Al Rallye Sanremo disputato lo scorso fine settimana e valido come secondo appuntamento del Campionato Italiano Rally Sparco Hyundai Motorsport era presenta con una nutrita delegazione, sia per quanto riguarda gli equipaggi ufficiali che per quanto concerne i team clienti. All’interno della competizione inedita del Sanremo WRC, dedicato alle World Rally Car e quasi un invito a nozze da parte degli organizzatori alla scuderia di Alzenau, gareggiavano infatti Thierry Neuville ed Ott Tanak sulle loro i20 Coupé WRC, in modo da potersi allenare sugli asfalti in vista del Rally di Croazia, terzo round del WRC, che si terra tra poco più di una settimana. C’era anche Pierre-Louis Loubet, iscritto nella stessa categoria e con lo stesso fine ma con la i20 WRC del team privato 2C-Competition, e poi anche Craig Breen ed Oliver Solberg, a loro volta però a Sanremo sulla i20 R5, e tra l’altro pure iscritti al CIR Sparco.
Ed ovviamente, l’equipaggio ufficiale di Hyundai Rally Team Italia, ovvero Andrea Crugnola e Pietro Ometto. C’erano tutti i presupposti per un gioco di sponda per cercare eventualmente di dare una mano a questi ultimi, i quali puntano al bis nel titolo Tricolore nel loro debutto su Hyundai, che sotto la guida del team principal della divisione Motorsport Andrea Adamo è sempre più vicina alle nostre competizioni, in un mercato come quello italiano in cui il marchio coreano vuole crescere con le vendite dei suoi modelli stradali.
Il pasticcio Sanremo e i commenti di Crugnola e Breen
Tutta questa premessa per spiegare perché Breen, vincitore del Rallye Sanremo sul campo, per ordini di scuderia abbia fatto tardi all’ultimo controllo orario, prendendosi una penalità e cedendo il primo posto al secondo classificato, ovvero lo stesso Crugnola. Peccato però che qualche ora dopo la conclusione della gara il direttore di gara abbia invalidato il controllo orario per un ingorgo sulla strada che conduceva ad esso, ripristinando il successo di Breen e rompendo le uova nel paniere di Hyundai. Da qui le voci di un disimpegno di quest’ultima dai nostri campionati e l’ennesima polemica che coinvolge il nostro CIR, che si stava finalmente togliendo di dosso delle ruggini del recente passato per un rilancio in grande stile.
Ma al momento parliamo di ipotesi senza alcun aggancio alla realtà, quindi per ora Hyundai Italia resta nel CIR Sparco. Lo stesso Crugnola, che abbiamo sentito a bocce ferme, ci ha detto di non aver «nulla da dire al riguardo al momento» e di essere comunque molto contento del suo Sanremo: «Ho fatto una bellissima gara [poco ma sicuro, ndr] in un contesto dove non avevo mai brillato, mi fa ben sperare per il futuro». Se poi da Hyundai Italia non risulta alcuna decisione di abbandono, come una fonte ci ha spiegato, per avere una visione più ampia degli attori loro malgrado protagonisti del pasticcio del podio finale abbiamo interpellato anche Craig Breen, che ci ha detto: «Sicuramente ci sono state delle complicazioni dopo il rally, ma alla fine tutto è finito bene. Non sono molto coinvolto nei fatti di Hyundai Italia e nei loro programmi, perciò è impossibile per me commentare qualcosa al riguardo, soprattutto per quanto riguarda la situazione che si è creata a Sanremo». Poi l’irlandese rivela: «Mi piacerebbe davvero fare qualche gara in più del CIR Sparco, ovviamente se sarà possibile».
Risolto il problema dell’interfono di Neuville
Diciamo che per ora il caso è chiuso, e non resta che andare avanti. Chi veleggia più tranquillo è Neuville, che a Sanremo ha vinto nella categoria WRC davanti a Tanak. Vittoria che cementa ulteriormente il connubio con il nuovo copilota, Martijn Wydaeghe, che da quest’anno ha sostituto in corsa lo storico ex navigatore del belga Nicolas Gilsoul (che era pure presente a Sanremo, ma a dettare le note al francese Santoni).
Tra Neuville e il giovane Wydaeghe c’è però un ostacolo da superare, al di là del feeling da costruire in auto, ovvero quello linguistico: entrambi belgi, il pilota però è di madrelingua francese, mentre l’altro parla fiammingo. Qualche problema di comunicazione c’è stato, anche se comunque l’equipaggio ha colto in questo scampolo di stagione un podio al Rallye di Monte Carlo e due successi, uno assoluto al Rally Il Ciocco e uno di categoria al Sanremo, e il nuovo navigatore sta facendo i suoi progressi, come ha spiegato lo stesso Neuville su DirtFish: «Sta migliorando, sta prendendo lezioni ogni settimana, quindi sta migliorando sempre di più. E poi dopo il Ciocco siamo stati in grado di risolvere il problema dell’interfono che era molto stupido o, diciamo, molto basilare da risolvere, finalmente. E ora funziona bene». Problema che li ha tormentati in particolare all’Arctic Rally Finland di fine febbraio. «Fondamentalmente stavo ancora usando una vecchia versione delle cuffie nel casco e in qualche modo, non lo so, il mio casco non è stato aggiornato al nuovo sistema, quindi fondamentalmente entrambi non funzionavano insieme».
I progressi di Wydaeghe
Risolto questo impiccio tecnico, il feeling con Wydaeghe continua intanto a crescere: «[Il Rallye Sanremo] è stata una buona occasione anche per me e Martijn per continuare a migliorare, trovando il nostro ritmo in auto e devo dire che abbiamo avuto una giornata abbastanza buona e siamo rimasti soddisfatti del lavoro che abbiamo fatto. Quel che è sicuro è che siamo sempre più addentro nel ritmo della vettura, quindi è bello. Perciò sicuramente la giornata ci ha aiutato molto perché ci sono state alcune PS davvero impegnative per il copilota […] e Martijn ha fatto un ottimo lavoro, devo dire. Avevamo una prova speciale [con curve] per 14 km [a Sanremo], e per un copilota è come un incubo. Ma lui ce l’ha fatta al meglio, e di sicuro penso che vedremo ulteriori miglioramenti in Croazia».
Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport