IndyCar | Ridotto il programma di DragonSpeed, confermati i piani per ELMS e IMSA
Non sono state svelate le gare a cui parteciperÃ
DragonSpeed parla dei suoi piani per il 2020
La pandemia di Coronavirus ha fermato tutti i campionati e i team sono stati costretti a rivedere i propri programmi sportivi, soprattutto per via del budget. DragonSpeed non fa eccezione: quest’anno doveva partecipare a sei appuntamenti della IndyCar, tra cui anche l’apertura a St. Petersburg; invece, la compagine americana ha rivisto i propri piani. «Avendo investito ogni centesimo per preparare la nostra auto, il nostro pilota e il nostro team per le prime prove libere di St. Pete, non riesci a spiegarti come ci si sente a vedere tutti i nostri sforzi resi vani letteralmente in una notte» ha detto Elton Julian, boss della squadra. «In quel momento, capendo velocemente cosa stava per succedere, abbiamo deciso di riportare tutto il nostro personale a casa. Sono trascorsi due mesi e siamo sopravvissuti».
Priorità per la Indy 500
Julian ha detto che ridurrà le gare nella serie, ma non ha ancora svelato quali: «Se le auto sportive rimangono il nostro pane quotidiano, la IndyCar è al centro della nostra crescita futura. Abbiamo alle spalle due giorni di test a marzo e molti progressi sul fronte degli sponsor. Appena i campionati con le sportscar tornano a pieno regime, la 500 Miglia di Indianapolis sarà la nostra massima priorità ». Invariati i programmi per l’ELMS e l’IMSA: per l’europeo ci sono cinque round invece di sei, escludendo la 24 Ore di Le Mans a cui sono regolarmente iscritti (più una riserva); nella serie endurance nordamericana si sta lavorando per poter cominciare già a giugno.
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