La 8 Ore di Indianapolis si è conclusa con la vittoria di Craft-Bamboo Racing con Daniel Morad, Daniel Juncadella e Raffaele Marciello, a bordo della Mercedes-AMG GT3 Evo #77. La Casa della Stella si è anche laureata campione dell’Intercontinental GT Challenge.
Una sfida Mercedes-AMG vs. Ferrari
La sfida per il successo è stato un affare a due tra l’equipaggio di Craft-Bamboo e la Ferrari 488 GT3 Evo 2020 #71 di AF Corse. Daniel Serra ha guidato il primo stint sulla vettura di Maranello e, dal 18° posto al via, è riuscito a risalire fino al secondo.
Tuttavia, con Ulysse De Pauw al volante, la #71 ha toccato la vettura gemella #51, mandandola in testacoda e ricevendo anche una penalità. In quel momento è salito al comando Juncadella che, tuttavia, si è visto sfumare il vantaggio a causa di due neutralizzazioni.
Antonio Fuoco ha quindi preso il comando du Marciello a due ore dal termine, ma lo svizzero è riuscito a ritornare davanti e nell’ultima mezz’ora ha contenuto gli attacchi dell’italiano.
BMW sale sul podio
Terzo posto assoluto (e primo nel Fanatec GT World Challenge America) per la BMW M4 GT3 #96 di Turner Motorsport con Robby Foley, Michael Dinan e John Edward. Quarti Jules Gounon, Russell Ward e Philip Ellis con la Mercedes-AMG di Winward, dopo essere partiti dalla pole position.
La Top 5 è completata da Pierre Ragues, Davide Rigon e Miguel Molina con la Ferrari #51. Sfortunati Andrea Caldarelli, Michele Beretta e Marco Mapelli con la Lamborghini Huracán GT3 Evo di K-PAX Racing, ritirati dopo un incidente provocato da una foratura.
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