Kart | Gabriele Minì, vicecampione del Mondo Junior: “Spero di ottenere altri risultati importanti” [INTERVISTA]
Le parole del giovane talento nel karting
Motorionline va alla scoperta dei giovani talenti delle corse a quattro ruote, magari non notissimi nei circuiti mainstream ma capaci di ottenere dei risultati, sia a livello nazionale che internazionale, di rilievo. È il caso di Gabriele Minì, giovanissimo pilota impegnato nel karting, fresco di titolo di vicecampione del Mondo nella categoria OK Junior del campionato CIK-FIA, nonché vicecampione europeo Junior. Originario di Marineo in provincia di Palermo, l’appena quattordicenne Minì detiene un curriculum davvero interessante non solo per la carriera di un teenager, ma per i successi raccolti. Il pilota del team Paolin-Parilla-Vega negli ultimi anni può vantare il titolo tricolore nel torneo ACI-CSAI classe 60 mini (riservata al range di età tra 9 e 12 anni), ottenuto nel 2016, il dominio nella stessa categoria nella WSK Super Master Series nel 2017, organizzata dalla WSK Promotion, e il secondo posto nella stessa stagione nella WSK Champions Cup.
Il giovanissimo kartista, che quest’anno ha debuttato con successo nella OK Junior (dal nome dei motori che hanno sostituito i KF, e che detto brutalmente rappresentano la versione “semplificata”, senza motorino di avviamento, frizione, la batteria e i cablaggi, più leggeri ed introdotti per allargare la base dei partecipanti ai campionati), riesce a combinare l’entusiasmo della sua verde età con una indole umile, che lo fa volare basso e gli consente di godersi al meglio le gare, senza pressioni ma al tempo stesso con un impegno ed una volontà cristallina. Doti che hanno consentito a Gabriele Minì il secondo posto nel Campionato del Mondo OK-J del Campionato Kart FIA svoltosi pochi giorni fa in Svezia, dietro al francese Victor Bernier.
Ciao Gabriele e grazie per l’intervista. Cosa si prova ad essere vicecampione europeo e del mondo alla tua età ? Ti senti appagato o non vedi l’ora di poter ottenere altri risultati importanti?
In verità non riesco a spiegare cosa si prova, sono contento ma avrei voluto vincere.
Non mi sento appagato al 100 % diciamo all’80%! Spero comunque di ottenere altri risultati importanti.
Nella finale del Campionato del Mondo CIK-FIA all’Åsum Ring di Kristianstad sei rimasto sorpreso dalla rimonta di Victor Bernier?
Beh quella di Bernier non è stata una vera e propria rimonta, la sua è comunque una vittoria meritata. Victor si è trovato al posto giusto nel momento giusto.
Sempre in questa ultima gara, quando sei uscito fuori strada nella piovosa terza manche di sabato perdendo svariate posizioni, hai temuto di mettere a repentaglio il tuo weekend? Come si riesce a mantenere il sangue freddo davanti a questi imprevisti, e riuscire a mettere a segno la bella rimonta che poi ti ha dato il titolo di vicecampione il giorno successivo?
Sì, quel sabato ero preoccupato ma non mi sono abbattuto, ho cercato di dare il meglio nelle ultime manche che restavano. La pioggia è stata un vero problema per me che non avevo avuto modo di preparare il kart adeguatamente. Nei test precedenti la gara c’è stato sempre il sole!
Nelle gare cerco sempre di stare calmo e concentrato per gestire al meglio gli imprevisti come la pioggia.
“Non mi sento superiore agli altri, e non sottovaluto mai nessuno”
Negli ultimi anni hai ottenuto un successo dietro l’altro anche nella classe 60 Mini, penso ad esempio al titolo italiano nel 2016 o nella WSK Master Series del 2017, anno anche del podio nel WSK Champions Cup. In cosa ti senti più forte rispetto agli avversari e in cosa invece vorresti migliorare?
Non mi sento superiore agli altri, c’è sempre da migliorare. In pista non sottovaluto mai nessuno, per me gli avversari sono tutti uguali.
Puoi anticiparci qualcosa sulla prossima stagione?
Penso di fare di nuovo il campionato europeo e mondiale, oltre alle WSK series, ma non so ancora se l’OKJ o in OK.
Ai ragazzi della tua età si chiede sempre cosa vogliono fare da grande. Visto il tuo talento in erba, da curare e far crescere, immagino che desideri che il tuo futuro possa essere nel mondo del motorsport: è così? Qual è la gara o il campionato che sogni di poter correre?
Il mio sogno è quello di correre in Formula 1, ma rimango con i piedi per terra.
Com’è la vita da pilota? Ti diverte, ti ci trovi bene?
Sì, mi piace. Sto girando tutto il mondo! Nella vita non vorrei fare altro.
Tra le piste su cui hai corso qual è quella a cui sei legato di più, sino ad ora? E perché?
La mia pista preferita è quella di Sarno: ho dei bei ricordi di vittorie e soddisfazioni.
Quando è cominciata la tua avventura nei kart? E vista la tua esperienza cosa consiglieresti ai tuoi coetanei che volessero iniziare una carriera nei motori sportivi?
Ho iniziato a correre sui go-kart a due anni e mezzo. Mio padre mi portava quasi ogni sera in una piccola pista vicino casa, chiudeva la sua officina e con un’ora di strada eravamo lì a girare. Crescendo ho cominciato a fare le prime gare, inizialmente il regionale in Sicilia e poi i campionati italiani. Comunque non ho mai avuto pause, mi alleno da allora sempre costantemente.
Per quanto riguarda i “consigli”, l’ideale sarebbe iniziare da giovanissimi. Il karting è uno sport che va seguito con costanza se si vogliono ottenere dei bei risultati. Fare tante gare, imparare a capire il mezzo e allenarsi fisicamente.
Crediti Immagine di Copertina: Pagina Ufficiale Facebook Gabriele Minì
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