Si è aperta la stagione del rallismo italiano dopo i mesi di massima emergenza coronavirus, con la ripartenza inaugurata dal Rally del Casentino, 40esima edizione dell’appuntamento che quest’anno apre l’International Rally Cup supportata da Pirelli. Una gara che, nel segno dei tempi che stiamo vivendo, si è svolta a porte chiuse senza pubblico (ma in diretta streaming, nella quale si è fatto il massimo per cercare di restituire un po’ di coinvolgimento agli spettatori da casa) e che ha richiamato non solo gli equipaggi in lotta nell’IRCup 2020, ma anche una rappresentativa dei protagonisti che vedremo in gara nel Campionati Italiani Rally in partenza a breve, e che hanno colto l’occasione per un primo test in una gara in vista degli impegni ufficiali.
Dominio di Crugnola ed Ometto al Casentino
In questa categoria rientra Andrea Crugnola con il suo navigatore Pietro Ometto, che al Rally del Casentino hanno fatto il loro debutto competitivo sulla Citroen C3 R5 di FPF Sport (fino a qualche settimana fa sarebbero dovuti essere l’equipaggio ufficiale Citroen Italia, che ha puntato sui vicecampioni CIR 2019 per questa stagione, ma poi il double chevron ha preferito non impegnarsi direttamente nel Tricolore Rally in questo 2020, come conseguenza degli effetti del Covid-19 sui programmi sportivi dei grandi costruttori). E se il buongiorno si vede dal mattino, l’inizio di questa liaison tra Crugnola-Ometto e la C3 R5 parte subito benissimo: l’equipaggio infatti domina letteralmente la gara organizzata con tanto impegno da Scuderia Etruria, segnando ottimi tempi lungo gli asfalti nella provincia di Arezzo e conquistando sei su sette prove speciali in programma, tutte disputate oggi, cedendo giusto nella PS4 della ripetizione di Corezzo – ma con un distacco di solo 6 decimi di secondo da Damiano De Tommaso. Partiti con un vantaggio di poco più di due secondi dopo la prima prova speciale, il duo FPF Sport ha via via preso il largo arrivando a vincere il Casentino con un gap affibbiato ai diretti rivali di 21,1 secondi.
Rally del Casentino 2020, il resto del podio
Con questo svantaggio si piazza dietro Crugnola ed Ometto il già citato De Tommaso, già campione IRCup 2019, con alle note Patrick Bernardi sulla Skoda Fabia R5. Anch’essi hanno segnato la gara di Bibbiena pur con una partenza in salita, giacché hanno battezzato la vettura di DP Autosport direttamente in gara, mentre lo stesso De Tommaso debuttava in coppia con Bernardi dopo aver vinto l’IRCup con Giorgia Ascalone. Un pacchetto competitivo che necessitava del giusto rodaggio in vista dei prossimi appuntamenti del campionato.
Terzo posto al Rally del Casentino 2020 per Fabio Andolfi, con proprio la Ascalone al suo fianco nell’abitacolo della Fabia R5. Distacco più sostanzioso per il pilota Junior WRC per ACI Team Italia, che chiude a 40,4 secondi da Crugnola. Anche qui un feeling che era tutto da costruire, visto che l’equipaggio ha gareggiato per la prima volta unendo le forze.
Rally del Casentino 2020, gli altri piazzamenti
Quarto posto per gli sloveni Bostjan Avbelj e Damijan Andrejka, anch’essi sulla Fabia R5, con il pilota che ha iniziato a correre in questa classe rallistica dall’anno scorso e che figura tra gli iscritti al Rally di Roma Capitale che aprirà sia l’ERC che il CIR 2020 tra poche settimane. Paolo Porro e Paolo Cargnelutti si piazzano al quinto posto con l’unica WRC in gara, la Ford Fiesta. Sesto posto per Michele Rovatti, altro pilota sulla vettura ceca R5, settimo per Marcello Razzini su Volkswagen Polo R5, stessa vettura per l’ottavo classificato Marco Signor. Chiudono la top ten del Casentino Andrea Dal Ponte sulla Skoda Fabia Rally2 Evo e Roberto Cresci sulla Polo R5; ad un passo dalla top ten Antonio Rusce sulla Citroen C3 R5. Da segnalare nella categoria delle Due Ruote Motrici la vittoria di Mirco Straffi su Peugeot 208 R2; assente a differenza di quanto annunciato in precedenza Tommaso Ciuffi, che ha dovuto dare forfait per motivi di lavoro.
Crediti Immagine di Copertina: © Citroën Communication / DR