successiva. Nel 2005 vince la World Series Renault e un test in F.1 sempre su Renault. Ad ingaggiarlo come collaudatore è però la BMW dopo aver impressionato Mario Theissen, direttore di Bmw Motorsport in occasione della gara F.3 di Macao dove sfiora il successo. Nel 2006 debutta in F.1 in Ungheria sulla Bmw al posto di Villeneuve ed a Monza è terzo in compagnia di Raikkonen che l’anno seguente passerà in Ferrari e di Schumacher che in quel Gran Premio aveva annunciato il ritiro. Nel 2007 chiude il Mondiale al 6 posto ed arriva 3 volte 4° uscendo anche indenne uno spaventoso incidente in Canada. E proprio in Canada vince il suo primo Gran Premio l’anno seguente.
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