Nonostante un anno difficile e le tante gare cancellate, la Formula E è riuscita a concludere la stagione 2019-20 con il gran finale di Berlino. António Félix da Costa si è laureato nuovo campione con DS Techeetah, ma sarà lui il nostro pilota preferito? Analizziamo assieme i 10 migliori piloti del campionato.
10. Maximilian Günther
BMW i Andretti Formula E Team, 9° posto con 69 punti
Sembrava essere (di nuovo) l’anno giusto per BMW, con una line-up che mixava l’esperienza di Alexander Sims e la giovinezza di Maximilian Günther. Se il britannico ha deluso le aspettative dopo le due pole position (e la vittoria in Gara 2) a Diriyah, il tedesco è riuscito a collezionare due successi: il primo di sempre a Santiago del Cile dopo una gara davvero intelligente e il secondo in Gara 3 a Berlino. Peccato per i tanti passi falsi accumulati, segno che in fatto di costanza e affidabilità c’è ancora molto da migliorare, ma potrebbe sorprenderci il prossimo anno prima che BMW si ritiri completamente dalla serie elettrica.
09. Mitch Evans
Panasonic Jaguar Racing, 7° posto con 71 punti
La stagione 2018-19 aveva finalmente portato la Jaguar a ritornare sul gradino più alto del podio di una competizione internazionale, tra l’altro qui in Italia a Roma: Mitch Evans si era davvero gustato quel traguardo ed era uno dei favoriti per titolo di quest’anno. Se nella fase pre-COVID si era anche impossessato della vetta momentanea grazie a ottimi risultati (un trionfo, un 3° posto, una pole position e un giro veloce), al contrario a Berlino è caduto in una mancanza di performance davvero grave, non riuscendo ad andare oltre due settimi posti. Sarà per il prossimo anno…
08. André Lotterer
TAG Heuer Porsche Formula E Team, 8° posto con 71 punti
Il primo anno di Porsche è stato davvero difficile, al contrario dei rivali esordienti di Mercedes-Benz, ma qualche soddisfazione è stata raggiunta: due podi e una pole position, tutto merito di André Lotterer. Il tedesco è stato la colonna portante del team, in grado di raccogliere punti in quasi tutte le gare (7 su 11) e di portare continui progressi in pista; tutto al contrario del compagno Neel Jani, infatti spedito nel WEC e sostituito da Pascal Wehrlein nel 2021. Ancora una volta, Lotterer ha dimostrato tutto il suo talento cristallino.
07. Nyck de Vries
Mercedes-Benz EQ Formula E Team, 11° posto con 60 punti
La classifica finale è stata amara per Nyck de Vries, che si è reinventato una carriera dopo il titolo della Formula 2 che, però, non ha fruttato alcuna proposta in Formula 1. Oltre al ruolo di riserva di Toyota nel WEC e all’impegno sempre nel Mondiale con Racing Team Nederland, il nederlandese si è ritagliato un sedile ambito come quello della debuttante Mercedes-Benz in Formula E senza deludere: molto veloce e concreto, alla fine ha ottenuto un 2° posto come miglior risultato proprio nell’ultima manche di Berlino. Anche per lui sono arrivati dei passi falsi (ad esempio in Messico, dove ha sbagliato la frenata sbattendo con Robin Frijns), ma è normale per tutti quando si è giovani e all’esordio, o no?
06. Oliver Rowland
Nissan e.dams, 5° posto con 83 punti
Sembra aver trovato finalmente il quadro della Formula E dopo un primo anno in salita: Oliver Rowland ha finalmente raggiunto la prima vittoria nella serie elettrica, grazie a Nissan e.dams e alla pole position decisiva nella quinta manche di Berlino. Il britannico è stato spesso veloce nelle qualifiche, peccando però poi nella performance concreta in gara. Non è nemmeno facile essere al fianco di un ben più esperto (e vincente) Sébastien Buemi, ma quest’anno è stato lui a terminare più volte in zona punti del compagno di squadra ma terminando con un punto in meno. Ci si aspetta una sua svolta nel 2021.
