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La GP2 targata Pirelli prende il via in Malesia

La prima delle 12 gare del Campionato di GP2, che vede per il secondo anno consecutivo Pirelli in veste di fornitore unico di pneumatici, prenderà il via il prossimo weekend a Sepang.

Pirelli metterà a disposizione dei piloti due differenti tipi di gomme slick, così come avviene per la Formula Uno. In Malesia sono state scelte la mescola dura e la mescola media, caratterizzate dagli stessi colori delle loro omologhe della Formula Uno.

Con sei campioni di GP2, tra cui il vincitore in carica Romain Grosjean, sulla griglia di partenza del massimo campionato di quest’anno, il ruolo di quella che può essere definita la serie vivaio della Formula Uno non è mai stato così importante, e sottolinea l’impegno di Pirelli nel supportare giovani talenti.

Ogni pilota avrà a disposizione per il weekend di gara a Sepang quattro set di gomme P Zero slick e tre set di gomme da bagnato. Nello specifico, saranno disponibili tre set di gomme dure P Zero Silver hard e un set di gomme medie P Zero White medium. Quest’ultima soluzione dovrebbe durare cinque giri in meno rispetto alla mescola dura, ma essere più veloce di 0,3 secondi rispetto al P Zero Silver hard.

Le gomme da bagnato Pirelli per la serie GP2, che saranno fondamentali date le condizioni meteo estremamente variabili della Malesia, sono disponibili in un solo modello, in grado di affrontare una vasta gamma di condizioni da bagnato, che possono andare da pista umida fino ad arrivare a pioggia torrenziale.

Anche se le dimensioni degli pneumatici di GP2 sono le stesse dei loro equivalenti di Formula Uno, 13 pollici, le mescole e la struttura sono molto differenti in modo da riflettere le diverse forze e i diversi parametri cui sono sottoposti e a cui rispondono le monoposto della serie minore.

Tuttavia, i tempi sul giro sono abbastanza vicini: in generale, su una pista di 5,543 km, una vettura di GP2 è di dieci secondi più lenta rispetto a una monoposto di Formula Uno.

La Malesia rappresenta una delle sfide maggiori a cui gli pneumatici Pirelli sono sottoposti nel corso dell’intero anno, a causa delle alte temperature, delle impegnative condizioni dell’asfalto e del rischio di possibili monsoni.

In particolare, l’asfalto si presenta molto abrasivo e agli pneumatici posteriori è richiesto un maggiore lavoro, dovendo garantire la trazione necessaria nei diversi tornanti. L’ampia varietà di velocità e curve che caratterizzano il circuito di Sepang, lo rendono simile in quanto a disegno al circuito di Barcellona. L’ultimo test pre-stagione di GP2 ha avuto luogo proprio sul Circuito di Catalogna, all’inizio di questo mese, ed ha visto l’ex campione di GP3, Esteban Gutierrez, segnare il miglior tempo per il Team Carlin.

Come sempre, per la serie GP2 il weekend di gara consisterà in una sessione di prove libere e una sessione di qualifiche, entrambe della durata di mezz’ora, seguite da due gare. La sessione di qualifiche determina l’ordine della griglia per la Gara Uno del sabato, che dura un’ora. Ogni pilota dovrà effettuare un pit-stop obbligatorio durante il quale almeno due gomme devono essere cambiate, ma il pilota non deve usare entrambe le mescole durante la gara.
La griglia della Gara Due della domenica è determinata dall’ordine di arrivo della gara uno, con le prime otto posizioni invertite. La Gara Due dura oltre 45 minuti e non ci sono pit stop obbligati.

Il Racing Manager di Pirelli, Mario Isola, ha dichiarato: “L’obiettivo per noi in GP2, trampolino di lancio finale per la Formula Uno, sta nell’insegnare ai nostri giovani piloti tutto ciò che devono conoscere sul livello più alto delle competizioni motoristiche. La gestione delle gomme è una parte fondamentale di queste conoscenze, e per questo cerchiamo di far sì che le regole in materia di pneumatici siano il più possibile simili a quelle della Formula Uno, incluso l’obbligatorietà di almeno un pit-stop per gara. Sepang è un circuito impegnativo sia per gli pneumatici sia per lo sforzo fisico richiesto ai piloti, con temperature ambientali previste oltre i 40 gradi centigradi. La nuova gamma di pneumatici GP2 per il 2012 è stata progettata per ridurre il divario prestazionale tra le diverse mescole, così come avvenuto per la Formula Uno, in modo da rendere i nostri giovani piloti il più possibile preparati a gestire le gomme di Formula Uno. Considerate le prestazioni di Romain Grosjean in Australia, campione GP2 dello scorso anno, la teoria sembra funzionare”

Redazione Motorsport:
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