Non era tra i nomi favoriti per la vittoria finale della 500 Miglia di Indianapolis, ma intanto Marco Andretti si toglie la soddisfazione di conquistare la pole position. Il figlio di Michael è stato il più veloce nelle qualifiche di ieri e nella Fast Nine di oggi, battendo un coriaceo Scott Dixon.
Andretti sorprende tutti: sua la pole position davanti a Dixon
Era il 2006 quando Andretti ha debuttato nella IndyCar Series – allora conosciuta come Indy Racing League – e alla sua prima Indy 500 stava sfiorando l’impresa di vincere da Rookie la corsa, ma sul rettifilo finale Sam Hornish Jr. lo beffò per quasi sei centesimi di secondo. Da allora, etichettato come futura promessa del campionato, Andretti non è riuscito più a brillare e nel giro di 14 anni ha colto solamente due vittorie, sempre con il team del padre. Un po’ troppo poco, ma oggi probabilmente è arrivata una piccola rivincita: la pole dopo un weekend perfetto, dove si è dimostrato sempre velocissimo, con una velocità media nei quattro giri di 231,068 miglia orarie contro le 231,051 segnate da Dixon, beffato quindi di pochi millesimi. Attenzione anche al terzo in prima fila: Takuma Sato è stato molto solido e potrà certamente dire la sua. Bella sorpresa anche da parte dell’esordiente Rinus VeeKay, unico con il motore Chevrolet tra i primi nove e classificatosi 4° davanti a Ryan Hunter-Reay, James Hinchcliffe (sempre veloce a Indianapolis ma altrettanto sfortunato), l’altro rookie Alex Palou, Graham Rahal e Alexander Rossi.
Herta primo degli “altri”, Alonso indietro
Andiamo a vedere invece gli altri contendenti: Colton Herta ha sfiorato la top-9 e scatterà dalla decima posizione, davanti a un buon Marcus Ericsson e a Spencer Pigot. Il campione in carica Josef Newgarden è solamente in quarta fila e c’è da sottolineare che non ha mai vinto a Indy; al suo fianco Felix Rosenqvist e Patricio O’Ward. Indietro gli altri vincitori: Will Power è 22°, Tony Kanaan 23°, il trionfatore dello scorso anno Simon Pagenaud 25° ed Helio Castroneves 28°. Molto male Fernando Alonso, arresosi con il 26° tempo; lo spagnolo ha addirittura picchiato contro il muro nella seconda giornata di libere.
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