Come ogni 12 Ore di Bathurst che si rispetti, l’edizione del 2020 si è decisa nelle ultime ore: la Bentley conquista la sua prima vittoria con Jules Gounon, Maxime Soulet e Jordan Pepper nella gara endurance di Mount Panorama, primo appuntamento dell’Intercontinental GT Challenge.
Il resoconto della corsa
La Bentley Continental GT3 di M-Sport era partita solamente dall’11° posto sulla griglia di partenza, ma già dopo qualche ora era risalita fino ai primi posti. In una corsa che non ha visto troppo interruzioni – infatti, la Bentley ha segnato il nuovo record sulla distanza –, Gounon si è ritrovato in lotta contro la Mercedes-AMG di Raffaele Marciello. L’alfiere del Team GruppeM è entrato ai box per l’ultima sosta, mentre il francese ha ritardato di un giro il rientro; nonostante la foratura della posteriore destra, è riuscito a conquistare la leadership e a gestire il vantaggio di sei secondi, lanciandosi verso la bandiera a scacchi anche con la lieve pioggia che è arrivata sul finale di gara. Peccato per Marciello, anche lui rallentato da una foratura a meno di dieci minuti dal termine e poi penalizzato di 30” per non aver spento il motore proprio nell’ultimo pit-stop. Così, a conquistare il podio è la McLaren 720S del 59Racing guidata dall’equipaggio Alvaro Parente/Ben Barnicoat/Tom Blomqvist (andati in testa nelle prime fasi), seguiti dalla Mercedes-AMG di Triple Eight e affidata a Shane van Gisbergen, Jamie Whincup e Maximilian Götz.
Audi e Lamborghini sfortunante
Porsche rimane fuori dal podio per pochissimo: la 911 GT3 R di Absolute Racing è quarta, mentre quella di Earl Bamber Motorsport che partiva in pole position è addirittura nona. Ampia delusione per Audi e per il nostro Mattia Drudi, con la #222 che ha accusato ben due forature e terminando 18esima. Peggio per la #22 di Mirko Bortolotti che si è ritirata, così come la #2 e la Lamborghini di Orange1 FFF Racing Team fermata da un problema alla pompa di benzina.
Intercontinental GT Challenge 2020 – Liqui-Moly Bathurst 12 Hours, Gara: classifica