05. Sébastien Buemi
Nissan e.dams, 4° posto con 83 punti
È vero che – come dicevano nel paragrafo precedente – ha terminato con un +1 su Oliver Rowland, ma Sébastien Buemi ha dimostrato ancora la sua esperienza con una monoposto come quella di Nissan e.dams che ha perso il doppio motore elettrico, particolarità tecnica vietata dai regolamenti della stagione 2019-20. Ripartendo da zero rispetto agli avversari, Buemi ha comunque centrato quattro volte il podio (un in Messico, gli altri in Germania) e nelle prime tre gare è stato parecchio sfortunato. Forse con un pizzico in più della Dea bendata poteva arrivare anche una posizione (o due) in più in classifica.
04. Jean-Éric Vergne
DS Techeetah, 3° posto con 86 punti
C’è della grossa rivalità tra il neo-campione António Félix da Costa, arrivato giusto un anno fa in DS Techeetah e già il volto preferito all’interno del team per il suo titolo, e Jean-Éric Vergne. Nonostante l’iniziale diffidenza, i due (pare) che vadano ben d’accordo e il francese gli ha riconosciuto il merito di essere stato sempre veloce. Eppure nemmeno l’ex campione è stato da meno: dimenticando le sfortune di Cile (un ritiro per problema tecnico) e Diriyah (addirittura una rimonta dal fondo in Gara 2), i risultati sono stati più che ottimi e nella tabella di marcia ha segnato ancora una vittoria. Da ricordare la performance in Marocco: con una forte febbre e le prove libere saltate, era arrivato un incredibile 3° posto. Vabbè, per quest’anno è andata così…
03. René Rast
Audi Sport ABT Schaeffler Formula E Team, 15° posto con 29 punti
Per René Rast è arrivato il secondo titolo consecutivo nel DTM, il terzo in quattro anni, e Audi ha deciso di premiarlo offrendogli il sedile in Formula E dopo la vicenda di Daniel Abt. Il tedesco si è allenato ed è arrivato a Berlino carico e pronto a giocarsela, mettendo in pista una discreta performance. Dopo quattro gare di studio, nelle ultime due manche si è tolto lo sfizio di salire sul podio (un 3° posto) e di prendersi anche una quarta piazza; purtroppo non sono bastati per la Casa degli Anelli ad andare oltre la sesta posizione in classifica, ma per il 2021 lui e Lucas di Grassi saranno una delle migliori coppie al via.
02. Stoffel Vandoorne
Mercedes-Benz EQ Formula E Team, 2° posto con 87 punti
Alla fine, ad aggiudicarsi il miglior pilota “tra gli altri” è Stoffel Vandoorne. La sua carriera poteva essere una parabola discendente: diversi titoli e vittorie nelle formule minori (tra cui la GP2 Series) lo hanno portato alla McLaren in Formula 1, ma a causa di una monoposto inaffidabile e il confronto con Fernando Alonso lo hanno portato fuori dal Circus nel giro di due soli anni. Per fortuna Mercedes-Benz ha voluto credere in lui per la Formula E: dopo l’anno di studio con HWA Racelab, quest’anno ha collezionato due terzi posti e molte notevoli prestazioni (anche in qualifica), tutto culminato con la vittoria in Gara 6 a Berlino. Finalmente il belga è tornato a sorridere meritatamente.
01. António Félix da Costa
DS Techeetah, 1° posto con 158 punti
Nessun dubbio su chi sia stato il miglior pilota della Formula E 2019-20! Scartando forse il solo doppio round in Arabia Saudita, António Félix da Costa ha collezionato una striscia di risultati da vero campione: 2° in Cile (lottando con Maximilian Günther fino all’ultimo), ancora 2° in Messico, 1° in Marocco e altre due vittorie nelle prime due gare di Berlino, poi il 2° posto in Gara 4 che gli ha consegnato il titolo in anticipo. Il tutto dopo essere passato da BMW a DS Techeetah nella pausa estiva e con un teammate forte come il campione in carica Vergne. I punti conquistati dal portoghese (quasi il doppio di Stoffel Vandoorne) sono lì a dimostrare il suo cammino stagionale…
Copyright foto: tutte per gentile concessione della Formula E