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IndyCar | Cancellata Toronto, si tenta il recupero in autunno

L’IndyCar Series deve rinunciare alla gara di Toronto. A causa di nuove normative prese in atto dalla città che vietano ogni grande evento e festival nel periodo di luglio e agosto, la serie americana è costretta a depennare dal calendario la trasferta canadese.

Il sindaco di Toronto chiude le porte

Nella giornata di ieri, anche l’IMSA WeatherTech SportsCar Championship era stata costretta a cancellare l’appuntamento di Mosport Park, anch’egli in Canada. Con gli attuali controlli alla frontiera con gli Stati Uniti e i tempi di lavoro per allestire il circuito cittadino in 45 giorni, la data del 12 luglio era sempre stata tenuta con molti dubbi e la mazzata finale è poi arrivata. «Speriamo che ciò fornisca chiarezza agli organizzatori che hanno cominciato a pianificare questi eventi con largo anticipo», ha detto John Tory, sindaco della città di Toronto, in merito alle nuove disposizioni prese, «e che devono essere messi a conoscenza ora prima di firmare contratti che metterebbero in pericolo la loro sostenibilità finanziaria se poi vengono revocati questi permessi». Un rappresentante di Green Savoree Promotions, società che promuove la gara, ha insistito sul fatto che ci sono ancora speranze per riprogrammare l’evento: «Sono in corso preparativi e discussioni con la città di Toronto, con l’Exhibition Place, con Honda Canada e con l’IndyCar per esplorare date alternative per il 2020».

Un calendario ricco d’impegni

Quello che rimane certo, al momento, è che la gara di Toronto è uscita automaticamente dal calendario e difficilmente la vedremo rientrare: a settembre ci sono già tre gare (Portland il 13 e il doppio-round di Laguna Seca il 19-20) e a ottobre due (Indianapolis il 3 e St. Petersburg il 25).

Luca Basso:
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