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Porsche sbarca in Formula E nel 2019 e abbandona il WEC già a fine anno

Audi, BMW, Mercedes e ora Porsche. Nelle ultime tre settimane la Formula E ha fatto incetta di costruttori. L’ultimo annuncio in ordine cronologico è stato quello dell’altro colosso di Stoccarda, Porsche, marchio da sempre legato alle competizioni endurance e mai veramente impegnato ufficialmente nelle ruote scoperte.

I tedeschi lasceranno il campionato del mondo endurance, WEC, già al termine di questa stagione, che li ha visti vittoriosi in una strana edizione della 24 ore di Le Mans (in cui hanno dovuto vedersela più con le LMP2 che non con Toyota) e primi in campionato dopo una schiacciante doppietta nella gara di casa del Nurburgring, dove le 919 Hybrid hanno corso in solitaria, orchestrando nel finale anche un gioco di squadra per favorire la vettura di punta. Ecco quindi che, la scarsa competizione del WEC, Porsche e Toyota sono gli unici costruttori impegnati nella classe regina, unita ai costi improponibili per le complicatissime motorizzazioni ibride, troppo vulnerabili (vedi la 24h di Le Mans 2017) e poco attraenti per il pubblico, hanno portato al forfait dei tedeschi.

Ora, così come per il DTM privato di Mercedes e per il WTCC privato di Citroen, anche il futuro del WEC è in discussione. La speranza degli organizzatori è che Toyota non abbandoni il campionato, ma che tenga duro in attesa del tanto discusso (e sperato) ingresso di Peugeot. Il costruttore transalpino ha però ribadito in diverse occasioni che non ha intenzione di investire quanto Porsche e Toyota, e che quindi è in attesa di un radicale cambio di regolamenti da parte di FIA e ACO.

Porsche, dopo le brevi apparizioni in Formula 1 da costruttore il 1957 e il 1962 (una vittoria e una pole position con Dan Gurney) e da motorista del Team McLaren dal 1983 al 1986, torna nel mondo delle ruote coperte in Formula E. Una decisione in linea con la politica del gruppo Volkswagen di investire nel settore delle vetture elettriche dopo lo scandalo del dieselgate, e in cui Porsche è impegnata con il progetto Mission E, che vuole rappresentare una valida alternativa a Tesla.

Mattia Tremolada:
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