Non c’è tempo da perdere, e così dopo lo svelamento della nuova Audi RS Q e-tron E2 sono partiti i primi test per il veicolo dotato di powertrain elettrico e range extender, pronto per le competizioni rally raid tra cui la Dakar 2023.
Oltre seimila chilometri di test per l’Audi RS Q e-tron E2
Il prototipo ha macinato ben 4.218 km in Marocco, per un totale di 6.424 km se contiamo pure le sessioni in territorio europeo. Tutto deve essere pronto e limato al meglio non solo per il debutto del nuovo veicolo al Rally del Marocco dell’1-6 ottobre, ma anche per predisporre al meglio ogni dettaglio per la prossima Dakar, cercando di migliorare i già egregi risultati ottenuti da Audi Sport nell’edizione 2022.
I commenti dagli equipaggi
Nelle condizioni probanti del deserto marocchino, hanno provato tutti e tre gli equipaggi ufficiali. Carlos Sainz, in coppia con Lucas Cruz e ultimamente un po’ polemico con i regolamenti per la Dakar che a suo dire penalizzerebbero Audi ed il loro prototipo, ha commentato l’impatto con la nuova RS Q e-tron E2: «Non solo il peso, ma anche la distribuzione delle masse è più favorevole. Di conseguenza, il sovrasterzo è meno accentuato, la vettura è più agile e, soprattutto, più intuitiva nella guida al limite». D’accordo con l’analisi anche Stéphane Peterhansel, che corre con Edouard Boulanger: «In curva, nelle percorrenze più veloci, possiamo contare su di una superiore stabilità e precisione direzionale. In aggiunta, la posizione di guida è migliore. Mi sono sentito immediatamente a mio agio». Infine Mattias Ekström, che condivide l’abitacolo con Emil Bergkvist e che pur essendo il miglior piazzato degli Audi alla Dakar 2022 conta molto sui consigli dei veterani compagni di squadra, ha spiegato: «I pareri di Carlos e Stéphane aiutano enormemente nella messa a punto della vettura. Qui non si tratta limare un decimo sul giro come in circuito, bensì di ottenere un’auto prevedibile. Un obiettivo cui contribuisce l’affinamento dell’aerodinamica, specie ad alta velocità». E Bergkvist ha aggiunto, sul fronte dei navigatori: «Volevamo gestire tutti i sistemi vettura con maggiore rapidità. Questo obiettivo è stato raggiunto grazie allo step E2, tanto che alcune funzioni reagiscono agli alert senza alcun intervento manuale».
Nove giorni di test per l’Audi RS Q e-tron E2
Arnau Niubó Bosch, Project Leader Track Operations, ha illustrato: «Il programma prevedeva nove giorni di test, così che ogni equipaggio avesse modo di provare la vettura per tre giorni. Gli obiettivi principali erano due: sviluppare Audi RS Q e-tron E2 in vista della Dakar e far sì che piloti e navigatori familiarizzassero con le novità introdotte dallo step evolutivo E2. L’alleggerimento dell’auto, infatti, schiude nuove opportunità per il setting d’assetto e sospensioni. Ci stiamo muovendo nella direzione corretta, tanto che la trazione elettrica scarica a terra la potenza in modo più fluido rispetto al passato»
Uwe Breuling, Responsabile Operazioni Veicoli Audi Sport, si è soffermato invece sulle condizioni complesse del deserto marocchino: «Con 40°C pressoché costanti, la temperatura ambientale spinge la vettura e gli equipaggi al limite. Al contempo, il fondo delle piste è molto cedevole e questo provoca marcati stress per la meccanica. In ogni caso, nulla ha potuto fermare l’auto. Abbiamo effettuato solo interventi di dettaglio».